23 novembre 2009

CASSIERA ESSELUNGA MENTI', NON E' MOBBING



"Ho chiesto per un'ora e mezzo il cambio alla cassa"




Per la cassiera dell’Esselunga di Milano non c’è stato : «Perplessità circa la dinamica dei fatti così come ricostruiti dalla vittima, dubbi che ven­gono rafforzati non solo dal quadro patologico di sofferen­za psichica della cassiera, ma anche dalle stesse dichiarazio­ni contraddittorie rese nel­l’immediatezza dei fatti», così spiega il giudice per le indagini preliminari, Maria Grazia Domanico, accogliendo la richiesta di archiviazione già presentata dal pm, Piero Basi­lone.

Nel febbraio scorso la donna aveva raccontato: «Ho chiesto per un’ora e mezzo il cambio alla cassa. Ma non mi hanno permesso di raggiungere i ser­vizi. Così ho subìto una delle peggiori umiliazioni: bagnar­mi davanti a tutti, come acca­de a un neonato».

Poco tempo dopo, a fine mese la cassiera venne picchiata in uno spogliatoio del supermercato: trauma cranico facciale, di­storsione cervicale, ecchimo­si alle gambe e contusione al braccio destro. Questo però non è bastato ai magistrati che non credono alla versione della donna: «L’autore del fatto non è stato identificato e pertanto va accolta la richie­sta di archiviazione».

La vicenda non ha un colpevole, se non -a detta del gip- delle condizioni psicologiche della donna, quindi niente mobbing e nessuna responsabilità per direttore, vicedirettore, ca­pocassiere e addetto alla sor­veglianza del punto vendita: «Le problematiche che la vitti­ma ha evidenziato appaiono legate ai disturbi psichici e al suo stato di sofferenza psico­logica», si legge nel decreto.

La cassiera però non ha inventato di avere chiesto di andare in bagno senza poi ricevere il permesso di un cambio, ma questo non è sufficiente. Il pm nella richiesta di archiviazione par­la di «totale mancanza di atti­vità o volontà persecutoria». La gonna bagnata e le contusioni però c’erano, ma è stata decisiva la perizia di una psichiatra che ha curato la donna dal ‘97 al 2007 dichiarando che la paziente soffre di disturbi psichici.

17 novembre 2009

BLITZ quotidiano

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1 commento:

Lavoratori Unicoop ha detto...

Visto la vicenda controversa per la sentenza di archiviazione che lascia alquanto perplessi, per usare un eufemismo, abbiamo pensato di fare una piccola raccolta di quello che si trova in rete sull'argomento, non avendone fonte diretta. Se vi impegnate troverete certamente altro, postate pure sul blog.

Se avrete tempo e pazienza di leggere (e il tema lo merita), troverete negli articoli linkati a fondo pagina, chi si limita a riportare la notizia e chi ci mette del suo.

E'degna d'interesse la posizione secca di un giornale che in genere è notoriamente anti-magistratura. In questo caso però, pare non avere dubbi.

Siamo tutti abbastanza consapevoli per farci la nostra opinione, il materiale è fin troppo abbondante.

Mille auguri a quella che per la stampa ormai è innanzitutto (o solo) una "cassiera italo-peruviana" che "soffre di disturbi psichici". E forse non solo.