La cooperativa prevede una progressiva diminuzione delle perdite e conta di arrivare ad un pareggio di bilancio nel 2012
Sono gli Ipermercati a far registrare la flessione più marcata nel fatturato
La crisi delle famiglie si è fatta sentire soprattutto nel canale degli ipermercati. Lo rivela il bilancio preventivo di Unicoop Tirreno presentato oggi a Livorno, città dove la cooperativa attiva in Toscana, Lazio, Umbria e Campania, conta 83 mila soci, e che dimostra come l'azienda nel complesso abbia retto al calo di fatturato.
"Se il 2008 ha visto l'azienda impegnata a difendere il valore del proprio patrimonio finanziario - si legge nella relazione di sintesi di Unicoop - il 2009 è stato l'anno dell'inversione di tendenza. Le perdite sono state ridotte, gli Incoop hanno ottenuto risultati di bilancio positivi, mentre solo il canale Iper ha registrato perdite (-15 milioni di euro). Il percorso di risanamento prevede un'ulteriore diminuzione delle perdite nel 2010, per arrivare al pareggio nel 2011 e un leggero utile nel 2012".
In Toscana Unicoop Tirreno mantiene il maggiore radicamento con oltre il 45% delle vendite, seguita dal Lazio di poco superiore al 39%, poi la Campania con il 13% e l'Umbria con appena l'1,31% per un fatturato complessivo previsto nel 2010 di 1.256.126.500 euro. Per migliorare la sua performance complessiva, Unicoop Tirreno nel 2010 prevede un ulteriore rafforzamento dei risultati positivi nel canale Incoop, un milgioramento dei supermercati e un'ulteriore significativa riduzione delle perdite negli Ipermercati, che anche per l'anno in corso sono la voce più negativa, attraverso interventi mirati sull'organizzazione e la gestione.
"In generale - conclude la nota di sintesi del bilancio - Coop punta a migliorare i risultati economici mantenendo un forte impegno sulla convenienza e la qualità, a cominciare dai prodotti a marchio Coop. Grande attenzione sarà inoltre rivolta al miglioramento dell'efficienza e della logistica, con una conseguente riduzione dei costi"
19 febbraio 2010
ANSA
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