06 giugno 2012

TALVOLTA ANCHE I SOCI COOP NEL LORO PICCOLO S'INCAZZANO

All'assemblea dei soci per il bilancio di Coop Consumatori Nordest, a Reggio Emilia, va in scena un copione un pò diverso dalle solite riunioni paludate

I soci protestano contro l'apertura del 2 giugno scorso e strappano la promessa che il prossimo anno la Coop chiuderà

Fanno altre domande scomode, come sull'operazione di Unipol-Fonsai e sul valore iscritto a bilancio della azioni Unipol detenute dalla cooperativa

Si comportano come tutti i soci dovrebbero fare, attenti anche alle esigenze dei dipendenti e critici quando occorre con la dirigenza.


La notizia è di qualche giorno fa, ma serve da spunto per una riflessione sul mondo dei soci Coop, sui loro comportamenti nei confronti delle dirigenze cooperative e dei dipendenti. Come premessa diciamo che non si può fare di tutta un erba un fascio. Come per le Coop e i sindacati che ci operano (in particolare quello maggioritario, la Filcams-Cgil) ci sono realtà più aperte e dinamiche e altre più chiuse e distanti.

Un accenno va fatto anche alla stampa locale, che come in questo caso, dà risalto ad un'assemblea dei soci coop, riportando anche le domande scomode e le risposte imbarazzate del dirigente, cosa impensabile da noi in Unicoop Firenze o in altre realtà, dove la notizia principale del mondo dei soci e della cooperativa, la pubblicazione del bilancio che quest'anno è negativo per 45,5 milioni, non ha trovato guardacaso, da quel che ci risulta, nessun riscontro sui mezzi d'informazione.

Ci sorprende positivamente la reazione dei soci di Coop Nordest, perché è orgogliosa e vicina alle maestranze, sensibili in particolar modo al tema delle aperture festive e domenicali che sta modificando le loro vite. Non possiamo esprimere lo stesso positivo giudizio per altri soci, e qui facciamo riferimento alle testimonianze di numerosi colleghi dei negozi, i quali ci narrano di comportamenti arroganti di alcuni soci, come se avere una tesserina Coop concedesse loro il diritto di trattare il dipendente coop come proprio dipendente. Più in generale constatiamo un atteggiamento di distanza verso i problemi dei dipendenti, come quello delle festività lavorative, ad esempio, ma non solo.

E' interessante invece notare quello che è successo nell'assemblea dei soci di Reggio Emilia e come alcune risposte del presidente di Coop Nordest siano, a nostro avviso, insoddisfacenti. Pedroni non dice infatti che le domeniche sono convenienti perché la coop ha deciso unilateralmente di non applicare le maggiorazioni previste dal Contratto Integrativo Aziendale vigente.

Come è poco chiara la risposta data al socio che chiede conto del fatto che in bilancio, Coop Nordest abbia iscritto le azioni Unipol ad un valore più alto rispetto ai corsi (deprimenti) del titolo in borsa. Pedroni risponde che il prezzo di borsa non valorizza adeguatamente la compagnia assicurativa bolognese. Ora, sul valore con cui si iscrivono le partecipazioni finanziarie ci sono vari criteri e anche quello utilizzato nella fattispecie è lecito e legittimo, ma se alcune coop (tra cui la Nordest) controllano un'azienda che è quotata in borsa, non dovrebbero beneficiare solo degli aspetti positivi, altrimenti non la si quoti. Quando il titolo si apprezza, allora la borsa lo valuta correttamente, quando invece scende (o crolla) , eh no, non va bene, e per presentare un bilancio migliore si utilizzano altri criteri e magari si rivaluta il patrimonio immobiliare.

Lo stesso dicasi per le altre Coop che hanno quote di partecipazioni azionarie di una certa rilevanza, come il drammatico caso di Unicoop Firenze e la gigantesca minusvalenza, anche qui solo teorica, su azioni di Monte Paschi. In ogni caso Unicoop Firenze ha svalutato parte dei titoli in portafoglio (obbligazioni e titoli di Stato) ci domandiamo quante delle 9 grandi coop lo abbiano fatto. Su Pedroni poi, si capisce che i soci stiano lì a riveder le bucce, memori del precedente.

Concludiamo con un invito. Soci Unicoop Firenze, soci Coop in genere, fatevi sentire e prendete esempio dai consoci di Coop Consumatori Nordest. I dipendenti apprezzerebbero.

************************************************************************************

Reggio Emilia, 29 maggio 2012 - Toccate tutto, ma non il 2 giugno. I soci di Coop Nordest hanno le idee chiare, a giudicare dagli applausi scroscianti che hanno accompagnato le richieste di non rendere lavorativa la giornata della festa della Repubblica.

Il tema del lavoro nei giorni festivi è stato al centro del tradizionale “dialogo” tra vertici della cooperativa e soci all’interno dell’assemblea annuale, che si è tenuta domenica al Centro Malaguzzi di via Bligny.
Il presidente di Coop Nordest, Marco Pedroni, ha risposto alle domande di numerosi soci che sono intervenuti al momento del dibattito: tanto che l’assemblea si è protratta dalle 9 e 30 fin dopo le dodici. E se c’è un tema che ha “scatenato” gli interventi di diversi soci, specie di quelli impegnati nei distretti sociali, è proprio quello delle aperture nei giorni festivi e soprattutto nella data, che riveste in terra reggiana un particolare valore “sacrale”, della festa del 2 giugno.


Diversi interventi hanno messo il classico “dito nella piaga” di una azienda che è sempre chiamata a mostrare una particolare sensibilità. Diversi interventi hanno sottolineato come la domenica sia la giornata della settimana da dedicare agli affetti della famiglia e non alla cultura del consumo; alcuni hanno chiesto se l’apertura nei giorni festivi costituisca una reale fonte di guadagno per l’azienda. Un intervento in particolare ha chiesto di valorizzare la sfera dei diritti dei dipendenti, anche se questo confligge con il risultato di bilancio.

Prendendo la parola alla fine degli interventi, Pedroni ha sottolineato il fatto che tutta la concorrenza sta tenendo aperti i negozi di domenica e che sul tema si è arggiunto un accordo ad un tavolo promosso dal Comune: accordo che ha razionalizzato le aperture. Pedroni ha poi affrontato il nodo dal punto di vista del lavoro: la giornata della domenica è divenuta in poco tempo una delle più utilizzata dai clienti e tener chiuso significherebbe dover sacrificare diverse decine di posti di lavoro. Infine Pedroni ha promesso che l’anno prossimo per il 2 giugno i negozi Coop saranno chiusi.


Alcuni soci hanno poi chiesto a Pedroni prudenza sull’operazione che vedrà anche Coop Nordest tra le coop che sosterranno l’operazione in quanto anelli dellla catena di controllo di Unipol. In particolare un socio ha chiesto spiegazioni sul fatto che a bilancio di Coop Nordest sarebbe iscritto un valore della partecipazione in Unipol più alto di quello di Borsa. Pedroni ha spiegato che si tratta di un valore «sottostimato» dalla Borsa e che ci sono «perizie tecniche» a supporto del valore più alto assegnato a Unipol.
Pedroni ha poi spiegato il senso dell’operazione Unipol - Fonsai: «Le numerose cooperative coinvolte hanno detto tutte sì all’operazione perché si aspettano di ottenere risultati positivi in tempi ragionevoli».


29 maggio 2012

Simone Russo

il Resto del Carlino


Nessun commento: