23 settembre 2012

COOP NORDEST, ARRIVA LO SCIOPERO "FLESSIBILE"

Cgil e Cisl hanno proclamato due giorni di sciopero (sabato e domenica) per l'intero turno all'ipercoop Ariosto, e per i prossimi sabato e domenica anche negli altri 21 punti vendita del territorio. Starà ai lavoratori scegliere se astenersi da una sola delle due giornate, o da entrambe.


REGGIO EMILIA – Un annuncio in bacheca, nella tarda serata di ieri. E poi, un tam tam costante via Facebook. Non è certo uno sciopero come gli altri, quello che hanno sperimentato Filcams Cgil e Fisascat Cisl per protestare “contro la disapplicazione di parte del contratto integrativo aziendale da parte di Coop Consumatori Nordest – spiegano - e l’indisponibilità a trattare l’organizzazione del lavoro dopo l’introduzione della normativa che prevede l’aumento delle aperture domenicali e festive".

L’astensione dal lavoro ha modalità flessibili: le due organizzazioni sindacali, infatti, hanno proclamato due giorni di sciopero (oggi e domani) per l'intero turno all'ipercoop Ariosto, e per i prossimi sabato e domenica anche negli altri 21 punti vendita del territorio. Starà ai lavoratori scegliere se astenersi da una sola delle due giornate, o da entrambe.

“La dirigenza di Coop Consumatori Nordest – ribadiscono le segreterie provinciali dei sindacati – ha condotto una trattativa autoritaria senza lasciare alcun margine alla mediazione, mettendo le organizzazioni sindacali davanti a ‘prendere o lasciare’, senza fornire alcun dato sull’andamento effettivo delle vendite a fronte delle liberalizzazioni. La posizione dei sindacati è sempre stata netta: la trattativa si può sbloccare solo in virtù di una disponibilità della Cooperativa a mediare su maggiorazioni dignitose, ad aprire un confronto sull’organizzazione del lavoro e dare risposte occupazionali vere, a fronte di un maggior utilizzo degli impianti, determinato dalla liberalizzazione degli orari commerciali”.

Si riapre anche la polemica con Paolo Cattabiani, presidente di Legacoop: “Dovrebbe riflettere – dicono le organizzazioni sindacali - sulle motivazioni che hanno innescato una forte conflittualità con la cooperazione. Disdettare un contratto integrativo in Coop Estense il 1° Maggio ed applicare un regolamento è sinonimo di concertazione?  Disdettare, a seconda dell’andamento legislativo italiano, una parte del contratto integrativo di Coop Consumatori Nordest è un valore aggiunto della istintività cooperativa? L’invito che facciamo al presidente di Legacoop è di verificare che tipo di strategia commerciale hanno in testa le grandi cooperative di consumo del Distretto Adriatico che, ultimamente, preferiscono i giochini finanziari rispetto alla gestione caratteristica commerciale (vedi alla voce Unipol Fonsai)”.

I sindacati ammettono che la modalità scelta per lo sciopero sia stata inusuale, ma si sarebbe trattato di un modo per difendersi: “Fino ad oggi – spiega all’agenzia Dire il segretario della Filcams Cgil Luca Marchesini - i rapporti con l'azienda sono stati corretti, ma abbiamo deciso di iniziare a difenderci”. Con scioperi annunciati una settimana prima infatti, prosegue il segretario, “l'azienda si è tutelata chiamando personale da altri territori o impiegando come commessi capi reparto o impiegato. È giusto, ma anche il sindacato ha il diritto di garantire l'efficacia delle proprie iniziative”.
Secondo i sindacalisti, all’apertura dei negozi questa mattina erano presenti, al netto degli impiegati, una ventina di dipendenti più circa cinque unità di personale da fuori Reggio Emilia.

La replica di Coop Consumatori Nordest: “Questo sciopero danneggia la cooperativa”“Una forma di agitazione estrema, comunicata senza preavviso allo scopo di interrompere il servizio di vendita ad ogni costo. Uno sciopero che non amplia i diritti, ma danneggia la cooperativa e la sua capacità di offrire occupazione”. Così Coop Consumatori Nordest bolla lo sciopero indetto dai sindacati, e va all’attacco: “E’ falso affermare che la cooperativa ha disapplicato parte del contratto aziendale – spiegano i vertici Coop - La presidenza della cooperativa ritiene che l’utilizzo di una forma estrema di mobilitazione in una fase così critica per l’economia e i consumi ostacoli un accordo forte fra lavoratori ed impresa danneggiando per primo chi lavora in Coop”.

Marco Pedroni
Secondo Marco Pedroni, presidente di Coop Consumatori Nordest, “l’84% dei dipendenti dell’Ariosto afferma di essere consapevole delle migliori condizioni di lavoro applicate da Coop rispetto alla concorrenza. Laddove vi sono migliori condizioni di lavoro, migliori trattamenti economici rispetto alla concorrenza, registriamo la più alta conflittualità. Perché picchetti all’Ariosto e non in altre insegne dove le condizioni di lavoro sono meno favorevoli?”. E ancora: “Il paese è a un bivio, sindacati e imprese sono ad un bivio: o si investe – conclude - e si aumenta la produttività anche rinunciando a condizioni precedenti alla crisi, oppure il lavoro svanisce con le imprese”.
La cooperativa, dunque, si appella alla responsabilità dei sindacati, che “sappiano tradurre le condizioni di mercato attuali in proposte sostenibili, e non solo in protesta – conclude l’azienda - Noi crediamo che un posto di lavoro valga oggi di più di ieri ed è necessario rispondere positivamente alle mutate regole di apertura dei negozi nei giorni festivi”.




22 settembre 2012

Daniele Paletta


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