02 dicembre 2009

TRE DELL'EX MATEC ANCORA SENZA LAVORO. LA LORO COLPA? AVERE PIU' DI 50 ANNI




Il sindacato chiede l'intervento del municipio




VI RICORDATE della Matec e della sua annosa reindustrializzazione? Purtroppo non tutto è andato come gli accordi prevedevano e così la Fiom Cgil, fa una precisa denuncia su quello che è lo stato attuale delle cose. Il piano sottoscritto, prevedeva che chi avesse preso il capannone, dove un tempo si producevano calze, avrebbe anche dovuto riassumere le ultime sette persone rimaste.

Il capannone è adesso di Unicoop Firenze, anche se l’interlocutore dei sindacati era il Consorzio Etruria. Garante degli accordi previsti, lo stesso sindaco Gheri. “Di quelle sette persone – dichiara Cesare De Sanctis segreteria regionale Fiom Cgil – ne sono rimaste da assumere tre, di cui due con più di cinquant’anni ed una sotto a questo limite, ed a cui sta per scadere il periodo di mobilità”.

I tre ex lavoratori Matec, si sono presentati anche dal sindaco Gheri che, in virtù della sua funzione di garante degli accordi, ha spedito una raccomandata a chi doveva riassumere i dipendenti, missiva che è rimasta senza risposta. “Queste persone – prosegue De Sanctis – avrebbero dovuto essere assunte entro il febbraio di quest’anno. La nostra denuncia è per ricordare a tutti di mantenere gli impegni presi. Se le cose non dovessero andare per il verso giusto, chiediamo anche l’appoggio dell’amministrazione comunale, in qualità di garante, per patrocinare l’eventuale contenzioso”.

1 dicembre 2009

Alberto Fiorini

La Nazione

7 commenti:

Insideman ha detto...

Mercoledì 3 Dicembre 2009
'Un gravissimo autogol del ministro'.
Questo il commento del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, in risposta all'annuncio della convocazione da parte del titolare della Funzione pubblica, Renato Brunetta, di tutti i sindacati tranne la Cgil. 'Se si parla di contratti, Brunetta ha il dovere di convocare tutti. In tutti i tavoli contrattuali - secondo Epifani -, sia dove abbiamo firmato sia no è sempre stata convocata la Cgil'.

Anonimo ha detto...

BERLINO - L'apertura domenicale dei negozi viola la Costituzione tedesca. Perché la domenica, alla stregua delle altre festività, va considerata «giornata del riposo dal lavoro» non solo per motivi religiosi, ma anche per permettere il recupero fisico e spirituale dei lavoratori e la loro partecipazione alla vita sociale. Lo ha stabilito il «Bundesverfassungsgericht», la Corte Costituzionale tedesca che ha sede a Karlsruhe, accogliendo il ricorso presentato dalle chiese cattolica ed evangelica contro l'apertura dei negozi a Berlino nelle quattro domeniche di Avvento. Nella sentenza i giudici di Karlsruhe hanno rimarcato, con sorpresa di molti osservatori, che la persona umana va posta al di sopra degli interessi economici.

Amici del Giaguaro ha detto...

Se dovessero tornare le leggi contro le coop il Pd potrebbe presentare un emendamento indirettamente firmato dal Papa.
A sostenerlo è il neo-segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, che all'assemblea nazionale delle Cooperative di produzione e lavoro a Bologna ha ricordato la "Caritas in veritate" del Pontefice. «La validità delle imprese cooperative è stata sancita anche da una enciclica molto importante di Benedetto XVI», ha sottolineato Bersani, che poi ricordando gli aumenti delle tasse sulle coop decisi negli anni scorsi dal Governo ha detto che «la prossima volta che arriva in Parlamento una norma ostile alla cooperazione facciamo un emendamento con quelle quattro righe inequivocabili che Benedetto XVI ha scritto. Come mai quando andiamo a vedere le cooperative sono tra quelle che pagano più tasse?».
(m.b.) La Repubblica

Anonimo ha detto...

ma che paghino le tasse come tutti e smettano di belare. sono aziende e come tali vanno trattate, sindacato e fisco inclusi.

Vinicio ha detto...

Giusto!
O la moglie o la botte, perdio!

Anonimo ha detto...

L'Aquila, 03 dic.2009
- Il Comune dell'Aquila non autorizzerà il nuovo insediamento della Coop Centro Italia in località Sant'Antonio. A confermare la notizia è stato lo stesso sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in un colloquio con il segretario regionale della Cisl, Gianfranco Giorgi. Secondo l'amministrazione comunale “la zona scelta dalla società non sarebbe idonea, in quanto creerebbe una serie di problemi e disagi in relazione alla viabilità e agli insediamenti del progetto C.A.S.E. “La Coop, a questo punto, è chiamata a scegliere una diversa localizzazione”, afferma Giorgi, “e a riaprire i punti vendita chiusi dopo il sisma del 6 aprile. L'investimento su Sant'Antonio è stato bloccato, con un evidente danno per l'azienda che non ha ottenuto quanto promesso, in più tavoli di concertazione, dagli enti locali. Il terreno su cui sarebbe dovuto sorgere l'ipermercato è stato, infatti, espropriato alla Coop in seguito al terremoto, per consentire la realizzazione dei nuovi nuclei abitativi”.

Salvaguardare i livelli occupazionali e tutelare gli 80 lavoratori della Coop in cassa integrazione. Queste le priorità indicate dalla Cisl: “I dipendenti non devono essere utilizzati come scudi umani nell'ambito della trattativa”, sottolinea Giorgi, “la Coop deve prendere atto che la realtà aquilana è profondamente mutata dopo il 6 aprile. Le nuove esigenze della popolazione richiedono un impegno concreto da parte dell'azienda, che può scegliere una diversa area per l'ipermercato, ugualmente interessante sotto il profilo economico e strategico. Alla luce del diniego del Comune, che ha precisato di non poter autorizzare l'apertura di un punto vendita a Sant'Antonio, chiediamo alla Coop di procedere all'individuazione di una nuova area dove realizzare l'insediamento commerciale”.

Ma le richieste della Cisl non si esauriscono qui: “Non si comprende”, incalza Giorgi, “come nel centro commerciale Amiternum, a Pettino, abbiano riaperto tutte le attività, tranne il supermercato Coop, che si trova a piano terra. E' arrivato il momento che su questa vicenda si faccia chiarezza e che l'azienda assuma una decisione definitiva a tutela degli 80 lavoratori, che rischiano di perdere il posto, e di tutti gli aquilani, che in un momento difficile come quello che stiamo vivendo hanno bisogno di servizi e qualità”.
IL CAPOLUOGO.IT

Rinaldo in Campo ha detto...

Vorrei fare un'appello al sindaco di Scandicci "Gheri" garante dell'accordo per la ricollocazione degli ex lavoratori Matec attualmente in mobilità e al direttore logistica del CEDI di Unicoop Firenze (attualmente propietaria dello stabilimento Matec) "Covelli" che al reparto generi vari magazzino 120 servirebbero un carrellista e due preparatori per il corretto svolvimento dell'attività lavorativa,poichè il reparto attualmente risulta essere sotto organico.Certi che vogliate prendere in seria considerazione il mio invito colgo l'occasione per porgere i miei sentiti auguri per un sereno Natale e un felice anno nuovo.