Verona, negozio aperto dalle 15 alle 20Il direttore: Come in autogrill, i commessi assunti lo sannoC’è la data, il 25 dicembre 2009, e c’è pure l’orario di apertura, dalle 15 alle 20. Lavorare a Natale? I venticinque commessi in organico nel negozio Upim di via Mazzini, a Verona, lo faranno per il quarto anno di fila. «Lo chiedono i clienti. Ogni volta registriamo buona affluenza: anzi, per chiudere bisogna quasi buttarli fuori… » afferma il direttore Sergio Damiani. Non sarebbe una novità per un grande magazzino. Ma si tratta del giorno di Natale. E in città alcuni storcono il naso. A cominciare dal portavoce della Diocesi, monsignor Bruno Fasani, il quale, interpellato sulla questione, tuona: «Iniziative simili hanno lo stesso tenore della decisione con cui la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha detto no al crocifisso nelle scuole: allora ci siamo tutti stracciati le vesti. Anche aprire un negozio a Natale, oppure la domenica com’è ormai tradizione, significa cancellare la nostra identità culturale. E mi sembra poco rispettoso verso quelle persone che non potranno passare l’intera giornata con la loro famiglia perché devono recarsi sul posto di lavoro».
Come da contratto Upim, sta scritto nero su bianco: «Gli assunti sanno già che il pomeriggio di Natale saranno qui – spiega Damiani – E’ la stessa politica degli Autogrill». Un cliente del negozio, Davide, 37 anni, commentava all’uscita: «Dovremmo essere un paese laico, giusto? Non tutti festeggiano il Natale: allora cosa c’è di male se un negozio intende aprire lo stesso?». Risposta di Fasani: «Se ragioniamo così dobbiamo abolire tutte le feste, pure Halloween o la Festa della Mamma… No, l’individualismo non è la risposta». A Fasani si accoda anche il segretario provinciale della Cisl, Massimo Castellani. «A Natale chi è credente va a Messa, chi non lo è rimane a casa a mangiare il bollito. Rispettiamo le tradizioni, che già se la passano male in questo paese. E poi – conclude – i negozi sono aperti per tutto il mese di dicembre anche la domenica. Mi sembra sufficiente…».
2 dicembre 2009
M.S.
CORRIERE DEL VENETO.IT
Negozi aperti a Natale, Diocesi: Grave come la rimozione del crocifisso
1 commento:
14 dic 2009
Accordo fatto per la cessione di 50sportelli Mps a Intesa San Paolo a un prezzo medio concordato di 4 milioni di euro per filiale. L'acquisizione del pacchetto di agenzie, collocate tra Arezzo, Firenze, Siena e Grosseto, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor, sarà formalizzata nel pomeriggio. Le insegne delle filiali cambieranno in Carifirenze. Il controvalore complessivo dell'operazione é di 200 milioni.
IL SOLE 24 ORE
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