L'irruzione all'alba nello stabilimento Agile di Roma guidata dall'ex amministratore. L'arrivo della polizia evita lo scontro fisico, ma scoppiano le polemiche.
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I sindacati: "Intimidazioni da squadracce fasciste, il governo intervenga"L'amministratore: "Nessuna violenza da parte nostra, ma lì dentro c'erano degli estranei"
ROMA - Aprire immediatamente un tavolo di confronto presso la presidenza del Consiglio per valutare la situazione dei lavoratori Agile e le prospettive della vicenda ex Eutelia.
A chiederlo è la Fiom-Cgil in una conferenza stampa convocata d'urgenza dopo il blitz di stamattina nello stabilimento romano del gruppo, nel quartiere Tiburtino.
A chiederlo è la Fiom-Cgil in una conferenza stampa convocata d'urgenza dopo il blitz di stamattina nello stabilimento romano del gruppo, nel quartiere Tiburtino.
Qui, una dozzina di guardie private guidate dall'ex amministratore dell'azienda, Samuele Landi, ha fatto irruzione poco prima dell'alba cercando con intimidazioni e minacce di mandar via i dipendenti che da giorni occupano la sede per protesta contro licenziamenti annunciati e il ritardo nei pagamenti.
Il blitz dei vigilantes Testimone oculare del blitz è stata, tra l'altro, una troupe del del programma "Crash" di Rai Educational: "Una quindicina di guardie private hanno fatto irruzione urlando e intimando minacciosamente ai dipendenti di uscire. Il gruppo di guardie - racconta la redazione di Crash - dichiarava di essere della polizia. Alla vista della telecamera di un giornalista della Rai, i finti poliziotti guidati dal proprietario dell'azienda Samuele Landi chiedevano alla troupe i documenti. Il giornalista Federico Ruffo si è accorto di non avere davanti dei poliziotti e a quel punto rifiutava di consegnare i documenti e chiamava la polizia".
Arriva la polizia Poco dopo le 4,30, secondo il racconto dei testimoni di "Crash", la polizia arriva in azienda, identifica i componenti della "squadra" e l'ex amministratore e li fa uscire dallo stabilimento. Il filmato dell'irruzione, girato dalla troupe Rai, sarà consegnato alla Digos. A questa testimonianza segue poco più tardi la denuncia della Fiom che parla di "squadraccia": "Con i piedi di porco - accusa la Fiom Cgil - hanno divelto le porte degli uffici, hanno svegliato i lavoratori che presidiavano la sede puntando loro negli occhi le torce elettriche, spacciandosi per poliziotti, chiedendo i documenti, minacciando gli stessi lavoratori e impedendo loro di muoversi. L'immediato arrivo delle forze dell'ordine, chiamate dai lavoratori, ha evitato il peggio visto l'atteggiamento violento e arrogante di questi loschi personaggi".
La versione di Landi Samuele Landi ha fornito nel pomeriggio la sua versione dell'accaduto, spiegando di aver accompagnato in azienda "il servizio di portineria appositamente contrattualizzato", sapendo che l'occupazione "avrebbe dovuto terminare il giorno precedente". Landi aggiunge di aver rimosso il fil di ferro con cui era stata legata la porta principale: "All'interno, con mia sorpresa - afferma l'amministratore - , ho trovato a dormire su brandine, fornite dalla Protezione Civile, e relativa cucina da campo, circa 12-15 soggetti di cui uno solo mi risulta fosse dipendente Agile/Omega, mentre gli altri erano estranei pure a questa azienda, probabilmente appartenenti ai centri sociali". L'amministratore sostiene di aver chiamato a quel punto le forze dell'ordine e contesta l'operato del funzionario di ps secondo il quale si trattava di un'occupazione 'regolare'. "Se qualcuno viene a casa tua, ci si ferma a dormire e mangiare e ti vuole cacciare fuori quando torni è un occupazione regolare?", si chiede Landi. Nell'operazione, dice Landi, nessuno ha usato violenza o minacce che semmai hanno subito lui e i vigilantes: "Sappiate - conclude l'amministratore rivolto a politici e sindacati che hanno criticato il blitz - che ne abbiamo TUTTI abbastanza di coloro che fanno della nostra casa, la loro casa, il nostro letto il loro letto e di tutti i nostri beni i loro beni.....".
La vertenza - L'irruzione romana rappresenta il punto più alto della tensione raggiunta in una vertenza nazionale che al momento non vede sbocchi. L'Agile (gruppo Omega) è una delle aziende che ha rilevato di recente attività, debiti e dipendenti dell'ex Eutelia, grande azienda delle telecomunicazioni con sedi e stabilimenti in tutta Italia: oltre Roma, Pregnana Milanese, Bari, Napoli e Ivrea. Con l'ultimo piano di ristrutturazione, il gruppo ha deciso di mettere in mobilità 1.992 dipendenti e inoltre da luglio non paga gli stipendi. Per questo sono in corso proteste e occupazioni nelle varie sedi. Non sono serviti a nulla neppure gli incontri al ministero, nell'ultimo dei quali il gruppo si era impegnato a versare le retribuzioni entro ottobre.
Le reazioni sindacali Durissimi i commenti da tutto il mondo sindacale, dalle istituzioni e dalla politica al blitz di Roma. Gianni Rinaldini per la Fiom e Susanna Camusso per la Cgil nazionali hanno parlato di "squadrismo al di fuori delle regole democratiche". Con la Cgil, anche la Fim Cisl chiede l'intervento della presidenza del consiglio, parlando di "fatto gravissimo e inaccettabile", di un "atto intimidatorio che richiama logiche violente estranee alla vita sindacale e alla storia democratica del nostro paese". Fiom e Fim, con la Camera del lavoro Roma Est hanno presentato un esposto congiunto alla procura. Di "ignobile aggressione" parla la Uilm che giudica il blitz "il risultato della giustizia fai-da-te" il cui rischio era connesso all'autorizzazione delle ronde.
Le reazioni politiche "Un fatto gravissimo - ha detto Anna Finocchiaro, capogruppo pd al Senato - di imbarbarimento dei rapporti tra le parti sociali, contro il quale tutte le forze politiche devono mobilitarsi". Finocchiaro chiede che il governo riferisca alle Camere sulla vicenda. Di "atto vergognoso e infame" parla Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista-Se: "E' la prima volta dai tempi del fascismo che una fabbrica viene sgomberata da una squadraccia paramilitare privata". Dichiarazioni di condanna sono arrivate da moltissime sigle della sinistra, dai presidenti delle Province di Roma, Viterbo e Arezzo, da esponenti sparsi di Pd e Italia dei valori, liberali Rete riformista.
Le reazioni di Eutelia La società Eutelia, dal canto suo, "si dichiara estranea" al blitz dell'alba, ma lo considera "il deprecabile epilogo di una situazione gravissima" più volte segnalata alle autorità. Secondo Eutelia, i dipendenti Agile che occupano l'azienda "stanno impedendo di fatto l'accesso ai locali dell'intero stabile" e dunque anche a lavoratori e servizi che non hanno a che fare con la vertenza.
Lo sciopero Il 17 novembre i lavoratori del gruppo Omega, di cui fa parte anche Agile (ex Eutelia) incroceranno le braccia e scenderanno in piazza con una manifestazione nazionale a Roma per denunciare il mancato pagamento dello stipendio e dei contributi previdenziali da tre mesi.
10 novembre 2009
La Repubblica.it - Affari&Finanza
Video su youtube
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2 commenti:
PERCHE’ PENSIAMO CHE EUTELIA SIA IMPORTANTE
-Perché sono lavoratori che attraverso cessioni di ramo aziendale si trovano in una potenziale situazione che può verificarsi in qualsiasi azienda e meritano la nostra solidarietà;
-Perché MPS è legata a filo doppio alle vicende della ex-Eutelia;
-Perché Unicoop Firenze detiene circa il 3% di MPS;
-Perché la politica continua ad occuparsi dei problemi giudiziari di Berlusconi (vedi Ballarò di stasera) e si occupa solo marginalmente del lavoro.
REINTEGRATO FABIO
Il Delegato Sindacale RdB licenziato dalla COOP di Genzano è stato reintegrato !!!
Dove non è riuscito il buon senso ha posto rimedio il Tribunale del Lavoro di Velletri, riconsegnando a Fabio Saracino la dignità di Lavoratore, ingiustamente sottrattagli da un illegittimo ed immotivato licenziamento.
Un grazie enorme a Fabio, che nonostante il difficile momento non ha mai abbandonato la strada della lotta e della mobilitazione, un esempio per tutti noi!!!
La RdB ringrazia tutte le Lavoratrici, i Lavoratori, le Delegate ed i Delegati che la sostengono per continuare sulla strada dei diritti e della dignità dei Lavoratori sempre più calpestati in nome del profitto, anche alla COOP.
Le condizioni di lavoro sempre più gravose, i disagi causati dall’azzeramento dei tempi di vita, l’uso sproporzionato del lavoro a termine e del part- time, che i lavoratori COOP devono subire, sono oramai inaccettabili.
E inconcepibile che una Cooperativa, nata per favorire e proteggere i settori popolari, un’istituzione fondata da “operai e contadini”, si sia trasformata in un’azienda in nulla dissimile da quelle affaristiche, e che come queste opera discriminazioni sindacali inaccettabili.
E’ questo ciò che accade, in dispregio alla democrazia; ai valori della cooperazione; ai principi costituzionali: ai lavoratori viene “limitato” il diritto di COSTITUIRE liberamente un’ASSOCIAZIONE SINDACALE.
Basta con l’ipocrisia, Basta con i diritti negati. vogliamo democrazia, vogliamo che i principi di condotta, presenti nello statuto della coop, siano pienamente e realmente messi in atto.
OGGI E’ UN GIORNO DI FESTA PER TUTTI NOI, OGGI ABBIAMO AVUTO LA PROVA TANGIBILE CHE LA LOTTA PAGA!!!
INSIEME A TUTTI I COLLEGHI STRINGIAMO IN UN ABBRACCIO AFFETTUOSO FABIO !!!
Roma, 10 novembre 2009
RdB Federazione Nazionale
Tratto dl sito RdB al link
http://nazionale.rdbcub.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=21807&cHash=0ffcca6584&MP=63-552
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