18 ottobre 2009

CARREFOUR: ESITO UDIENZA TORINO 15 OTTOBRE 2009



COMUNICATO SINDACALE





Come indicato nel comunicato del 7 ottobre us, il 13 ottobre si è svolta presso il Tribunale di Torino la seconda udienza sul ricorso ex art. 28 L. 300/70 presentato dalle Organizzazioni Sindacali nei confronti di Carrefour.

All’ udienza Carrefour ha dato una risposta negativa alla proposta formulata dal Giudice (ricordiamo che la proposta era “la ripresa della trattativa tra azienda e sindacati, avente ad oggetto anche il Contratto Integrativo Aziendale, da svolgere in un arco temporale fissato dal Giudice stesso e la revoca da parte di Carrefour, per tale periodo, dei trattamenti previsti nel piano aziendale denominato “Piano per il collaboratore” ripristinando quindi le condizioni preesistenti il 1 ottobre 2009) alla quale le Organizzazioni Sindacali avevano già aderito.

Registrata la posizione aziendale è iniziato il dibattimento nel quale si è verificata l’impossibilità di avvicinare le posizioni delle parti. Vista tale impossibilità l’iter legale prosegue e l’udienza si è conclusa con la decisione, da parte del Giudice, di riconvocare le parti.

E’ stata quindi fissata una nuova udienza per giovedì 22 ottobre alle ore 14 nella quale il Giudice ascolterà i testimoni di parte sindacale e aziendale.

FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL

Roma, 15 ottobre 2009



http://lavoro.liquida.it/carrefour/


http://metedipasco9.blogspot.com/

Lavoratori Carrefour Matera

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Invito ai parlamentari lucani: interrogazione parlamentare passaggio Carrefour/Coop Matera

In un contesto economico caratterizzato da crisi profonda in tutto il territorio nazionale assume, nel territorio della Basilicata, un forte impatto la vicenda dei 132 lavoratori oltre a decine di lavoratori delle aziende esternalizzate, dei servizi complementari e delle rispettive famiglie. Attendono di conoscere di più sul proprio futuro occupazionale anche attraverso i propri rappresentanti della politica nazionale e quindi ad essi hanno espresso la propria necessità di un'interrogazione parlamentare.

Il dr. Zucchelli amministratore di Coop Estense in una intervista di metà luglio dichiarava riferendosi agli investimenti di Coop Estense in Puglia e Basilicata: “Viviamo nel territorio e siamo fortemente radicati, quindi se ci sono problemi sociali gravi come quelli legati all’occupazione, è nostro dovere occuparcene. La visione della cooperativa è legata alla solidarietà, tesa a unire il nord e il sud del paese. Penso che sia intanto un'operazione importante per il Paese, dimostriamo, cioè, ai grandi operatori stranieri che in Italia c'è ancora chi sa fare e vuole fare al loro posto. Diamo ad una realtà territoriale la possibilità di difendere valori e l'occupazione. Ci sono centinaia di posti di lavoro in discussione e noi proveremo a salvarli insieme alla produzione locale”.
Nonostante queste dichiarazioni, oggi i lavoratori interessati si trovano ad affrontare una difficoltà nuova: la mancanza totale di un confronto trasparente sul loro futuro.
I lavoratori Carrefour esprimono profonda preoccupazione per l'andamento che sta assumendo la trattativa nazionale relativa al passaggio di proprietà da Carrefour a Coop dei punti vendita di Matera, Brindisi e Bari.
In particolare, nel corso dell'incontro tenutosi a Roma in data 9 settembre, Coop Estense ha espresso da una parte la volontà di ricorrere alla CIGS per le figure e per i profili professionali che non ritiene attualmente utili (circa il 50% dei lavoratori) e dall'altra esplicita l'intenzione di procedere a nuove assunzioni di personale part-time.
Ancora una volta appare evidente la volontà di procedere ad azioni di ristrutturazione dei punti vendita a spese degli attuali lavoratori.
Il piano passa attraverso l'organizzazione lower cost, tipica di strutture in crisi di fatturato. Tale piano prevede un’organizzazione del lavoro fondata su una semplificazione dell’organico attualmente impiegato, un abbassamento dei livelli di inquadramento, l’introduzione di flessibilità di orari e turni e l’impiego quasi esclusivo di personale assunto a tempo parziale (massimo 24 ore settimanali).
Tale percorso è completamente in contraddizione con le norme che disciplinano la CIGS e soprattutto appare chiaro che il ricorso, in questa fase, agli ammortizzatori sociali non è finalizzato al rientro in servizio dei lavoratori interessati.
I lavoratori ribadiscono, come già espresso in sede del confronto nazionale, la diversità del punto vendita di Matera rispetto all'insistenza con cui Coop Estense presenta le difficoltà di bilancio e di fatturato delle strutture acquisite.
Il ricorso ai tagli da attuare a Matera è un pretesto per attuare politiche di totale flessibilità sul personale.
E' già stata espressa la volontà ferma e determinata di risolvere in maniera trasparente e condivisa l'aspetto relativo alla riduzione del costo del lavoro partendo dalla certezza di disporre, in questo momento, di una struttura commerciale che non ha mai vissuto, nei suoi 10 anni di apertura, di momenti di crisi.
I lavoratori vogliono discutere senza nessun pregiudizio le prospettive del punto vendita di Matera nei tempi idonei ad un confronto sereno e trasparente.
Chiediamo, quindi, maggiore responsabilità e maggior impegno da parte di tutti per una migliore e più rapida soluzione di questa vertenza.
Matera sassilive

max ha detto...

Carrefour: Le Monde, possibile ritiro da Cina e Brasile
PARIGI (awp/ats/ans) - Carrefour, numero due mondiale della grande distribuzione, potrebbe cedere a breve le sua attività in Cina e in Brasile: lo scrive oggi il quotidiano 'Le Monde' secondo cui a spingere il gruppo francese a ritirarsi dai paesi emergenti sarebbero i suoi due principali azionisti, Colony Capital e Barnard Arnault, il proprietario di Lvmh, che insieme detengono il 13,5% del suo capitale.

Il quotidiano francese parla 'di forti pressioni'' sul cda e sul management affinché Carrefour rinunci alla sua presenza in Cina e Brasile, due paesi in cui il gruppo è leader, entro la fine del 2009. Secondo 'Le Monde' l'operazione potrebbe rivelarsi 'a breve termine fruttuosa'' in quanto al gruppo resterebbe in sostanza l'Europa occidentale dove "l'essenziale degli investimenti sono già stati effettuati" ma "a detrimento del lungo termine" in quanto "tutto indica che i consumi dovrebbero esplodere "in Cina e Brasile.

Arnault e Colony erano entrati nel capitale di Carrefour nel marzo del 2007 con l'intenzione di valorizzare l'investimento soprattutto attraverso il patrimonio immobiliare del gruppo. Non riuscendo, a causa della crisi, a cedere gli asset immobiliari, i due azionisti starebbero ora cercando di smantellare il gruppo, scrive il giornale che cita ' fonti vicine al dossier'.

In sostanza si cerca di far cassa a detrimento anche dei salari dei lavoratori?

Anonimo ha detto...

Sciopero a sorpresa questa mattina dei dipendenti dell’ipermercato Carrefour di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. La protesta – secondo stime di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil – ha avuto un’adesione del 90% dei lavoratori ed è stata decisa “in seguito alla richiesta aziendale di disdetta del Contratto Integrativo Aziendale comunicata attraverso un atto unilaterale grave, pretestuoso e irresponsabile che lede i diritti conquistati negli anni da tutti i lavoratori”.
Si sono create file alle casse ma, secondo i sindacati, “nonostante ciò forte solidarietà è stata espressa dai clienti ai lavoratori che stanno lottando per contrastare la scelta dell’azienda”.