03 giugno 2012

UNICOOP FIRENZE, LA GESTIONE FINANZIARIA MANDA IL BILANCIO IN ROSSO

Il bilancio 2011 di Unicoop Firenze è in perdita per -45,5 milioni, rispetto all’utile di 29,4 milioni ottenuto nel 2010.

La pesante perdita deriva dal risultato fortemente negativo della gestione finanziaria, dovuto all'andamento dei mercati e alla svalutazione di titoli di Stato e obbligazioni

Nella foto i presidenti Unicoop Firenze del Consiglio di Sorveglianza, Turiddo Campaini e del Consiglio di Gestione, Golfredo Biancalani



E siamo a due. Il bilancio del 2011 è il secondo bilancio in negativo di Unicoop Firenze.
Il primo risale a tre anni fa e anche in quel caso fu la componente finanziaria a determinare un pesante passivo. Nel bilancio del 2008 infatti la Coop fiorentina svalutò la propria partecipazione in Banca Monte dei Paschi per 189 milioni, con una perdita complessiva di 194. Le azioni della banca senese detenute, furono iscritte a bilancio a 1,5 euro anziché a 2,52 come nel bilancio precedente.

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L’utile commerciale - Il risultato fortemente negativo della gestione patrimoniale, vanifica l’utile commerciale che è di 11,2 milioni.

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La gestione finanziaria - Questa volta la Coop guidata dal 72enne Turiddo Campaini, al timone dal 1973, ha svalutato titoli di Stato e obbligazioni per 62,4 milioni di euro. Nessun riferimento nella nota sintetica pubblicata da Unicoop Firenze alla quota detenuta in MPS del 2,727% che quindi si immagina iscritta ancora al prezzo di 1,5 euro ad azione, mentre il titolo al 31 dicembre sorso valeva circa 0,25 euro (MPS in borsa). Desta qualche perplessità il tentativo espresso nella nota di ridimensionare l’entità della svalutazione affermando che la perdita «è puramente virtuale perché, alla scadenza, questi titoli saranno liquidati al loro prezzo nominale: quindi quello che si svaluta oggi, sarà rivalutato domani». Questo imperturbabile ottimismo sulla certezza del rimborso dell’emittente, pare quantomeno eccessivo in un momento in cui la zona euro è sottoposta a forti sollecitazioni e la possibilità di un default dello Stato non è un evento da considerarsi inverosimile, con eventuali ripercussioni sul valore nominale dell’obbligazione e plausibilmente anche con una nuova denominazione della valuta del titolo. Si capisce la volontà di tranquillizzare i soci, ma l’attualità finanziaria del nostro Paese, nonché dell’intera area euro, è purtroppo carica di insidie.

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La gestione immobiliare dopo anni di alti e bassi, presenta nel 2011 un utile di oltre 19 milioni.

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Le recenti riduzioni delle superfici degli iper e l’impiego di queste a fondi per locazione fanno capire che la cooperativa ripone delle aspettative da questa gestione, anche se la crisi che tende a ridurre i consumi influenzerà probabilmente il mercato immobiliare e degli affitti commerciali.

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La perdita d’esercizio si attesta a -45,5 milioni, rispetto all’utile di 29,4 milioni ottenuto nel 2010.

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GLI ALTRI DATI
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Fatturato – Le vendite complessive ammontano a 2.419 milioni con un incremento sul 2010 del 4,9%.

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Punti Vendita – In totale sono 103, aumentano di 1.

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Dipendenti – Unicoop Firenze ha, al 31 dicembre 2011, 7.893 dipendenti (+0,7%).

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Prestito sociale Dallo scorso anno Unicoop Firenze ha affiancato al tradizionale prestito una nuova forma di risparmio per i soci, il prestito vincolato a 18 mesi. Complessivamente il prestito sociale a bilancio nel 2011, tenendo conto sia della parte non vincolata (2.570 milioni) che di quella vincolata (57 milioni), ammonta a 2.627 milioni contro i 2.814 del 2010 con un decremento del 6,65%. Nessun termine di paragone è possibile fare sul prestito vincolato che non esisteva nel 2010. I soci prestatori sono stabili, 254.844 contro i 255.292 del 2010 (-0,17%).

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Gli investimenti


Unicoop Firenze, nonostante la pesante perdita in bilancio, ci tiene a tranquillizzare soci e dipendenti affermando che «la perdita di bilancio del 2011 (€ 45,5 milioni) non intacca il patrimonio accumulato dalla cooperativa. Unicoop Firenze ha una forza patrimoniale, in rapporto al giro d'affari, di tutto rispetto. Infatti, il patrimonio netto è pari al 71% del fatturato 2011 al netto Iva.»

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