02 gennaio 2012

CONTRO LA CRISI L'IPER VENDE GLI SCARTI

Un banco del supermarket per i prodotti in scadenza e ammaccati

Svolta low cost di Coop Adriatica e Conad: i consumatori risparmiano e loro guadagnano sull'invendibile




Ha incominciato Conad e ha avuto successo. Poi è arrivata Coop Adriatica e i consumatori hanno apprezzato. Adesso anche le altre catene di supermercati e ipermercati si stanno attrezzando, qualcuna ha già incominciato la sperimentazione nei propri punti-vendita prima del vero e proprio avvio.

Si tratta di una sorta di low cost della spesa.

Ovvero in un apposito spazio, con segnalazione accattivante, vengono proposti i prodotti alimentari la cui data di scadenza è ravvicinatissima, in media un paio di giorni. Si tratta di prodotti che finora i supermercati gettavano via oppure donavano in beneficienza. La crisi aguzza l'ingegno, i supermercati non registrano più gli incassi d'una volta ed ecco mozzarelle, piadine sotto vuoto, piselli in scatola e le braciole in vaschetta col 70 % di sconto se la scadenza è il giorno seguente, col 50 % se c'è un po' più di tempo per consumarle.

Tra l'altro, la data di scadenza è restrittiva, cioè il prodotto può essere consumato anche nei giorni successivi, a parte quelli di particolare deperibilità. Il guadagno è double face: il supermercato raggranella un po' d'incasso e di questi tempi si tratta di una boccata d'ossigeno niente male, inoltre non ha il problema dello smaltimento dell'invenduto, da parte sua il consumatore ha un drastico taglio alla propria spesa.

Il successo è stato tanto clamoroso che nel corner dei prodotti alimentari in saldo sono comparsi anche gli «scarti», cioè quelle confezioni che fino a ieri non entravano neppure nell'area vendita del supermercato: lattine ammaccate, etichetta incollata storta, la scatoletta del tonno col gancio rotto e che bisogna aprire col vecchio apriscatole.

Sì, i saldi entrano anche nel settore alimentare, la crisi sta cambiando le abitudini, si spende e si spreca meno, e i grandi registi della distribuzione alimentare si adeguano.

Al Conad di Rimini si sentono dei profeti.

Hanno incominciato prima dell'estate e in agosto sono stati presi d'assalto dai turisti in cerca di risparmio. Hanno dato il via a un nuovo canale di vendita: «Prendiamo uno yogurt che può rimanere in vendita fino al giorno precedente la scadenza. Lo mettiamo in saldo col 70 % di sconto due o tre giorni prima. Ovviamente vanno rispettate le normative igienico-sanitarie, ma vicino alla scadenza il prodotto è ancora integro e quindi può stare sullo scaffale, a prezzo scontato».

La filosofia di vendita, in un certo senso, è la stessa dei siti Internet che stanno avendo tanto successo, con capostipite Groupon. La loro offerta per ora riguarda raramente prodotti alimentari ma gli sconti dal 50 al 70 % allettano l'utente in tanti altri settori. Le catene dei supermercati hanno trovato il modo del supersconto in quello che è il loro cavallo di battaglia: l'offerta alimentare.

«Questi articoli vanno via subito», aggiungono al Conad di Rimini, orgogliosi di avere fatto da battistrada, tanto che citano quanto sta facendo da alcune settimane un negozio alimentare riminese, il panificio Cappuccio: propone confezioni con le brioches avanzate dal giorno prima a prezzo ultradimezzato.

La vendita in saldo non pregiudica le iniziative benefiche: «Anzi», dice Enrico Migliavacca, vice-presidente di Coop Adriatica, «da ottobre 2011 abbiamo esteso anche ai prodotti non alimentari la donazione degli invenduti a fini solidali. Non più solo frutta, yogurt e pelati, ma anche articoli tessili, detergenti, oggetti d'arredo, quaderni, utensili per la cucina non più vendibili perché leggermente danneggiati o fuori moda, ma ancora perfettamente utilizzabili, insomma il nostro motto è che nulla vada sprecato».

Da parte sua Conad ha appena acquisito 43 punti di vendita a insegna Billa (ex Standa) presenti in dieci regioni italiane. A regime, anche qui arriveranno i supersconti. «La nostra quota di mercato», spiega Francesco Pugliese, direttore generale Conad, «con questa acquisizione sale al 10,6 %, si tratta di una tappa importante del progetto di rafforzamento della leadership nei supermercati: il giro d'affari raggiungerà i 10,650 miliardi, con oltre 3000 punti vendita e 40mila addetti».

Colossi della distribuzione che si trovano però di fronte a un repentino mutamento dei comportamenti del consumatore, verso i quali è perdente rimanere fermi. Di qui anche il lancio, da Rimini, del low cost alimentare: Ryanair non ha forse costruito sul low cost la sua fortuna ? Coop Adriatica e Conad provano a diventare i Ryanair del cibo.


29 dicembre 2011

Giorgio Ponziano

Italia Oggi


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