27 agosto 2011

TROPPO CALDO NEL MAGAZZINO UNICOOP DI SESTO F.NO, L'AZIENDA IMPONE DI LAVORARE DI NOTTE

La Asl competente stabilisce che le elevate temperature non sono compatibili con l'attività lavorativa del turno pomeridiano nel magazzino Unicoop di Sesto Fiorentino

La soluzione di Unicoop Firenze? Spostare il turno con ordine di servizio immediato dalle 18.00 alle 1.27


L'orario regolare è dalle 12.52 alle 20.19



La vicenda può apparire fantozziana, se non fosse che svolgere attività di facchinaggio quando il termometro arriva a temperature anche di 36 gradi, e comunque supera spesso i 30 dalle 11 di mattina in poi in periodi come quello attuale, diventa davvero dura.

Da anni i dipendenti chiedono soluzioni al problema, ma invano.

Il magazzino di Unicoop Firenze di Sesto Fiorentino è una struttura degli anni 70, con problemi evidenti di vetustà, il soffitto e il controsoffitto sono in cemento-amianto. La temperatura è sempre stata un problema. Freddo di inverno, con un impianto riscaldante datato che immette aria calda, giusto per alzare di qualche grado la temperatura, ma che spesso si guasta, o rimane privo di gasolio, o fermo per altri misteriosi motivi.

In estate il problema è il caldo, ovviamente. Nel magazzino di Sesto Fiorentino ci lavorano dal febbraio 2007 (precedentemente il magazzino era appaltato) circa 30 dipendenti di Unicoop Firenze.

I FATTI
Dopo varie segnalazioni da parte di RSU e RLS sulle alte temperature e i conseguenti disagi fatte all'azienda in passato, su segnalazione RLS-RSU c'è stato un sopralluogo della ASL 10 di Sesto F.no, in data 14/7/11.

Il 26/7/2011, le RSU-RLS inviano una lettera/fax indirizzata al Direttore alla Logistica; al Resp. Magazzini; al Resp. Reparto; al Rspp; per chiedere la risultanza del sopralluogo della ASL. NESSUNA RISPOSTA.

Il 25/8 alle ore 13.00 (appena dopo l'inizio del turno pomeridiano) il Resp. del Reparto fermava i lavoratori informandoli di aver avuto indicazioni da parte del datore di lavoro e del medico competente, che essi non potevano effettuare movimentazione manuale dei carichi fino alle ore 18.00.

Il delegato RSU informato di questo evento ha NUOVAMENTE richiesto la documentazione dell'ASL e le motivazioni di tale decisione, nonché le intenzioni dell'azienda, che però non gli sono state fornite.

Ieri, 26/8 alle ore 12.30, il Resp. del Reparto ha firmato una comunicazione su ordine del datore di lavoro in cui si precisa che «l'orario del turno pomeridiano è stato posticipato alle ore 18.00 e terminerà alle ore 1.27. Questo come da comunicazione presentata alla ASL competente, con decorrenza immediata e fino a nuova diversa comunicazione del datore di lavoro.»




1 commento:

Un lavoratore del magazzino ha detto...

Sono quattro estati che letteralmente boccheggiamo all'interno del magazzino. Oltre alla temperatura elevata c'è una evidente mancanza di ventilazione e in più il nostro lavoro prevede di sollevare manualmente tonnellate di merce tutti i giorni. Tutte le nostre richieste sono state ignorate, a volte siamo stati irrisi come se chiedessimo chissà che privilegio...
Gli interventi fatti sono stati fatti male: sono state installate 40 pale delle quali la metà in punti inutili. Sono stati messi degli "estrattori di calore" che sono risultati del tutto inefficaci e anche inutilizzabili per la loro rumorosità ! Sono stati spesi soldi dei soci in modo superficiale ed inutile. E poi a pagare siamo ancora noi dipendenti, che dobbiamo adeguarci ad un orario disagevole perchè la direzione si è dimostrata incompetente a risolvere un evidente ed annoso problema.
P.S. Naturalmente in inverno il magazzino va sottozero, perciò ....