23 marzo 2010

TESTIMONIANZA SHOCK DI UN SOCIO-LAVORATORE COOP. "SFRUTTATI CON STIPENDI DA FAME"





‘’Sicurezza? Ispezioni preannunciate.
Formazione? I corsi li passano anche gli extracomunitari che non sanno l’italiano’’





Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di un socio lavoratore Coop, iscritto alla Lega Nord.


Egregio Direttore,
questa lettera la dedico a Marco Carini, candidato del Pd alle prossime regionali. Sfogliando Libertà del 9 marzo scorso leggo che le coop sono fondamentali in Emilia Romagna. Mi domando: a cosa? Da pochi mesi sono un socio lavoratore in una cooperativa di Piacenza e posso dire di aver capito a cosa servono le cooperative e gli extracomunitari.

Le coop sono spesso usate dalle grandi imprese (della logistica, ad esempio, tanto decantata dalla giunta Reggi) per svolgere lavori di bassa manovalanza e non solo. Tramite appalti al ribasso le coop si aggiudicano questi lavori e le grandi imprese si tolgono il peso e l’onere di costi di manodopera, licenziando i propri dipendenti.

I soci lavoratori, come il sottoscritto, di conseguenza si devono accontentare di lavori veramente sottopagati (parlo di 6,10 – 6,50 euro euro lorde all’ora), senza neanche avere la garanzia di 40 ore settimanali: se c’è lavoro si fanno anche 12 ore al giorno, se non c’è ti lasciano a casa senza retribuzione.

Ho provato a lamentarmi, mi è stato detto che se non mi andava bene potevo restarmene a casa perché domande di lavoro di extracomunitari ce ne sono a decine (e poi si dice che certi lavori gli extracomunitari non vogliono più farli). In questo strano mondo non si sentono né si vedono sindacati né partiti politici, forse perché il silenzio fa comodo a tutti.

Parlando di sicurezza: corsi ad hoc vengono fatti a tutti i soci lavoratori, anche a chi non parla né scrive italiano, ma si dimostra miracolosamente in grado di rispondere in modo sufficiente ai quiz.

Le ispezioni degli organi preposti? Siamo avvertiti il giorno precedente e informati sulle risposte da dare per accontentare gli ispettori. Per ovvi motivi rimango anonimo, ma vorrei dire a Marco Carini che se la coop sei tu, io non ti voto.

Un esponente della Lega Nord


23 marzo 2010

Jennifer

Piacenza Day

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4 commenti:

aLesAN ha detto...

Sarebbe necessario fare le giuste differenze tra le coperative spurie, in rapida espansione grazie alla Legge 30 e, sempre grazie a questa legge, in grado di lavorare come veri e propri banditi sul territorio, e le società cooperative ormai molto pià simili alle imprese sebbene con storie e logiche differenti.

Lavoratori Unicoop ha detto...

L sua puntualizzazione è molto importante. A tale riguardo dobbiamo sottolineare
la figura "atipica" del socio lavoratore.

Le modifiche della legge 30 (Biagi),come giustamente ci segnala Alesan, che tende a far prevalere l'aspetto "socio" rispetto alla figura "lavoratore":

"La novità più importante, è stata nello stabilire che nella situazione “bifronte” del rapporto del socio lavoratore è prevalente il rapporto societario."

La frase è tratta da questo sito:

http://db.formez.it/guideutili.nsf/b5d94259b0b09624c1256dd50032af6f/2e2df5b1de17a3f9c1256e2300416653?OpenDocument

Anonimo ha detto...

Sto facendo una ricerca on line in quanto ho il sospetto atroce che la figura di socio lavoratore nasconda uno degli sfruttamenti più grandi di un essere umano che ricorda quello del lavoro di epoca pre rivoluzione industriale.
L'esempio pratico è che la giornata di un socio lavoratore può essere lunghissima come anche la settimana lavorativa che viene, a mala pena, intervallata da periodi di risposo che non garantiscono per la loro brevità i diritti dei lavoratori sanciti dalla Costituzione. Gli orari di lavoro retribuiti non corrispondono a quelli effettivamente lavorati in quanto viene preteso che il socio lavoratore sia presente anche oltre un'ora prima e un'ora dopo i termine dell'orario ufficiale; esempio dover aprire l'esercizio commerciale per permettere il rifornimento degli scaffali per la vendita e un'ora dopo per le operazioni di chiusura della cassa.
Gli ispettori del lavoro dovrebbero immaginare che le risposte date dai soci lavoratori sono forzate dallo stato di soggezione in cui versano per la paura di perdere il posto di lavoro. Se il datore di lavoro conosce in anticipo i tempi della ispezione vuol dire che questi Signori ricevono delle mazzette e non poche. Chissà se qualcuno vorrà vederci chiaro!!!!

Anonimo ha detto...

a Milano si parla anche di € 4,00 lorde all'ora con turni di 12 ore.
Scandaloso