14 marzo 2010

PERCHE’ CAMPAINI FECE FUORI ARMANDO VANNI?


E se le cose fossero andate così?



Questo tema, per i dipendenti di Unicoop Firenze più attenti alle questioni interne della cooperativa e per gli “appassionati” alle vicende di una delle più grandi aziende della toscana, è rimasto un enigma.

Proviamo a dare la nostra interpretazione.

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LA VERSIONE UFFICIALE

“L'addio precoce di Vanni sarebbe legato a forti dissensi sulla linea di gestione dell'azienda che in toscana detiene il primato del fatturato e un organico di quasi 8.000 dipendenti.
Divergenze dovute in gran parte alla particolarissima natura dell'Unicoop, che pure essendo un colosso della grande distribuzione ha radici profonde nel territorio e una mission sociale che la rende diversa da altre imprese.
La differenza di vedute tra Vanni e gli altri consiglieri e tra Vanni e lo stesso Campaini rischiavano, raccontano alla Coop, di paralizzare una serie di decisioni operative legate alla campagna per la diminuzione dei prezzi e ad altre iniziative che non potevano essere rimandate.”

(La Repubblica, 20 marzo 2008)

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QUELLO CHE NON CONVINCE

2 gennaio 2008 - Unicoop Firenze “annuncia” un cambiamento epocale nella governance della cooperativa. Dal classico sistema aziendale ad una sola testa (ovviamente quella di Campaini), si passa al cosiddetto sistema duale, un metodo gestionale innovativo che stride assai con l’attitudine ultraconservatrice di Unicoop.

Questo tipo di governance permette di scegliere i manager a cui affidare la gestione (Consiglio di Gestione) e tenere il controllo tramite l’altro ramo – il Consiglio di Sorveglianza - che risponde alla proprietà (i soci) e che nomina il Consiglio di Gestione e quindi i manager.

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3 gennaio 2008 - Il geometra Armando Vanni, già presidente del Consorzio Etruria, società legata a doppio filo con Unicoop, diventa presidente di Unicoop Firenze.

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30 novembre 2008 - Questa che segue è un’intercettazione telefonica antecedente al 30 novembre 2008, data della pubblicazione del “Corriere Fiorentino”, intercorsa tra Armando Vanni e l’allora assessore Graziano Cioni, all'epoca lanciatissimo per diventare il futuro sindaco di Firenze:

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“Sempre di liste si parla. C'è una conversazione intercettata tra Armando Vanni (uno dei massimi quadri del Consorzio Etruria e attuale presidente del consiglio di gestione di Unicoop Firenze) e Graziano Cioni.

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Cioni: «Abbiamo un sindaco pazzo!».
Vanni: «Diciamo che mi meraviglio».
Cioni: «La follia al potere».
Vanni: «Mi meraviglio che te ne sei accorto ora. Dopo avergli salvato cento volte...».
Cioni: «No, no, io ho tenuto il segreto professionale fino a ora».
Vanni (ride): «L'hai salvato troppe volte».
Cioni: «Eh ho tenuto il segreto professionale. Ascolta, mi fai incontrare qualcuno?».
Vanni: «Lunedì o martedì?».
Cioni: «No, come vuoi te, dai!»,
Vanni: «L'importante deve essere... deve esserci la lista, i numeri di telefono, le persone».”

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Come si può intuire, sono tutti indaffarati per le liste delle primarie, ma non emerge nulla di penalmente rilevante. Tuttavia, è possibile che alle orecchie di Campaini qualcosa, tramite qualche canale riservato sia arrivato, magari in anticipo e che l’abbia inquietato.

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Campaini, uomo da sempre prudente e probabilmente con un fondo di onestà, nonostante l’adesione al Partito Comunista, avverte un pericolo. Si sa che chi lavora con gli appalti è spesso a contatto con assessori, che ci sono scambi di favori dei quali solo una piccola percentuale ha un seguito penale.

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Ma perché silurare Vanni dopo solo 14 mesi? Se c'erano delle "divergenze di vedute" tali da inficiare la sua gestione appena dopo un anno, come sostiene la versione ufficiale data alla stampa, non si potevano evitare questi malintesi? Qualcosa non quadra. E se Campaini fosse stato avvertito che Vanni poteva essere coinvolto, anche indirettamente, in qualche affare non chiaro? D’altra parte le intercettazioni con Cioni (poi inquisito per lo scandalo Fondiaria nell’area di Castello) e la notevole confidenza che anche noi possiamo evincere da quelle poche righe trascritte, non lascerebbero certo dormire sonni tranquilli.

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20 marzo 2009 - Le dimissioni di Armando Vanni dal Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze.

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Se leggiamo le dimissioni imposte da Campaini a Vanni con questa lente, tornerebbe tutto.

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Per ora, abbiamo il lieto fine.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel magazzino del nuovo punto vendita di unicoop Firenze, via delle pleiadi Prato il riscaldamento non ha mai funzionato, o perlomeno nn è mai stato acceso( nemmeno quando ha nevicato!)
uno dei tanti lavoratori usa e getta di unicoop...
Ringrazio questo blog per il servizio di i formazione che fornisce e sfido chiunque ritenga questo posto di lavoro " bellissimo" a provare... Male che vada vi ritroverete senza lavoro dopo che vi siete fatti un gran culo e solo perché nn state simpatici a qualcuno, questa è la cooperativa!

Anonimo ha detto...

L'avete visto l'ultimo spot pubblicitario di coop? Ah,Ah, Ah!! Un'altra buffonata come quello precedente. Si parla di cooperazione? Ve lo dico io cosa intende coop per cooperazione: chiusura dei negozi di L'Aquila (uno parzialmente agibile e facilmente riapribile) e personale in cassa integrazione; capi negozio demans...ionati; laureati demansionati e sbattuti a negozio a tagliar mortadella o scaricare cassette; dipendenti spiati; dipendenti licenziati ingiustamente; stagisti sfruttati nel ruolo impiegatizio per 4 soldi e poi esonerati al termine del periodo concesso; scioperanti sostituiti da stagionali assunti per pochi giorni per non perder nelle vendite; dipendenti a tempo determinato da anni e anni.... La Littizzetto ha il prosciutto sugli occhi!! IO NON SONO LA COOP!!!!
E.C.L.