20 ottobre 2009

AFRAGOLA: CROLLA L'INTELAIATURA DEL SOFFITTO DELL'IPERCOOP, SFIORATA LA TRAGEDIA












L'intelaiatura crolla sull'area delle casse, pochi centimetri e sarebbe stata tragedia. Due persone in ospedale per lo choc.


Una pesante intelaiatura si è sganciata dal soffitto ed è crollata nell'area delle casse: per fortuna, ne' cassiere ne' clienti sono restati feriti. Due dipendenti, per il grosso spavento, sono state costrette a ricorrere alle cure ospedaliere in seguito ad un forte choc. Il fatto è accaduto stamani, ad Afragola, intorno alle 10. L'intelaiatura, ancorata al soffitto dell'Ipercoop “Le Porte di Napoli”, con ganci e rivetti, si è staccata all'improvviso precipitando; il crollo è stato fermato dai ganci che hanno resistito.
Sull'episodio indagano i carabinieri per i rilievi del caso. Questione di centimetri, è poteva essere una tragedia.

16 ottobre 2009

NapoliNord


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Afragola: CROLLA SOFFITTO ALL'IPERCOOP
Grande spavento tra i clienti, ma nessun ferito grave: i carabinieri hanno chiuso al momento l’ipermercato. Aperta solo la galleria.
Ieri mattina alle 9.45 un boato scuote il solito tran-tran all’interno del centro commerciale "Le Porte di Napoli", sito tra Acerra ed Afragola: l’intelaiatura di ferro che sostiene le luci, all’altezza del Punto di Ascolto, è infatti caduta sulle casse del supermercato Ipercoop interno.
Per fortuna non ci sono stati feriti in modo serio, anche se una signora di 40 anni, scivolando ha riportato una piccola escoriazione al capo, giudicata dai medici del Don Bosco, dove è stata trasportata, guaribile in dieci giorni. Immediatamente dopo il crollo la direzione del centro commerciale ha fatto uscire i clienti che in quel momento erano nella struttura; poco dopo sono giunti anche i carabinieri ed i vigili del fuoco di Afragola.
I militari hanno rilevato alcuni danni strutturali ed l’ipermercato è stato chiuso per ulteriori accertamenti, che dovrebbero renderlo non agibile per l’intera giornata di oggi. Aperta al pubblico, invece, la galleria dei negozi "Le Porte di Napoli", così come le altre strutture del polo commerciale di località Marziasepe.

Anonimo ha detto...

Ho letto che Unicoop Tirreno vorrebbe lasciare a casa i dipendenti dell'iper di Afragola SENZA STIPENDIO fino a quando non sarà autorizzata la riapertura!
Se ciò fosse vero sarebbe una bestialità di cui la grande coop dovrebbe vergognarsi, mi auguro ci sia stato un frainteso.
Francesco.

Anonimo ha detto...

e' davvero una bestialita',pero'visto che sei mesi fa'ha messo per strada i dipendenti dei supermercati campani,e considerando che due lavoratrici nonostante il giudice del tribunale di avellino abbia ordinato ad unicooptirreno il reintegro immediato delle due,ad oggi sono ancora senza lavoro e senza stipendi,non comprendo a cosa servono le parole ,loro sono dei boia,quindi mi dispiace per i colleghi ma aspettatevi il peggio,ormai per loro le persone non sono altro che oggetti.

Lavoratori Unicoop ha detto...

PROTESTANO I DIPENDENTI DELL'IPER DI AFRAGOLA
Protestano sotto la pioggia i dipendenti Ipercoop di Afragola: un centinaio di lavoratori hanno nel pomeriggio dapprima picchettato gli ingressi della struttura.
Le gallerie restano aperte al pubblico ma, successivamente, complice la trattativa saltata tra azienda e sindacati i toni della manifestazione si sono accesi.
Una ventina di persone, infatti, è salita sul tetto dello stabile mentre il gruppone dei dipendenti ha provato a bloccare le strade di accesso ed uscita dal polo commerciale. Sul posto carabinieri e polizia. La rottura tra sindacati e azienda è dovuta al fatto che l’Ipercoop non ha potuto garantire, in sede di tavolo di trattativa, un impegno sicuro coi lavoratori dopo il 15 novembre. Fino a questa data, infatti, l’azienda ha assicurato il pagamento pieno degli stipendi dei circa 300 dipendenti. Rifiutata da parte dei sindacati per il periodo successivo al 15 novembre, la proposta Ipercoop, che con gli ammortizzatori sociali riusciva a coprire l’80% delle mensilità. La restante parte sarebbe stata sottratta dall’anticipo del Tfr. E proprio questo punto ha fatto ‘saltare il banco’.