15 giugno 2012

SI RIAPRONO LE TRATTATIVE PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO DI UNICOOP FIRENZE: QUALI PROSPETTIVE?


Un parto difficile quello del Contratto Integrativo Aziendale di Unicoop Firenze e non ci consola il fatto di non essere i soli

Dopo molte ambiguità dei soliti noti sindacalisti per tutte le stagioni, nessun documento scritto che informi i lavoratori sull'andamento delle trattative, la consueta arroganza di Unicoop alla quale non si contrappone un sindacato forte ed indipendente, sembra che si riaprano le trattative.

Vediamo dove eravamo rimasti e in che direzione potremmo andare
.


Dopo l'ormai lontano 30 marzo, sta davvero per riaprirsi il tavolo delle trattative per il rinnovo del CIA di Unicoop Firenze, almeno stando alle dichiarazioni di intenzione espresse dai sindacati confederali, ma sappiamo che anche Unicoop ha manifestato la sua interessata disponibilità alla riapertura del confronto. Il tempo limite per trovare un accordo soddisfacente pare essere il mese di giugno, dopodiché si andrebbe alle consultazioni nelle unità produttive (ci auguriamo che ciò non avvenga nei mesi in cui molti lavoratori sono in ferie, ma non ci stupiremmo del contrario).

Le Organizzazioni Sindacali si presenteranno con posizioni disomogenee e questo non sarà certo un punto a loro favore nel rapporto di forza da mettere in atto. Cisl e Uil hanno fatto circolare un volantino nei punti vendita, nel quale sostengono dichiaratamente di voler mantenere la discussione sul tema della vestizione all'interno del CIA. Supponiamo che si vorranno comportare allo stesso modo riguardo all'altro spinoso argomento inerente la retribuzione della festività civile del 4 Novembre.

A dire il vero la Uiltucs aveva dichiarato chiuso il confronto se esso non si fosse riaperto entro la fine del mese di Maggio, ma pare essersene dimenticata. In fondo di parole dette e scritte a vanvera ne abbiamo sentite e lette ben altre... chiamatela se volete strategia sindacale.

Filcams ha un approccio alle questioni in modo diametralmente opposto. Vuole che i suddetti argomenti vengano affrontati in tavoli ben distinti da quello del CIA. Questo per non complicare la firma dello stesso più di quanto non sia ed anche per non precludere, in caso di mancato accordo, la possibilità di fare vertenza ai propri tesserati.

Ricordiamo che la vertenza sulla vestizione sarebbe già possibile intraprenderla, in forza dei precedenti, e che le Rsu Filcams del territorio aretino ci avevano anche fatto un pensierino, ma sembra proprio che siano state ricondotte a più miti consigli.

Sul 4 Novembre era già stato fatto circolare un parere dell'ufficio legale della cui consulenza si avvale la Filcams-Cgil. Esso era positivo nell'affermare il diritto alla retribuzione della festività in questione. La Direzione rispose, per mano della sua Responsabile alle Relazioni Sindacali, con una lettera nella quale si dava, ovviamente, una diversa interpretazione in merito agli accordi. Non abbiamo notizie sul parere sindacale e neppure legale da parte di Uiltucs e Fisascat.

Altra sostanziosa materia pare essere rappresentata dal prossimo rinnovo delle RSU del gruppo Unicoop.La posta in gioco è alta. Vi sono molte ore di agibilità che ciclicamente Unicoop concede, in deroga al Ccnl, alle Organizzazioni Sindacali firmatarie per poterle poi distribuire ai membri degli organismi, ai distacchi, ecc.

Nonostante le molteplici richieste di rinnovo provenienti da ogni dove e giustificate dal colpevole ritardo nella indizione delle elezioni (si va verso i 30 mesi!), una delle quali proviene proprio da membri e delegati della Filcams e sebbene persino Unicoop dia chiari segni di insofferenza, niente è più chiaro a tutti se non il fatto che nessun accordo Rsu e dunque nessun rinnovo sarà possibile finché non verrà firmato il nuovo CIA di Unicoop!

E poi ci sono le regole per la rappresentanza che sono tutte da riscrivere:
sembra che si sia orientati a stabilire concetti di rappresentatività e dunque di attribuzione di ore di agibilità sindacale in modo proporzionale al numero degli iscritti e\o dei voti raccolti dalla sigla. Questo supponiamo potrebbe favorire la Filcams-Cgil che di iscritti ha il numero maggiore, chissà cosa ne penseranno Uiltucs e Fisascat?

Gli organismi sindacali aziendali sono adesso il coordinamento e l'esecutivo. Molti membri, forse troppi, che tutto fanno tranne prendere decisioni unitarie. Potrebbero dunque essere rivisti anche questi organigrammi interni?

Infine i delegati. E' stato evidente fin da subito come fossero assolutamente insufficienti le ore di permesso sindacale (80) attribuite a queste figure sindacali dall'accordo vigente. Il delegato è colui che si misura davvero quotidianamente con le difficoltà dell'organizzazione del lavoro, delle relazioni con i responsabili, con i mille problemi dei singoli lavoratori; è parsa da subito gravemente penalizzante l'attribuzione di un monte ore annuo così basso, il tutto architettato per favorire la creazione di figure sindacali che invece al lavoro vediamo assai poco!
Stessa cosa dicasi per il numero palesemente inefficace dei Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza. Insomma una situazione svilente che ci portiamo appresso da ormai troppi anni!

In tutto questo ingarbugliato panorama si è inserita anche l'iniziativa inedita del sindacato di base USB che, per la prima volta, pur approfittando dello sciopero generale previsto per il 22 Giugno, indice uno sciopero contro Unicoop (ma vuole essere anche un segnale ai sindacati confederali) in cui contesta i contenuti delle trattative per il CIA e il mancato rinnovo delle Rsu.

Nei prossimi giorni attendiamo sviluppi interessanti dei quali non mancheremo di informarvi.





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