14 maggio 2010

UNIPOL VEDE CALARE L'UTILE NEL TRIMESTRE







Trimestrale deludente.
Confermato l'obiettivo per il 2010


Unipol chiude il primmo trimestre con un risultato complessivo consolidato positivo per 62 milioni di euro, a fronte di un risultato negativo del primo trimestre 2009 di 135 milioni di euro.

Tuttavia, il risultato netto consolidato si è attestato a 1 milione di euro (con un risultato di pertinenza del Gruppo negativo per 7 mln) rispetto all'utile di 40,7 mln dell'anno precedente.
Nell'Area Danni, la raccolta di premi diretti è risultata in flessione del 3,7% (-2,6% nei rami Auto e -5,5% nei rami non Auto), principalmente a seguito della rigorosa politica assuntiva posta in essere a partire dalla seconda metà del 2009. La raccolta diretta Vita ammonta a 1.193 milioni di euro (-28,2% rispetto al primo trimestre 2009, periodo in cui si era verificata una crescita non ripetibile della raccolta di BNL Vita).

Nell'Area Bancaria la raccolta diretta del Gruppo UGF Banca2 si è attestata a 8,4 miliardi di euro, mentre gli impieghi2 sono saliti a 7,2 miliardi di euro. Il margine di intermediazione, stabile rispetto al primo trimestre 2009, ha visto crescere la componente del margine da servizi (31 milioni di euro, +49,2%), positivamente influenzato dalla crescita delle commissioni nette (anche grazie alla commercializzazione di nuovi prodotti, come le coperture di Credit Protection e Prestiti Personali), che ha compensato il calo del margine da interessi (52 milioni di euro, -16,3%), ovviamente condizionato dalla diminuzione dei tassi di mercato.

Relativamente alla Gestione Finanziaria, la consistenza degli investimenti e delle disponibilità liquide del Gruppo ha raggiunto i 41,8 miliardi di euro, mentre quelle degli investimenti di origine "assicurativa" sono pari a 32,6 miliardi di euro (21,1 escludendo gli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati).

Sulla base dei dati al trimestre, il Gruppo conferma l'obiettivo di ritornare, nell'esercizio 2010, ad un risultato positivo per effetto delle numerose azioni attivate, in particolare nel settore dei rami Danni.

14 maggio 2010

La Repubblica.it

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