02 giugno 2012

UNICOOP TIRRENO: PER IL COMMENDONE SIAMO PRONTI A PAGARE

Unicoop Tirreno è pronta a pagare 2,7 milioni di euro invece di cedere al comune di Grosseto il terreno del Commendone destinato a centro per spettacoli


GROSSETO. La lettera adesso c'è: Unicoop Tirreno è pronta a pagare 2,7 milioni di euro invece di cedere al Comune il terreno del Commendone destinato a centro per spettacoli. Unicoop l'ha messo nero su bianco, sollecitata dagli uffici, e ha anche già garantito il pagamento con una fideiussione bancaria. L'assessore Giuseppe Monaci ieri mattina, in IV commissione, dopo le polemiche per la sua assenza della scorsa settimana, ha fugato il dubbio sollevato, sull'operazione, dal consigliere della Lista Lolini Riccardo Megale, sulla reale volontà della Coop. Così come è stato fugato ogni dubbio sulla valutazione del terreno, effettuata nel 2008 dall'ufficio Patrimonio, ma riconfermata anche nel marzo scorso. Monaci ha spiegato che è stato il suo predecessore Maurizio Frosolini nel 2011, a chiedere a Unicoop la disponibilità a monetizzare quel terreno, dal momento che il Comune non avrebbe avuto abbastanza soldi per realizzare il centro dello spettacolo e aveva bisogno di risorse per la viabilità di tutta la zona di via Svizzera, via Messico, via Argentina, «Tutte opere da fare – ha detto Monaci – che saranno collegate a tutto il reticolo del Pis», ma ha anche chiarito che non si tratta di opere a favore del Piano integrato dei servizi, dunque dell'ipermercato di Unicoop, perché andrebbero comunque realizzate e perché «Il complesso dei lavori che afferiscono a Unicoop – ha spiegato Monaci – sta andando in appalto adesso, con una gara di tipo europeo, e ammonta a circa 13,8 milioni per la viabilità di margine inferiore e superiore, per opere di regimazione idraulica e di collegamento con l'Aurelia. Tra l'altro avere una mole di lavori di questa entità, è un elemento che deve far parte della valutazione complessiva del progetto».

Davide Buzzetti (Sel) ha espresso un giudizio totalmente negativo sulla logica dei centri commerciali e ha affermato che «le opere previste in delibera sembrano comunque un regalo a uso e consumo di Unicoop». Per Buzzetti, poi, i 2,7 milioni andrebbero destinati ad altri tipi di emergenze, come quella abitativa, «se non sono vincolati». Posizione contraria al centro commerciale anche quella di Giacomo Gori (Movimento 5 Stelle). «Tre strade su quattro di quelle su cui interveniamo – ha detto – vanno a fornire nuovi accessi al centro commerciale, perché non destinare le risorse al sottopasso per l'Aurelia Antica?» Megale ha affermato che sarebbe stato meglio «monetizzare il Moderno e realizzare su quel terreno un teatro e uno spazio più grande per lo spettacolo». Infine Colomba è intervenuto spiegando a Buzzetti e Gori che non è possibile rimettere sempre tutto in discussione e sottolineando che sui centri commerciali è la Regione che decide e che aveva stabilito che l'unico ipermercato dovesse essere quello della Coop al Casalone, ma viste le difficoltà legate alla viabilità la Coop aveva accettato di andare al Commendone. «Ha pagato 31,5 milioni di euro per quei terreni ora non si possiamo accanirci nei confronti di Coop quando nessuno si è mosso nei confronti di altri, mentre nasceva un centro commerciale dove il piano strutturale prevedeva un'area artigianale e per commercio all'ingrosso».



31 maggio 2012

Enrico Pizzi

Il Tirreno


1 commento:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo parola x parola quanto detto da Colomba. Grosseto e' diventata una città tutta particolare dove il diritto alla realizzazione Dell iper x coop e' da 20 anni messo in discussione, mentre conad e i soliti noti, hanno fatto quello che hanno voluto.... Realizzando quel coso nel nulla, viabilità compresa, e chiamandolo centro commerciale. Ma così vanno le cose.... Almeno x ora