12 gennaio 2014

I RENDIMENTI DEL PRESTITO SOCIALE DELLE COOP EMILIANE A CONFRONTO

Le Coop non sono tutte uguali e anche i rendimenti del prestito sociale lo testimoniano

I tassi a confronto di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense

 


E' interessante vedere come reagiscono in periodo di crisi le grandi Coop della distribuzione e come cercano di arginare la flessione sui risparmi del prestito sociale degli ultimi due anni, periodo in cui la crisi si è fatta maggiormente acuta.

Consultando questa tabella tratta da un articolo dell'inserto Plus de Il Sole 24 Ore del 19 ottobre 2013,  ci si può fare un'idea rispetto ai dati relativi al 2012 (gli ultimi finora consultabili). Si noterà che la flessione sul prestito sociale non coinvolge indiscriminatamente tutte le Coop. C'è chi tiene botta e chi crolla. La maglia nera va senza dubbio alle Coop del Distretto Tirrenico (Unicoop Firenze -10,2%; Unicoop Tirreno -10%; Coop Cento Italia -12,6%). Le altre, esclusa qualche stecca come Coop Liguria (-8,6%) reggono l'urto. Primeggiano la piemontese Novacoop  e Coop Nordest (-2%).

Complessivamente la media della flessione sul prestito delle nove maggiori Coop è del 6,5%. Si può tracciare una riga e vedere chi sta sopra e chi sotto. Il crollo delle Coop del distretto Tirrenico non è spiegabile con la sola crisi. Sia Unicoop Firenze e Coop Centro Italia, in modo diverso, sono rimaste invischiate in gravi crisi bancarie (Mps e Popolare Spoleto), mentre per Unicoop Tirreno i problemi vengono da lontano, con 5 bilanci consecutivi in passività e una serie di difficoltà gestionali in corso di soluzione, tra cui primeggia quella degli iper campani. Questi eventi negativi si sono inevitabilmente riverberati sulla percezione di sicurezza delle Coop coinvolte provocando una fuoriuscita di flussi dai libretti di una certa rilevanza.

E' presumibile prevedere che il 2013 abbia riservato al prestito sociale delle Coop delle positive sorprese, visto che le acque sono andate parzialmente placandosi.

Se guardiamo le note positive invece, non sfugge che le Coop emiliane del cosiddetto Distretto Nordovest abbiano sostanzialmente tenuto e i soci non si sono particolarmente allarmati per l'ambiziosa e discutibile operazione di Unipol sul gruppo assicurativo Ligresti. Entriamo più nel dettaglio.

COOP ADRIATICA
E' la Coop  più brillante, molto dinamica e con progetti espansivi. Il prestito sociale è sceso da 1.914 milioni del 2011 a 1.832 milioni del 2012 (-4,3%) e nel biennio 2010-2102 ha ceduto complessivamente il 7,5%. I rendimenti al netto della tassazione del 20% previsti per il 2014 sono i seguenti:

Da 0 a 15.000 €: 1,20%
Da 15.000,01 a 25.000 €: 2,00%
Da 25.000,01 a 36.000 €; 2,80%

COOP CONSUMATORI NORDEST
Da sempre una delle Coop più attratte dalla finanza, anche con qualche scivolone che però non ha impedito al suo storico ex presidente, Marco Pedroni, di essere nominato alla guida di Coop Italia, nel giugno scorso. La Coop di Reggio Emilia ha retto bene la flessione del 2012 sul prestito sociale. L'ammontare complessivo era di 1.312 milioni contro i 1.340 del 2011 (-2%). Più marcata la flessione nel biennio critico 2010-12 (-8,25%).

La passione per la finanza di Coop Nordest emerge anche nella formulazione dell'offerta sul prestito sociale, simile a quella di Unicoop Tirreno. Ai tassi di riferimento previsti per il 2014 la Coop emiliana propone un meccanismo alquanto macchinoso di incentivi:
«Ai rapporti di prestito sociale esistenti al 31/12/2013, per l'anno 2014, limitatamente alla frazione di giacenza media eccedente la giacenza media calcolata nell'anno precedente, il calcolo interessi verrà effettuato applicando le maggiorazioni ai tassi d'interesse annui nominali previsti».

Qui davvero non ci siamo e non c'è neanche bisogno di entrare nel merito. Queste trovate lasciano alquanto perplessi, perché a prescindere dagli incrementi sventolati che non riproponiamo ma che potete leggere qui, prevedere quale sia il tasso di rendimento finale è praticamente impossibile. Sarebbe meglio ritoccare al rialzo tutti i rendimenti di base e lasciar perdere questo tipo d'approccio che trasmette una sensazione d'opacità e induce a dubitare. Forse i soci della nordest, che quando vogliono si fanno sentire, farebbero meglio a non farsi abbagliare dagli incentivi e a considerare i tassi di riferimento che al netto delle tasse sono i seguenti:

Da 0 a 3.000 €: 0,80%
Da 3.000,01 a 16.000 €: 1,20%
Da 16.000,01 a 27.000 €: 2,00%
Da 27.000,01 a 36.000 € 2,80%

Inoltre se la giacenza media supera i 33.000 € a semestre è previsto un bonus di 60 euro netti per ogni semestre.

COOP ESTENSE
La Coop modenese è diventata ormai tristemente famosa per le pessime relazioni sindacali e l'infinita vertenza sull'integrativo, di cui abbiamo ampiamente ragguagliato nel corso di questi anni. Il prestito sociale ha subito uno scivolone passando da 845 milioni del 2011 a 806 milioni nel 2012 (-4,6%). Se poi si osserva l'andamento nel biennio 2010-12 la flessione è stata del 7,9%. Questi sono i tassi netti proposti:

Da 0 a 2.500 €: 0,52%
Da 2.500,01 a 15.000 €: 0,80%
Da 15.000,01 a 36.000 €: 1,60%

Come si può notare anche a prima vista le differenze sui rendimenti tra le tre Coop emiliane sono marcate. Le abbiamo riportate per importi convenzionali con relativi tassi di rendimento al netto della tassazione:

Importo  Adriatica  Nordest  Estense  
  2.500       1,20%       0,80%     0,52%
  5.000       1,20%       0,96%     0,66%
10.000       1,20%       1,08%     0,73%
15.000       1,20%       1,12%     0,75%
20.000       1,40%       1,30%     0,97%
25.000       1,52%       1,44%     1,09%
30.000       1,73%       1,61%     1,18%
36.000       1,91%       1,81%*   1,25%

* Coop Consumatori Nordest prevede un bonus di 60 euro netti a semestre qualora nel semestre del 2014 la giacenza media superi i 33.000 euro. Se queste condizioni si verificano in ambedue i semestri il premio di 120 euro porterà il rendimento complessivo sull'importo massimo (36.000 euro) al 2,14%.



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