02 novembre 2009

IRAP, SINDACATI PRONTI ALLO SCIOPERO

Cgil e Cisl contro l'annunciato taglio:
il governo non fa nulla
per i lavoratori



I sindacati non ci stanno. La priorità non è la riduzione della pressione fiscale sulle imprese ma sui lavoratori. Il messaggio arriva chiaro dalle organizzazioni confederali che al governo, seppure con toni diversi, chiedono di intervenire tagliando innanzitutto le tasse su salari e pensioni prima di pensare a ridurre l’Irap.

Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dice basta alle riduzioni per le imprese, «sarebbe il quarto taglio» in loro favore. Senza giri di parole il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, arriva a mettere in forse «la pace sociale» se l’esecutivo non detasserà prima le tredicesime. Il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, dice sì al taglio dell’Irap ma chiede di non «dimenticarsi di lavoratori e pensionati» altrimenti sarà sciopero. Anche per il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, «serve un segnale concreto» per alleggerire le tasse sui redditi, «per accelerare l’uscita dalla crisi».

Se il «Governo non fa nulla» per i lavoratori e continua a privilegiare le imprese promuovendo per esempio la riduzione dell’Irap, la Cgil è pronta per «una mobilitazione che può portare a una grande iniziativa nazionale», spiega Epifani, che alla domanda se l’iniziativa che ha in mente riguarda anche la Cisl e la Uil, precisa: «Dobbiamo discutere tutto». «Se il Governo non si muove non c’è dubbio che la Cgil si muoverà - dice Epifani a margine dell’assemblea nazionale dei delegati della Fiom oggi a Bologna -. Io pensavo a un processo di mobilitazione che può portare a una grande iniziativa nazionale se il Governo non fa nulla. Questo era l’orientamento della Cgil per costruire e chiedere al Governo di dare delle risposte».

La Cisl intanto si dice pronta a proclamare uno sciopero generale se il governo continua a sostenere solo le imprese per superare la crisi economica, anche con un eventuale taglio dell’Irap. Il segretario generale Raffaele Bonanni è stato netto: «Se si apre una discussione solo per le imprese per quel che mi riguarda proporrò io lo sciopero generale, perchè siamo stufi di pagare anche per altri». «Se il governo vuole mettere le risorse solo per le imprese - ha aggiunto il leader sindacale - è la volta che la Cisl va in piazza con molta molta forza, perchè è da molto tempo che chiediamo una disponibilità» verso i ceti più deboli. - «Sarebbe infatti strano - ha sottolineato Bonanni - che da un lato sia le imprese sia i sindacati sostengono la necessità di un taglio dell’Irap per tutti, e dall’altro il governo ipotizza una riduzione delle tasse solo per le imprese». Per questo, ha aggiunto il segretario generale, «la Cisl ha proposto un avviso comune tra imprese e sindacati sulla riduzione delle tasse, da portare insieme al governo, indicando anche i settori in cui si possono reperire le risorse».

30 ottobre 2009

La Stampa.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lunedì 2 Novembre 2009L'Ipercoop "Fonti del corallo" di Livorno chiude:
sciopero riuscito
Dipendenti mobilitati per il mancato pagamento degli straordinari per la Festa di Ognissanti.
Apertura a singhiozzo fino alle 12.30, con sole sei casse in funzione, ed una quindicina di addetti regolarmente al lavoro in tutto il supermercato, poi la resa definitiva allo sciopero proclamato dai sindacati di base dell’Ipercoop Fonti del Corallo per contestare il dietrofront della direzione aziendale in merito al riconoscimento della paga per lo straordinario festivo della domenica di Ognissanti. Per non saltare l’appuntamento con la prima domenica di apertura del supermercato - coincidente ieri con la festa comandata del Primo Novembre, Unicoop del Tirreno ce l’ha messa tutta. Incluso - dicono gli organizzatori della clamorosa "serrata", "arruolare alle casse e come assistenti agli scaffali, anche il personale amministrativo, i coordinatori e i capireparto". Ma alla fine della fiera, hanno dovuto rassegnarsi ad abbassare la saracinesca dell’ipermercato, invitando i clienti ad uscire, perché lo sciopero - cui stavolta ha aderito la stragrande maggioranza dei dipendenti - è andato a segno, paralizzando l’attività e rendendone impossibile la prosecuzione, dopo mezzogiorno e mezza.
Dal canto loro i rappresentanti sindacali della Sdl Ipercoop Fonti del Corallo hanno tenuto duro, mantenendo la promessa - annunciata sabato al nostro giornale - di mettere in piedi il presidio ad oltranza fin davanti agli ingressi del supermercato fin dalle 3.30 del mattino. "Per informare - spiegano - i dipendenti che ancora non era stato possibile avvisare, visti i tempi ristretti con cui l’azienda ci ha comunicato che non ci avrebbe pagato la giornata di straordinario". Come noto, infatti, la direzione dell’ipermercato, prima ha dato l’ok al riconoscimento in busta paga del lavoro straordinario nel giorno nella domenica di Ognissanti, ha poi fatto marcia indietro, comunicandolo alle rappresentanze sindacali soltanto venerdì mattina, con soli due giorni di preavviso sull’apertura festiva. Un comportamento, questo, che è stato stimmatizzato anche da Cgil, Cisl e Uil, che hanno criticato la condotta altalenante di Unicoop Tirreno, imputandogli di "creare confusione e disagi ai dipendenti".

La triplice però aveva scelto una linea di protesta più "soft", proclamando sì lo sciopero, ma soltanto per mezz’ora a fine turno. Una mobilitazione che avrebbe comunque consentito l’apertura domenicale dell’Ipercoop, anche se avrebbe magari anticipato la chiusura alle 20, anziché alle 21 previste. In realtà, invece, ieri soltanto i livornesi più mattinieri hanno potuto far la spesa. Le casse sono state aperte regolarmente dalle 10 alle 11, poi sono state chiuse, poi hanno riaperto dalle 11.30 alle 12.30. Nel pomeriggio, chi si è recato alle Fonti del Corallo, ha trovato le saracinesche dell’ipermercato abbassate e un cartello ad avvisarli della "chiusura causa sciopero". Ne hanno beneficiato gli altri esercizi del centro commerciale, soprattutto, i negozi del centro città, regolarmente aperti come lo saranno sempre, da qui, a Natale.

Paola Zerboni
LA NAZIONE - LIVORNO