Vediamo quali sono i loro legami è come si sono comportate nell'annno appena chiuso a Piazza Affari.
Cominciamo dalla nostra preferita:
MONTE DEI PASCHI
La banca senese ci interessa perchè è considerata da sempre la banca rossa per antonomasia. Inoltre, come è noto, Unicoop Firenze detiene il 3% circa dell'azionariato dell'istituto.
Per MPS è stato un altro anno difficile e la situazione rimane complessa.
L'origine della non facile situazione deriva essenzialmente dall'oneroso acquisto di Banca Antonveneta effettuato nel 2007, prima della crisi che ha travolto i mercati finanziari.
Le critiche feroci all'operazione, specialmente in relazione al prezzo pagato e alla tempistica, sono state numerose. D'altra parte, dopo la fusione di Banca Intesa con San Paolo-Imi e di Unicredit con Capitalia, il rischio di un ruolo sempre più marginale dell'istituto di Rocca Salimbeni andava crescendo. L'eventualità di una eccessiva centralità senese che non avesse ambizioni più ampie, è stata spesso criticata da autorevoli esponenti DS-poi PD.
Per sostenere la gravosa acquisizione, MPS ha dovuto varare un pesante aumento di capitale da 5 miliardi e avviare una serie di trattative per vendere una parte degli immobili, vendere il 50% di MPS Vita e attingere ai Tremonti Bond.
Sia come sia, la scelta di Antonveneta deve essere parsa obbligata ai dirigenti di MPS, ma il mercato (complice la cattiva contingenza) non ha gradito e ha massacrato il titolo alla grande.
Veniamo ai corsi del titolo. (Vedi grafico)
Nel corso del 2008, l'azione ha dimezzato il proprio valore (-48%).
Nel 2009 la discesa è proseguita di un ulteriore - 20%, portando il titolo agli attuali 1,228 euro per azione.
A scopo consolatorio, possiamo dire che, dai minimi del 9 marzo 2009, quando il titolo, sceso abbondantemente sotto 1 euro valeva 0,7715, ad oggi ha "recuperato" il 59%.
Per MPS è stato un altro anno difficile e la situazione rimane complessa.
L'origine della non facile situazione deriva essenzialmente dall'oneroso acquisto di Banca Antonveneta effettuato nel 2007, prima della crisi che ha travolto i mercati finanziari.
Le critiche feroci all'operazione, specialmente in relazione al prezzo pagato e alla tempistica, sono state numerose. D'altra parte, dopo la fusione di Banca Intesa con San Paolo-Imi e di Unicredit con Capitalia, il rischio di un ruolo sempre più marginale dell'istituto di Rocca Salimbeni andava crescendo. L'eventualità di una eccessiva centralità senese che non avesse ambizioni più ampie, è stata spesso criticata da autorevoli esponenti DS-poi PD.
Per sostenere la gravosa acquisizione, MPS ha dovuto varare un pesante aumento di capitale da 5 miliardi e avviare una serie di trattative per vendere una parte degli immobili, vendere il 50% di MPS Vita e attingere ai Tremonti Bond.
Sia come sia, la scelta di Antonveneta deve essere parsa obbligata ai dirigenti di MPS, ma il mercato (complice la cattiva contingenza) non ha gradito e ha massacrato il titolo alla grande.
Veniamo ai corsi del titolo. (Vedi grafico)
Nel corso del 2008, l'azione ha dimezzato il proprio valore (-48%).
Nel 2009 la discesa è proseguita di un ulteriore - 20%, portando il titolo agli attuali 1,228 euro per azione.
A scopo consolatorio, possiamo dire che, dai minimi del 9 marzo 2009, quando il titolo, sceso abbondantemente sotto 1 euro valeva 0,7715, ad oggi ha "recuperato" il 59%.
Comparazioni.
L'indice generale che include anche MPS è il FTSE MIB, che ha chiuso l'anno con un +21 %, contro il -20% di MPS.
L'indice settoriale che comprende il titolo MPS è il FTSE Italia Finanza.
Non è possibile fare una comparazione annuale del titolo MPS con questo indice, ma solo una valutazione semestrale che risulta poco significativa.
Tuttavia l'indice ha registrato una performance a 6 mesi del 23%.
Mps in 6 mesi ha registrato un più modesto +11,5%
Non è possibile fare una comparazione annuale del titolo MPS con questo indice, ma solo una valutazione semestrale che risulta poco significativa.
Tuttavia l'indice ha registrato una performance a 6 mesi del 23%.
Mps in 6 mesi ha registrato un più modesto +11,5%
Chi sono gli AZIONISTI DI MPS
L'INVESTIMENTO STRATEGICO DI UNICOOP FIRENZE
Il Presidente di Unicoop Firenze ha più volte ribadito che quello di Unicoop in MPS, che ha portato lo scorso anno al primo bilancio negativo nella storia della cooperativa, è un investimento strategico e non speculativo.
Speriamo che almeno sia strategico, caro Presidente, al momento è chiaro a tutti che non è speculativo.
Nel 2008 la minusvalenza su azioni MPS era di circa 189 milioni di euro. Nel 2009, con l'ulteriore discesa del titolo, la minusvalenza si dovrebbe attestare attorno ai 240 milioni di euro.
3 gennaio 2010
BUON ANNO MUSSARI !!!
3 commenti:
29-12_2009
La Repubblica ha dedicato ampio spazio ai conti della FGC. La holding dell’imprenditore romano ha chiuso il 2008 con un rosso di 9 milioni di euro, valore che si confronta con l’utile di 13 milioni realizzato nell’esercizio precedente. Secondo il quotidiano, il passivo alle svalutazioni effettuate sulle partecipazioni detenute in Monte dei Paschi di Siena e in Generali, che sono costate rispettivamente 234 milioni e 95 milioni di euro. Per questo Caltagirone ha dovuto sborsare 352 milioni di euro per sostenere gli acquisti effettuati nel corso del 2009 sui titoli Generali e Acea.
Edoardo Fagnani
SOLDIONLINE
Caltagirone ed Unicoop Firenze sono nello stesso patto in MPS:
http://lavoratori-unicoop.blogspot.com/2009/04/mps-caltagirone-capolista-dei-maggiori.html
30 dicembre 2009
Il Monte dei Paschi di Siena razionalizza il patrimonio immobiliare in questa fine 2009. L'istituto di Rocca Salimbeni, secondo quanto riportato dall'agenzia Il Sole 24 Ore-Radiocor, ha deciso di procedere alla fusione per incorporazione di Antonveneta Immobiliare e di altre piccole società immobiilari in Mps Immobiliare. Il patrimonio proveniénte dall'acquisizione della banca veneta vale poco meno di 700 milioni. L'operazione rientra nell'ambito del piano di riorganizzazione del comparto immobiliare del gruppo.
Oltre alla fusione di Antonveneta lmmobiliare in MPS Immobiliare, é previsto anche il già annunciato conferimento di immobili per 1,7 miliardi a un consorzio con Sansedoni, Axa, la stessa Mps e Mediobanca. Il progetto di vendita degli immobili è ormai pronto da mesi ma per il momento è slittato al 2010 in attesa dirisolvere il nodo sulla normativa di vigilanza della Banca d' Italia.
Attualmente il patrimonio immobiliare del gruppo Mps è detenuto dalla capogruppo e da diverse entità tutte controllate AL 100% da Banca Monte dei Paschi: Mps Immobiliare, Antonveneta Immobiliare, La Cittadella e Salvemini. Il gruppo di Rocca Salimbeni ha ora deciso di avviare un processo di riorganizzazione e valorizzazione che sibasa su due pilastri. Il primo, denominato Progetto Chianti Classico ,prevede l'annunciato spin-off di una consistente parte del proprio patrimonio detenuto da Mps Immobiliare tramite il conferimento a un consorzio di immobili per 1,7 miliardi. Il secondo passaggio é stato denominato Progetto Salimbeni . In sostanza Antonveneta Immobiliare che detiene terreni e fabbricati per 683,2 milioni verrà fusa insieme con La Cittadella (377mila il valore delle proprietà immobiliari) e Salvemiril (15 milioni) in Mps Immobiliare. L'efficacia dell'operazione avrà decorrenza primo gennaio 2009. Fuori dalla riorganizzazione avviata da Mps resteranno ancora immobili per circa 700 milioni di euro in gran parte strumentali alle diverse società del gruppo.
IL SOLE 24 ORE
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