Come un fulmine a ciel sereno l'Eutelia-Agile ha comunicato la procedura di licenziamento per 1.192 lavoratori, oltre il 60% degli occupati sul territorio nazionale. L'azienda che fornisce appalti telefonici si ritrova senza soldi, senza lavoro, senza nuove commesse ed ha annunciato di non poter fare altro che far partire le lettere. Immediate, come prevedibile, le reazioni dei lavoratori e del mondo sindacale.
I dipendenti della sede di Pregnana, in provincia di Milano hanno subito organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Milano e una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto. Due intere giornate di sciopero, lunedì e martedì prossimi, sono state immediatamente proclamate dai lavoratori del sito di Calenzano, in provincia di Firenze contro la prospettiva di una chiusura della sede per la quale sono stati annunciati 56 esuberi.
"Lunedì e martedi tutte le attività si fermeranno - dice Marco Tesi, segretario della Fim Cisl toscana - i lavoratori sono esasperati. Da mesi non riscuotono lo stipendio e l'annuncio di ieri equivale probabilmente all'annuncio della chiusura."
"La sede di Calenzano infatti - prosegue Tesi - è l'unica in Toscana e occupa 89 addetti. I 56 esuberi annunciati sono concentrati in laboratorio e magazzino, mentre gli altri addetti svolgono compiti di assistenza presso i clienti, tra i quali anche Regione ed alcune Asl". Al più presto si terrà a Firenze una manifestazione per sollecitare le istituzioni locali, già attivate, ad intervenire e a sollecitare l'intervento del Governo per salvare occupazione e professionalità degli addetti.
"Il disegno di distruggere un importante e storico pezzo dell'informatica (ex Olivetti, ex Getronics ed ex Bull Italia) del Paese sembra stia riuscendo - afferma preoccupata in una nota la Fim Cisl nazionale - attraverso la non chiara cessione di ramo d'azienda fatta dal gruppo Eutelia. Malgrado scioperi, manifestazioni, denunce alla stampa, interpellanze parlamentari, coinvolgimento di Comuni, Provincie e Regioni interessate, azioni ed esposti legali, il Governo e il ministero dello Sviluppo economico sembrano un muro di gomma. Tutti sanno tutto - operazioni societarie poco chiare e dramma dei lavoratori senza stipendio e tra poco senza occupazione - ma la palla delle responsabilità non si ferma mai, e in un continuo gioco al ribasso aumentano le criticità e i lavoratori coinvolti.
Quale disegno c'è dietro? Cosa vuole fare il Governo per impedire il fallimento? Si domanda la Fim. La catena delle responsabilità e del coinvolgimento in un eventuale fallimento non risparmierà nessuno".
La Fim chiede venga riconosciuto il "lavoro come valore" salvaguardando quello che oggi c'è in Eutelia-Agile e in tutto il gruppo Omega. La Fim metterà in campo tutte le iniziative sindacali e legali utili a contestare la cessione fatta da Eutelia e recuperare le spettanze dovute ai lavoratori; perché l'attività industriale di Eutelia-Agile, ma anche di tutte le altre aziende collegate, non venga dispersa.
23 ottobre 2009
Cecilia Augella
Conquiste del lavoro.it
Coord. sindacale Agile
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5 commenti:
a Agile ha aperto una procedura di mobilita’ (licenziamenti collettivi) per 1.192 dipendenti su circa 2.000 a livello nazionale. Lo rende noto la Fiom. In particolare, a Torino saranno messi in mobilita’ 110 lavoratori su 139 mentre a Ivrea 109 su 172. L’azienda ha motivato la richiesta con un calo delle commesse.
”Siamo di fronte all’ennesima forzatura da parte dell’azienda in una situazione gia’ fortemente compromessa – dichiara Federico Bellono, della Fiom-Cgil -: con i lavoratori che aspettano ancora la retribuzione di agosto. E’ particolarmente beffarda poi la motivazione dato che la progressiva perdita delle commesse, al di la’ della crisi, e’ imputabile a scelte discutibili nella gestione dell’azienda, sia oggi come Agile sia ieri come Eutelia (che ha ceduto il ramo aziendale IT con atto datato 15 giugno 2009 – ndr). Scelte di cui i lavoratori non hanno alcuna responsabilita’.
Eravamo in attesa di un incontro al ministero per la prossima settimana, a questo punto tale incontro risulta ancora piu’ necessario e non rimandabile; e sara’ preceduto e accompagnato da iniziative dei lavoratori come gia’ avviene da mesi”.
Il blog dei dipendenti Agile
Management spietato: niente cassa integrazione, niente contratti di solidarietà. Tutti a casa, e basta. Colpite tutte le sedi, da Torino a Napoli, passando per Ivrea e Roma. La rabbia dei dipendenti. Fiom: “Emergenza nazionale".
Venerdì, 23 ottobre 2009
Sono centinaia di migliaia i lavoratori che questa mattina hanno manifestato in tutto il Paese con il Patto di Base in occasione dello sciopero generale nazionale di 24 ore proclamato RdB, SdL Intercategoriale e Confederazione Cobas.
“L’anno scorso abbiamo sfilato gridando NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO” - ha ricordato Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas - Purtroppo a tutt’oggi la crisi è stata pagata solo dai lavoratori, e non dai banchieri, dagli industriali e dai mafiosi che l’hanno determinata. Ma quello slogan deve diventare realtà. E per questo oggi ci sono tanti i lavoratori in piazza, anche se fare uno sciopero è una mazzata economica: perché è indispensabile unificare le lotte contro la sordità sia del governo che dell’opposizione”.
RdB - Cobas - SdL
Eutelia-Agile-Omega, licenziamenti a Modugno
La Regione convocherà i Sindacati per concordare insieme le opportune iniziative tese a scongiurare i licenziamenti e a verificare l’accordo di programma.
Il Gruppo Omega ha avviato ieri le procedure di licenziamento per 1192dei 1880 dipendenti. Fra le realtà più colpite c’è la Puglia con la sede di Modugno dove il Gruppo ha previsto 99 licenziamenti su 122 dipendenti, il taglio più mastodontico di tutta la rete.
“Paradossalmente - dichiara l'assessore regionale al lavoro - la Puglia è l’unica Regione che ha realizzato con Eutelia-Agile un accordo di programma che prevede finanziamenti pubblici, in parte erogati con fideiussione bancaria, e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Sembra perciò evidente che la nuova proprietà di Omega sia indifferente anche a queste politiche di consolidamento e di sviluppo e voglia
soltanto “liberarsi” dei lavoratori appena acquisiti che, peraltro, non percepiscono da alcuni mesi gli stipendi.
La Regione convocherà i Sindacati per concordare insieme le opportune iniziative tese a scongiurare i licenziamenti e a verificare l’accordo di programma.”
23/10/2009
PROTESTANO I DIPENDENTI DELL'IPER DI AFRAGOLA
Protestano sotto la pioggia i dipendenti Ipercoop di Afragola: un centinaio di lavoratori hanno nel pomeriggio dapprima picchettato gli ingressi della struttura.
Le gallerie restano aperte al pubblico ma, successivamente, complice la trattativa saltata tra azienda e sindacati i toni della manifestazione si sono accesi.
Una ventina di persone, infatti, è salita sul tetto dello stabile mentre il gruppone dei dipendenti ha provato a bloccare le strade di accesso ed uscita dal polo commerciale. Sul posto carabinieri e polizia. La rottura tra sindacati e azienda è dovuta al fatto che l’Ipercoop non ha potuto garantire, in sede di tavolo di trattativa, un impegno sicuro coi lavoratori dopo il 15 novembre. Fino a questa data, infatti, l’azienda ha assicurato il pagamento pieno degli stipendi dei circa 300 dipendenti. Rifiutata da parte dei sindacati per il periodo successivo al 15 novembre, la proposta Ipercoop, che con gli ammortizzatori sociali riusciva a coprire l’80% delle mensilità. La restante parte sarebbe stata sottratta dall’anticipo del Tfr. E proprio questo punto ha fatto ‘saltare il banco’.
25 ottobre 2009 1.16
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