08 maggio 2010

FONDAZIONE MPS: AVANZO 2009 SCENDE A 62,5 MLN. RAFFORZATO PATRIMONIO



Dopo il disastroso bilancio della banca, la Fondazione Monte dei Paschi non poteva certo far bene.
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Chiude il 2009 con un avanzo d'esercizio di appena 62,5 milioni (-82% rispetto al 2008) derivanti dal simbolico centesimo di euro di dividendo assegnato da banca MPS sulle azioni di risparmio


L'istituto senese avrebbe volentieri evitato anche questo esborso, ma avrebbe bloccato la cedola sulle obbligazioni subordinate come da regolamento, con conseguente e probabile fuga dalla banca e dal titolo di correntisti ed investitori e già questi ultimi scappavano senza bisogno di ulteriori incentivazioni.

Il presidente della fondazione Mancini (nella foto è quello con la cravatta) ha un bel chiedere alla banca "il ritorno ad un congruo dividendo", quando il titolo quota quasi sui minimi storici (0.874). Forse la sua voce e non solo la sua, si doveva levare quando MPS ha comprato a prezzi folli Antonveneta, appena prima della crisi finanziaria. Un tempismo perfetto. Sarà per questo che Mussari è candidato alla presidenza dell'ABI?

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La Fondazione Monte dei Paschi ha chiuso il bilancio consuntivo 2009, con un avanzo di esercizio di 62,5 milioni di euro (340,5 milioni nel 2008) ed un patrimonio netto contabile che supera i 5,534 miliardi (5,511 nel 2008), piu' del doppio rispetto ai 2,7 miliardi del primo esercizio amministrativo del 1996. L'attivo totale ammonta a 6,433 miliardi di euro.

Dal lato del patrimonio netto valutato a prezzi mercato, plusvalenze dal trading e minusvalenze sulla quota nella Banca Monte dei Paschi di Siena (269 milioni), Mediobanca (115 milioni), entrambe partecipazioni strategiche e su Intesa SanPaolo (70 milioni). Gran parte delle Fondazioni bancarie registrano un gap sfavorevole tra patrimonio netto contabile e di mercato a causa del trend ribassista dei mercati finanziari.

Liquidita'a 319 milioni.

Un bilancio ''piu' complicato e difficile di quelli degli anni precedenti, a causa della crisi'' ha detto il presidente della Fondazione Mps Mancini. L'Ente ha infatti ricevuto dal Monte, di cui detiene il 54,85% del capitale votante, 45,68% del capitale ordinario), dividendi per 63,9 milioni (contro 376 dell'esercizio precedente), su un totale di proventi pari a 65,5 milioni.

Una dieta che non impedira' di svolgere l'attivita' istituzionale di erogazione, le risorse disponibili sono 40,9 milioni (180 milioni nello scorso esercizio), ma che potrebbero salire, come indicato dal documento programmatico, a circa 120 milioni grazie al fieno messo in cascina negli anni delle vacche grasse. La Fondazione dispone infatti di un fondo di stabilizzazione pari a 172 milioni che consente di integrare le risorse destinate all'attivita' istituzionale.

Palazzo Sansedoni ha lavorato anche ''sul rafforzamento patrimoniale'', ha spiegato il Dg, Marco Parlangeli. Alle riserve sono state allocati 22 milioni, il massimo di quanto consentito dalla legge.

Nel 2010 la Fondazione ricevera' dal Monte dividendi pari a 190 mila euro (esercizio 2009 della banca), vengono infatti remunerate solo le azioni di risparmio. All'orizzonte si annuncia un primo turnaround, ''la banca ha detto che il prossimo anno (esercizio 2010,ndr), tornera' a distribuire il dividendo'' ha detto Mancini, non nascondendo che davanti ci potrebbero essere ''ancora due o tre anni difficili''.

Proprio la minore disponibilita' di risorse imporra' ''una maggiore selettivita' nei progetti da finanziarie'' ha spiegato il vicepresidente della Fondazione Mps, Vittorio Galgani.

7 maggio 2007

ASCA

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