12 giugno 2012

IL TRIBUNALE ORDINA IL REINTEGRO PER I 6 LICENZIATI DI ESSELUNGA




Esselunga: 6 licenziati da per inidoneità alla mansione, la magistratura condanna l’azienda al reintegro






Tra aprile e maggio del 2011 Esselunga licenziò 6 lavoratori in Lombardia giudicandoli inidonei permenentemente alla mansione. Tali licenziamenti furono effettuati senza consentire ai lavoratori di ricorrere alla ASL di competenza come previsto dalla Legge (art 41 comma 9 Dlgvo 81/08) e l'azienda, inoltre, procedette ai licenziamenti dei 6 lavoratori senza neppure ricercare un'altra collocazione lavorativa all'interno delle numerose attività presenti nelle sue filiali.

A seguito di tali comportamenti Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil organizzarono un’immediata protesta e assicurando ai licenziati il proprio supporto legale, ma Esselunga rispose sospendendo le relazioni con le organizzazioni sindacali responsabili di richiedere il rispetto della legge.Tra aprile e maggio del 2011 Esselunga licenziò 6 lavoratori in Lombardia giudicandoli inidonei permenentemente alla mansione. Tali licenziamenti furono effettuati senza consentire ai lavoratori di ricorrere alla ASL di competenza come previsto dalla Legge (art 41 comma 9 Dlgvo 81/08) e l'azienda, inoltre, procedette ai licenziamenti dei 6 lavoratori senza neppure ricercare un'altra collocazione lavorativa all'interno delle numerose attività presenti nelle sue filiali.

“È di questi giorni” affermano in una nota congiunta i sindacati “il pronunciamento del tribunale di Milano che dispone il reintegro di un dipendente dell’Esselunga di Corsico licenziato il 14 aprile del 2011”; così come negli altri 4 casi in cui si è andati a giudizio, i diversi giudici interessati si sono espressi disponendo il reintegro dei dipendenti, mentre in 2 casi l’azienda ha conciliato corrispondendo ai licenziati un risarcimento economico ed ammettendo implicitamente la non correttezza dei licenziamenti effettuati.

Nonostante la soddisfazione per queste sentenze, Filcams, Fisascat e Uiltucs sono interessate a stabilire con Esselunga rapporti sindacali corretti che partano dal riconoscimento del ruolo delle parti sociali: “Ci auguriamo che questi reiterati pronunciamenti della magistratura possano chiudere una fase di immotivata ostilità di Esselunga nei confronti delle organizzazioni sindacali, per avviare un confronto finalizzato alla riduzione degli infortuni e ad evitare l’insorgere di malattie professionali.”

La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle normative in materia sono interesse comune delle Aziende e delle Organizzazioni Sindacali.


12 aprile 2012

Filcams-Cgil


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