15 ottobre 2009

METALMECCANICI, ACCORDO SEPARATO



Aumenti medi di 112 euro





Accordo raggiunto sul contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, ma senza la firma della Fiom, esclusa dall'inizio dal tavolo delle trattative.

Fim-Cisl e Uilm e Federmeccanica hanno concordato un aumento medio di 112 euro lordi al mese. Il presidente di Federmeccanica, Pier Luigi Ceccardi, ha definito l'accordo odierno "Un accordo molto buono e responsabile nei confronti dei lavoratori, delle aziende e del Paese".

15 ottobre 2009

Repubblica.it


Metalmeccanici, accordo separato senza la Fiom


Metalmeccanici: Epifani, senza voto ombra su democrazia

Te scioperi e io ti firmo il contratto

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

MA......E IL REFERENDUM......?

Anonimo ha detto...

In dettaglio, l'accordo prevede "un aumento medio di 112 euro con una distribuzione degli oneri che in qualche modo corrisponde alle esigenze delle imprese di contenere i costi", spiega il direttore generale di
Federmeccanica, Roberto Santarelli. Gli aumenti salariali partiranno con la prima tranche di 28 euro mensili dal 1° gennaio 2010; 40 dal 1° gennaio 2011 e 42 dal 1° gennaio 2012.

Anonimo ha detto...

il referendum è (era) una democretica proposta Fiom, che non teme di misurarsi con le altre conferederazioni e chiedeva che a decidere fossero i legittimi interessari e non gli interessi di bottega di un bonanni.

Firmando a braccetto con confindustria cisl e uil hanno isolato la confederazione più rappresentativa. E' chiaro che temevano un confronto referendario.

Forza bonanni ! ci ricordiamo ancora di D'Antoni e di quando si è passato in politica (coinvolgendo anche pippo baudo !)

Anonimo ha detto...

Comunicato Sindacale
Da oggi e nell’arco di questa settimana, in tutto il territorio nazionale, verranno programmate le assemblee Eutelia/Agile, con gli avvocati del sindacato, al fine di raccogliere le deleghe per:
-decreto ingiuntivo nei confronti di Agile e, laddove possibile, nei confronti dei committenti.
-Causa per ottenere l’annullamento del trasferimento in Agile, il pagamento degli arretrati (buoni pasto, ecc.) e dei versamenti della contribuzione in Telemaco e nel Fondo Sanitario.

Continuano poi le iniziative e la mobilitazione sostegno della vertenza, sia con ulteriori azioni legali che sindacali, mentre nei prossimi giorni saranno pronti gli ulteriori ricorsi annunciati.
In quest’ambito ci sono stati ieri gli incontri con il Presidente del Monte Paschi di Siena e con il Sindaco del Comune di Siena.
Il Presidente della Banca, che detiene circa il 25% dei debiti di Eutelia, pur ribadendo l’estraneità della stessa alle scelte dell’azienda e l’impossibilità di intervenire direttamente nel Consiglio d’Amministrazione, ha dichiarato di voler approfondire alcuni aspetti della vicenda, con l’impegno a riconfrontarsi a breve.
Il Sindaco del Comune di Siena, preso atto della situazione in cui versano i lavoratori per effetto della scellerata operazione messa in atto da Eutelia, si è impegnato a sollecitare le altre istituzioni locali affinché, congiuntamente, possano produrre delle iniziative a sostegno dei lavoratori.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
FISTEL, SLC, UILCOM NAZIONALI
Roma, 6 ottobre 2009

Anonimo ha detto...

La CGIL finirà per firmare come è accaduto per il commercio, altrimenti vorrebbe dire come chiudersi in un barattolo ed avvitarne il coperchio.
Vedrete.La sua vocazione maggioritaria sta tramontando.

Insideman ha detto...

COMUNICATO SINDACALE
Come indicato nel comunicato del 7 ottobre us, il 13 ottobre si è svolta presso il Tribunale di Torino la seconda udienza sul ricorso ex art. 28 L. 300/70 presentato dalle Organizzazioni Sindacali nei confronti di Carrefour.
All’ udienza Carrefour ha dato una risposta negativa alla proposta formulata dal Giudice (ricordiamo che la proposta era “la ripresa della trattativa tra azienda e sindacati, avente ad oggetto anche il Contratto Integrativo Aziendale, da svolgere in un arco temporale fissato dal Giudice stesso e la revoca da parte di Carrefour, per tale periodo, dei trattamenti previsti nel piano aziendale denominato “Piano per il collaboratore” ripristinando quindi le condizioni preesistenti il 1 ottobre 2009) alla quale le Organizzazioni Sindacali avevano già aderito.
Registrata la posizione aziendale è iniziato il dibattimento nel quale si è verificata l’impossibilità di avvicinare le posizioni delle parti. Vista tale impossibilità l’iter legale prosegue e l’udienza si è conclusa con la decisione, da parte del Giudice, di riconvocare le parti.
E’ stata quindi fissata una nuova udienza per giovedì 22 ottobre alle ore 14 nella quale il Giudice ascolterà i testimoni di parte sindacale e aziendale.

FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL
Roma, 15 ottobre 2009

Anonimo ha detto...

Afragola: CROLLA SOFFITTO ALL'IPERCOOP
Grande spavento tra i clienti, ma nessun ferito grave: i carabinieri hanno chiuso al momento l’ipermercato. Aperta solo la galleria.
Ieri mattina alle 9.45 un boato scuote il solito tran-tran all’interno del centro commerciale "Le Porte di Napoli", sito tra Acerra ed Afragola: l’intelaiatura di ferro che sostiene le luci, all’altezza del Punto di Ascolto, è infatti caduta sulle casse del supermercato Ipercoop interno.
Per fortuna non ci sono stati feriti in modo serio, anche se una signora di 40 anni, scivolando ha riportato una piccola escoriazione al capo, giudicata dai medici del Don Bosco, dove è stata trasportata, guaribile in dieci giorni. Immediatamente dopo il crollo la direzione del centro commerciale ha fatto uscire i clienti che in quel momento erano nella struttura; poco dopo sono giunti anche i carabinieri ed i vigili del fuoco di Afragola.
I militari hanno rilevato alcuni danni strutturali ed l’ipermercato è stato chiuso per ulteriori accertamenti, che dovrebbero renderlo non agibile per l’intera giornata di oggi. Aperta al pubblico, invece, la galleria dei negozi "Le Porte di Napoli", così come le altre strutture del polo commerciale di località Marziasepe.