01 febbraio 2012

MPS, ASSEMBLEA VARA AUMENTO DI CAPITALE GRATUITO

L'assemblea di Banca Mps ha votato per il varo dell'aumento di capitale gratuito da 752,2 milioni di euro che costituiscono uno dei tasselli che la banca ha individuato per rispondere alle richieste dell'Eba di dotarsi di un buffer aggiuntivo di capitale da 3,2 miliardi.

Intanto, dopo le vendite effettuate da Francesco Gaetano Caltagirone oggi allo 0,8%, Unicoop Firenze diventa il terzo azionista della banca

L'aumento, che avviene attraverso il passaggio al capitale sociale della riserva sovrapprezzo di emissione del Fresh emesso nel 2008, è parte delle annunciate iniziative che la banca ha inserito nel piano presentato in Bankitalia lo scorso 20 gennaio che non prevede aumenti di capitale a pagamento.

"Il piano è assolutamente credibile e sono convinto che nella relazione con Bankitalia riusciremo a far valere nostre ragioni", ha detto il presidente di Mps Giuseppe Mussari in assemblea.

Mussari ha anche definito "importante e significativa" l'affermazione di ieri del direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomani secondo il quale l'Autorità italiana valuterà con la opportuna flessibilità i piani delle banche presentati per rispettare le richieste dell'Eba.

Mps ha presentato un suo piano all'Autorità "e come ha detto il direttore generale Fabrizio Viola non prevede aumenti ma sopperisce a questa carenza, temporanea e straordinaria, come la definisce la stessa Eba, senza chiedere ulteriori sacrifici agli azionisti", ha spiegato Mussari.

"Questo buffer deriva per una parte in relazione alla valutazione al mark to market di titoli di Stato italiani e anche dalla valutazione al mark to market del derivato di copertura sui tassi legato agli acquisti di titoli di Stato. Paradossalmente la prudenza di ieri diventa un limite di oggi", ha aggiunto Mussari. La posizione sullo swap sui tassi, che Eba ha considerato tra le perdite da coprire con capitale aggiuntivo, vale circa 1,8 miliardi sui 3,2 miliardi individuati.

Tra le altre iniziative messe in atto dalla banca senese per coprire il buffer entro giugno 2012, oltre alla avvenuta conversione in azioni del Fresh 2003 detenuto dalla Fondazione Mps, ci sono azioni di adeguamento ai modelli interni di valutazione degli impieghi, dismissioni di immobili e di attività nel credito al consumo, ritenzione di utili, tutte fatte allo scopo di non dover chiedere agli azionisti altri capitali.

Gli azionisti, dopo le vendite effettuate da Francesco Gaetano Caltagirone, oggi allo 0,8% e dimessosi da consigliere e vice presidente, sono la Fondazione Mps al 45,7% del capitale ordinario, Axa al 3,96%, Unicoop firenze al 2,90% e Jp Morgan Chase al 2,69%.

Secondo stime di analisti, per coprire il buffer di 3,267 miliardi pari a poco più di 320 punti base di Core Tier 1, Mps punta ad azioni di capital management (110 punti base), gestione degli asset ponderati per il rischio (RWA) per altri 50-70 punti base, joint venture nel credito al consumo per 50-60 punti base, ritenzione degli utili 2012 per altri 15-20 punti base e altre azioni, soprattutto con cessione di immobili, per 60-100 punti.


1 febbraio 2012

Stefano Bernabei

Reuters


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