08 gennaio 2010

ASSUNZIONI AGLI ULTIMI TRE EX MATEC: FINIRA' CON UNA CAUSA

[...] Rimane tristemente aperta la vicenda che concerne le ultime assunzioni riguardanti la reindustrializzazione della Matec.

Una questione approdata anche in Provincia e che interessa soltanto tre lavoratori non ancora ricollocati, dei sette da assumere che gli accordi prevedevano, entro febbraio dell'anno scorso. Il Consorzio Etruria era l'acquirente dell'immobile ex Matec.

Poi è stata Unicoop Firenze a sottoscrivere il contratto d'affitto. Due lavoratori in questione potranno godere ancora della mobilità, mentre un'altra lavoratrice, per la quale è invece terminata ogni forma di ammortizzatore sociale, probabilmente, ricorrerà al contenzioso.

I sindacati, a suo tempo, avevano chiesto che il Comunde di Scandicci, quale garante dell'accordo appoggiasse il patrocinio dell'eventuale causa.

8 gennaio 2010

Alberto Fiorini


La Nazione

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6 commenti:

Rinaldo in Campo ha detto...

Che brutta tonalità di grigio.....

Anonimo ha detto...

Roma, 7 gen. (Labitalia) - Il Piemonte, la Campania, il Veneto, ma anche il Lazio, la Sicilia e una parte della Toscana. Tutti i lavoratori del gruppo Carrefour sono pronti a scioperare il 9 gennaio contro la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. A sostenerlo, in una nota stampa, il sindacato di categoria Filcams-Cgil. Secondo il sindacato, dopo le prime manifestazioni a Bologna il 30 e il 31 dicembre, e il 2 in Lombardia, proseguono le proteste. A Torino è stata organizzata una manifestazione regionale davanti all'Iper di corso Grosseto, scioperi articolati, invece, da oggi fino a sabato per i lavoratori dell'Iper di Marcon in Veneto. Dopo lo sciopero del 2 gennaio a Pisa, anche gli altri punti vendita della Toscana ( Lucca, Massa Carrara e Firenze) si stanno organizzando per sabato 9 gennaio. Così come i lavoratori di Genova, dove sono presenti soprattutto supermercati Gs e Diperdì e Roma. A Palermo, le organizzazioni sindacali hanno indetto in tutti i punti vendita Gs e Carrefour assemblee dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19,30.
"L’azienda - sostiene la Filcams Cgil - ha condotto la trattativa con i sindacati senza concedere un minimo di apertura, senza prendere in considerazione le nostre proposte per raggiungere un punto di mediazione possibile. L'unico vero interesse era far accettare in pieno il proprio piano di ristrutturazione, che punta, però, solo a una riduzione dei costi legati al personale". Secondo l'organizzazione sindacale, "l'obiettivo del gruppo è quello di trovare escamotage che possano ridurre l'incidenza del costo del lavoro, oltre alla disdetta del contratto integrativo, e quindi di una serie di misure e diritti acquisiti negli anni dai lavoratori".

È sempre più evidente, secondo il sindacato, "la volontà di continuare nella vendita di tutti i punti a marchio Carrefour del sud d'Italia. Dopo la Puglia e Matera, sono a rischio anche gli altri ipermercati della Campania, della Sicilia e della Calabria".

"Con una nota diffusa a tutto il personale - sostiene la Filcams - poi, l'azienda ha nei giorni scorsi comunicato che dall'11 gennaio verrà ripristinato il 'Piano del collaboratore aziendale'; quell'insieme di indicazioni che già a ottobre avevano sostituito il contratto integrativo aziendale, poi ripristinato fino al 31 dicembre scorso, dopo l’intervento del Tribunale di Torino".

"Infine, sempre con lo scopo di contenere, fin dove è possibile, il costo del lavoro - conclude nella nota la Filcams - l'azienda continua a tagliare il personale e aprire procedure di mobilità (ultimo il Piemonte e la Lombardia), impiegando, però, quando necessario lavoratori interinali, in tirocinio o in stage, con prospettive future incerte".

AdnKronos

Anonimo ha detto...

Con tutti i punti vendita che ha la coop a Scandicci e dintorni non trova la possibilità di inserire tre persone?
Mah...la solidarietà!???

Anonimo ha detto...

Fumo di Londra?
Mi rifiuto di credere che il Comune di Scandicci non faccia il massimo per garantire queste tre persone, fosse anche dover intraprendere un azione legale nei confronti di chicchessia (coop inclusa).

Anonimo ha detto...

9 dicembre 2010

Il maltempo non ferma lo sciopero dei lavoratori Carrefour

Nonostante la pioggia ed il maltempo che sta colpendo quasi tutta l’Italia, le lavoratrici ed i lavoratori del gruppo Carrefour, stanno da questa mattina scioperando in tutti i maggiori punti vendita del Paese.
A Torino, presidio sotto la pioggia per circa 200 lavoratori del Piemonte che davanti all’Iper di Corso Grosseto sono radunati dalle prime ore del mattino.
Buono l’ andamento dello sciopero soprattutto nei punti vendita a marchio Gs, dove in media l’adesione è stata di circa il 70% e l’80%, chiusi due Gs per mancanza di personale; adesione oltre al 90% al mini Iper di Chiavasso.
Buona l’adesione a Genova dove sono presenti punti vendita Gs e Diperdì, circa il 60% dei dipendenti hanno protestato questa mattina creando disagi soprattutto in alcuni settori (in alcuni negozi sono rimasti scoperti i banchi della gastronomia e della macelleria).
In Campania, all’Iper di Casoria sono entrati al lavoro solo capi reparto e 4 dipendenti, la direzione è stato costretta a chiudere alcuni settori e la pompa di benzina annessa al punto vendita.
In Toscana 50 lavoratori hanno organizzato un volantinaggio davanti l’Iper di Massa Carrara, a Firenze, il freddo non ha fermato il presidio organizzato davanti l’Iper di Calenzano; a Lucca, in sciopero circa il 60% dei lavoratori.
In Veneto i lavoratori dell’Iper di Marcon hanno organizzato scioperi articolati: 3 ore nel pomeriggio di ieri (8 gennaio), e un’ora questa mattina; alta la presenza dei lavoratori interinali in sostituzione ai lavoratori in sciopero.
FILCAMS-Cgil
Federazione lavoratori
commercio turismo servizi
UFFICIO STAMPA

Anonimo ha detto...

«Quella degli assetti contrattuali è stata l’unica vera riforma istituzionale italiana di quest’anno: ha segnato la fine del conflitto ideologico tra capitale e lavoro. La “questione Cgil” me la sono posta, certo, ma ho firmato pensando che modernizzare le relazioni sindacali fosse essenziale e che il pragmatismo delle parti sociali avrebbe portato all’equilibrio. Così è stato. Quello che era sembrato un momento di divisione è poi stato superato: non è un caso che, metalmeccanici a parte, su tutti i contratti poi l’unità sia stata ritrovata, firmando accordi innovativi prima della scadenza e senza conflitti. Lo considero un successo».
Emma Marcegaglia al Corriere della Sera del 24 dicembre 2009

Con tanti saluti a tutti quelli che nella CGIL sono stati contrari all’accordo del 22 gennaio 2009, ma oggi firmano contratti ispirati proprio a quel documento, e a tutti quelli che vanno in giro “farneticando” sull’unità sindacale da “subito”, magari qui in Trentino.
Tanti, ma veramente tanti auguri di buon 2010!
Luigi Bozzato

Mi associo agli auguri di Luigi solo per ribadire che le dichiarazioni della Marcegaglia chiariscono, oltre ogni ragionevole dubbio, che in questo congresso sono in discussione i capisaldi della politica della Cgil e della sua capacità di essere alternativa alla logica “complice” di Cisl e Uil.
Gli ultimi accordi – che hanno avuto il placet di Epifani – vanno in quella direzione e quindi indicano, ancora prima del congresso, che una parte della Cgil ha già deciso di andare a canossa e quindi sottoscrivere, come successo con il CCNL del Terziaio, lo stesso accordo rifiutato dodici mesi fa.
Una scelta miope, che sarà portatrice di pesanti conseguenza per i lavoratori e per la stesa Cgil.
Per la maggioranza della Cgil sembra che il congresso debba essere semplicemente chiamato a rattificare una scelta fatta in altre sedi.
Il tutto alla faccia della democrazia, del ruolo dei lavoratori, della partecipazione richiamati dal documento di Epifani.
Ezio Casagranda

Trento, 5 gennaio 2010