01 dicembre 2012

CARREFOUR PISA: CGIL, CISL E UIL SOSPENDONO LO SCIOPERO DEL 1° DICEMBRE

Scioperare al Carrefour e in molti altri ipermercati è sempre più difficile perché il personale viene spostato nei reparti in sciopero violando  quel poco che resta del diritto del lavoro
I Cobas organizzano una giornata di informazione e mobilitazione: "l'azienda non torna indietro sui licenziamenti"

In questi anni i vari governi, con l’avallo di sindacati compiacenti, hanno stravolto il diritto del lavoro riducendo ai minimi termini l’agibilità sindacale. Tutto ciò ha permesso di creare un clima di paura e di rassegnazione tra le lavoratrici e i lavoratori sotto padrone, timorose di scioperare e perfino di rivendicare diritti, dignità, rispetto.

La Corte di Cassazione ha stabilito che non è possibile sostituire i lavoratori in sciopero con personale che ricopre mansioni superiori ed altri incarichi dirigenziali. Quindi capi settori e superiori non possono sostituire il personale delle casse o in altri reparti. 

È antisindacale, e quindi punibile ai sensi di legge, il comportamento di un'azienda che, in un giorno di sciopero, assuma collaboratori occasionali per sostituire i propri dipendenti che stanno partecipando all’agitazione.

Ma detto ciò cosa sta realmente accadendo al Carrefour?

Cgil e Rsu hanno per ora sospeso lo sciopero nonostante l’azienda non abbia intenzione (fino a prova contraria) di ritirare i 35 licenziamenti.

E’ coerente e logico un comportamento così arrendevole da parte di Cgil Cisl Uil?

Noi pensiamo di No , è ridicolo sospendere sciopero, forme di mobilitazione e perfino iniziative di semplice informazione dei cittadini quando ci sono licenziamenti in atto, quando (come leggiamo da un recente volantino di Filcams, Fisascat e Uiltucs) dovremmo fermare una politica aziendale che ancora una volta taglia le condizioni economiche e i diritti, per rivendicare certezze sul futuro dell’azienda Carrefour in Italia.

I Cobas denunciano un clima di paura (dentro Carrefour) costruito ad arte per impedire lo sciopero a discapito  dei diritti sindacali e della stessa dignità umana.
I continui cedimenti sindacali alla fine favoriscono solo l’azienda lasciando le lavoratrici in una situazione di debolezza e di ricattabilità.

1. Respingiamo i licenziamenti

2. Salvaguardiamo i posti di lavoro procedendo alla stabilizzazione dei contratti precari più vecchi

3. Rivediamo i turni di lavoro sempre più massacranti e insostenibili

4. Uniamo lavoratori e lavoratrici attorno a rivendicazioni di lotta per impedire all’azienda di violare i diritti sindacali in materia di sciopero
Fonte: Confederazione Cobas Pisa



30 novembre 2012

gonews.it




1 commento:

Anonimo ha detto...

Pare che E.Lombardo più comunemente noto,ai magazzini Unicoop Firenze di Scandicci come "CAPPELLINO"ex segretario regionale Uiltucs sia stato mandato proprio a Carrefur.....poveri colleghi!!!!