22 dicembre 2010

ORTOMERCATO DI MILANO, BLITZ DELLA POLIZIA. E' GUERRA FRA CAPORALI ED ISPETTORI



Trovati cinque lavoratori irregolari.
Violenze e intimidazioni a chi si oppone ai pagamenti in nero

Spunta il tentato omicidio nei confronti di un dipendente Sogemi che ha denunciato lo sfruttamento







Clandestini che caricano e scaricano casse di frutta in cambio di un pasto caldo. Caporali che ogni notte scelgono i muscoli da dare in appalto alle cooperative. E ora, dopo minacce e intimidazioni, anche un tentato omicidio contro chi si batte per riportare un minimo di legalità all’Ortomercato di via Lombroso. Gli uomini del commissariato Mecenate, guidati dal vicequestore Francesca Fusto, con i funzionari della società che gestisce il mercato, la Sogemi, hanno varcato prima dell’alba i cancelli e, tra i bancali di frutta e verdura, hanno subito trovato quattro nordafricani senza permesso di soggiorno che lavoravano come facchini alle dipendenze delle cooperative, mentre un quinto con permesso di soggiorno lavorava senza contratto per i grossisti.

Il blitz punta ora a individuare i registi del caporalato all’interno del più grande mercato ortofrutticolo d’Italia, dove appena una settimana fa un dipendente della Sogemi, da sempre impegnato sul fronte della lotta al caporalato, ha subito una grave intimidazione, ora finita in una denuncia proprio al commissariato Mecenate: il figlio di un caporale da lui più volte segnalato alla direzione della Sogemi ha tentato di travolgerlo con una macchina. Erano le passate le due di notte quando, all’ingresso di via Varsavia, il funzionario Sogemi stava controllando i badge di accesso dei lavoratori, e ha visto un’auto avvicinarsi. Di fronte all’intimazione dell’alt, la vettura — carica di uomini — invece di rallentare ha accelerato all’improvviso. «Per un attimo non sono stato investito — scrive nella denuncia l’ispettore — fortunatamente mi sono spostato in tempo evitando l’impatto».

Insieme con una guardia giurata memorizzano il numero di targa, rintracciano il veicolo al parcheggio 47 e scoprono che alla guida c’era il proprietario, C. D., figlio dell’uomo contro cui il funzionario ha sporto una querela in procura per minacce di morte. Proprio ventiquattro ore prima del tentativo d’investimento, c’era stata la prima udienza in tribunale per le minacce e altre gravi intimidazioni, come l’incendio della porta della propria abitazione, che l’uomo ricollega alle minacce precedenti. «Chiedo un intervento delle forze dell’ordine — scrive nella sua denuncia — . Ho paura per la mia sicurezza, dopo i numerosi episodi di cui sono stato vittima. Anche stamattina ho incontrato il padre di C. D. che dalla sua auto mi faceva cenno con la mano per farmi capire che voleva picchiarmi».

Ora quest’ultima denuncia — e quelle sugli irregolari trovati dai poliziotti del commissariato Mecenate — si aggiunge a quelle sulle precedenti intimidazioni e confluirà nel fascicolo sulle irregolarità dell’Ortomercato. «Sono l’ennesima conferma di uno stato di vera putrefazione nel mercato che il sindaco Moratti non vuole affrontare — accusa Antonio Lareno, segretario della Camera del lavoro — È evidente che c’è una situazione fuori controllo, con l’amministrazione che fa finta di non vedere e diventa così complice delle pesanti irregolarità più volte accertate e della presenza di vera criminalità economica. Da mesi aspettiamo che il Comune pubblichi il bando per fare pulizia nel settore della movimentazione delle merci». Il presidente di Sogemi, Luigi Predeval, assicura che «l’ente sta preparando il nuovo bando per l’appalto che permetterà il controllo delle attività e il rispetto delle nuove regole». Un’iniziativa già annunciata dal suo predecessore, Roberto Predolin. Era la fine del 2008.

20 dicembre 2010

Sandro De Riccardis

La Repubblica.it



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