21 settembre 2012

COOP ESTENSE E CGIL, VELENI E ACCUSE PRIMA DELLO SCIOPERO

 

L’azienda: «Pronti a trattare ma il sindacato non vuole» La Filcams denuncia «pressioni indebite sui lavoratori»







 La vertenza per il contratto integrativo di Coop Estense si sta invelenendo ogni ora di più, soprattutto dopo l’annuncio dello sciopero proclamato per tutta la giornata di domani dal sindacato Filcams-Cgil nei punti vendita di Modena e Ferrara. Ieri l’azienda ha voluto precisare la propria posizione e al tempo stesso il sindacato ha rilanciato con nuove accuse di pressioni sui lavoratori.

«La Filcams Cgil di Modena - ha dichiarato ieri Coop Estense - ha avviato una pesante campagna denigratoria nei confronti di Coop Estense, culminata nella dichiarazione di uno sciopero. La proclamazione dello sciopero è avvenuta nello stesso momento in cui era in corso a Roma un incontro sindacale durante il quale la cooperativa ha ribadito alle segreterie nazionali la propria disponibilità e volontà a riprendere immediatamente le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Questo atteggiamento e questo disinteresse per la ripresa della trattativa induce quasi a pensare che per il sindacato sia più importante lo sciopero in sé, che non il rinnovo del contratto. È anche per questo motivo che abbiamo deciso di acquistare pagine pubblicitarie con cui divulgare messaggi per noi fondamentali. 

Deve essere chiaro che Coop Estense non ha dato disdetta del contratto integrativo aziendale. Vero è che Cgil, assieme alle altre organizzazioni sindacali, ha sottoscritto un accordo che stabiliva la decadenza del contratto integrativo aziendale al 30 aprile scorso. Coop Estense, sedendo al tavolo delle trattative per tre anni e tre mesi, ha presentato proprie proposte complessive per giungere ad un’intesa sul contratto integrativo. Proposte sempre respinte dal sindacato, che non ne ha mai avanzate di sue. Il Cda di Coop Estense ha deliberato di mantenere in vigore le condizioni retributive e di orario di lavoro che erano previste dal Contratto Integrativo aziendale. L’esempio portato dal sindacato sull’intesa raggiunta con un’altra cooperativa, non dice che hanno concordato il passaggio a tempo pieno di 250 lavoratori. La proposta di Coop Estense, invece, riguardava il passaggio a tempo pieno per 400 persone, oltre a una crescita di lavoro e di reddito per altre 600, lavoro stabile per 300 precari, forti investimenti in formazione professionale e maggiori retribuzioni per 2.000 lavoratori intermedi e dei banchi serviti. Inoltre le aperture festive e domenicali hanno portato 50 assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori precari».

Di contro Filcams-Cgil denuncia pressioni dopo la proclamazione dello sciopero.
In particolare il sindacato parla di «volantini strappati dalle bacheche sindacali, pressanti inviti ad allontanarsi rivolti a lavoratori e sindacalisti che consegnavano stamane un volantino ai lavoratori. Ma anche cambiamenti di orari di lavoro, con turni proposti che arrivano sino alla mezzanotte di venerdì o che si trasferiscono alla domenica. E poi è partita la ricerca in diverse agenzie di tutte le cassiere interinali possibili, con promesse di orari fino a 12 ore nella giornata di sabato. Incredibile poi che domani siano convocate le assemblee dell'azienda in orario di lavoro. È anche giunta la segnalazione che, in orario di lavoro, qualche iscritto al sindacato “spontaneamente” raccoglie firme in calce ad una lettera di protesta contro il sindacato stesso, con l'invito a non scioperare. Coop acquisterà pagine sui giornali per spiegare la propria posizione. È superfluo chiedersi chi pagherà: certamente i soci Coop».
Un clima rovente che al momento non sembra prospettare sbocchi immediati.



21 settembre 2012 




Nessun commento: