24 novembre 2009

CASSIERA DEL GS RISCHIA COMA DIABETICO PER COLPA DEL PERMESSO NEGATO PER ANDARE IN BAGNO


Ancora un supermercato, ancora un permesso per fare pipì negato. Stavolta niente Esselunga, ma un altro supermercato, il Gs di Viale Monza. Vittima di nuovo una cassiera.


"Ho un'invalidità del 50 per cento perchè soffro di ipertensione, attacchi di panico e ho il diabete alto tanto che non sono idonea a stare sempre alle casse. Quando ho chiesto alla mia responsabile di alzarmi per andare in bagno, lei mi ha negato il permesso, ma io mi sono alzata lo stesso, poi mi sono misurata il diabete ed era talmente alto che mi sono sentita male e sono svenuta"

La donna è stata portata al pronto soccorso, dove le è stata data una prognosi di dieci giorni

"Al pronto soccorso mi hanno detto che ho rischiato il coma diabetico, per questo ho denunciato ai carabinieri la mia responsabile"

Il direttore della filiale Gs di viale Monza non ha voluto commentare la vicenda, ma lo ha fatto Fabrizio Russo, funzionario della Filcams-Cgil di Milano

"Il malore della cassiera del Gs ricorda da vicino il caso della dipendente dell' Esselunga di Milano che lo scorso febbraio aveva denunciato di essersi urinata addosso perchè non le era stato data la possibilità di andare in bagno. C'è un grosso disagio dei lavoratori dei supermercati, dove spesso le condizioni problematiche non vengono trattate in modo adeguato"

A novembre un dipendente del supermercato Esselunga di Viale Umbria aveva tirato un altro oggetto di legno in testa al suo vice direttore perchè non lo lasciava andare in bagno per fare pipì durante il turno di lavoro.

"Qualche mese fa un episodio simile era accaduto in un'altra azienda della grande distribuzione e anche nel gruppo Carrefour da diverso tempo le Rappresentanze Sindacali evidenziano come sempre più spesso, da parte dell'azienda, ci sia una forte sottovalutazione nella 'gestione' di situazioni peraticolarmente delicate: un attegiamento grave e inaccettabile che rischia di aprire una nuova fase nel trattamento dei propri dipendenti da parte di GS"

Il sindacato condanna duramente il comportamento mantenuto dall'azienda ed esprime forte solidarietà alla lavoratrice coinvolta riservandosi di

"mettere in campo tutte le iniziative a tutela della dignità e dei diritti della stessa lavoratrice e di tutti i lavoratori del Gruppo GS/Carrefour. Per fare chiarezza sull'accaduto, è stata avanzata alla direzione aziendale di GS S.p.A., una richiesta urgente di incontro"

Sembra che casi del genere siano piuttosto frequenti nel mondo della gdo, basta farsi un giro su qualche forum di lavoratori che raccontano le loro esperienze. Ma sono cose che non dovrebbero mai succedere.

23 novembre 2009

Arianna Ascione

MILANO 2.0

1 commento:

Ann@ ha detto...

Forse "non c'erano le condizioni"
MAH...