Una pubblicità di Unicoop Firenze è ritenuta ingannevole da un'associazione di consumatori
Aduc contro la Coop per un comunicato che recita ''Contro il carovita per sempre. Una diminuzione dei prezzi di vendita fino al 20% per sempre''.
Commenta l'associazione dei consumatori: ''La Coop ci prende in giro? Crediamo di si'. Cosa vuol dire uno sconto del 20% per sempre? Rispetto a cosa, quanto e quando? Sembra proprio che questo 'per sempre' non sia e non possa essere vero, e infatti e' gia' stato oggetto di condanna dell'Antitrust come pubblicita' ingannevole e pratica commerciale scorretta''.
Secondo l'Autorita', infatti, rileva l'Aduc ''termini enfatici e categorici possono essere utilizzati nella comunicazione pubblicitaria solo quando corrispondono alle reali condizioni dell'offerta che si intende promuovere'', dunque, prosegue l'associazione, il Garante ''ha ritenuto la dicitura 'per sempre', cosi' perentoria ed accattivante, idonea ad indurre in errore i consumatori sul carattere permanente delle condizioni delle offerte.
In conclusione, l'espressione 'per sempre' cosi' come riportata negli spot in contestazione, non essendo corredata da elementi idonei a circoscriverne la portata, lascia di per se' intendere che le condizioni economiche pubblicizzate rimarranno invariate nel tempo rischiando di ingenerare la convinzione in una condizione impossibile...
l'espressione si traduce, piuttosto, in una rassicurazione generica ed incontrollabile circa l'invariabilita' delle condizioni...''.
''Ci sembra che ci sia ampia materia e motivazioni e per questo abbiamo denunciato la Coop all'Antitrust'', conclude l'Aduc.
2 marzo 2010
ASCA
INTANTO UNICOOP TOGLIE LA PAGINA ....
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1 commento:
FAENZI: “PRODOTTI COOP NEGLI SPOT DI ROSSI. PUBBLICITA’ OCCULTA O SEMPLICE VISTA?”
Postato mar 4 2010 da Monica Faenzi
Il comitato elettorale di Monica Faenzi interviene sui video elettorali del candidato della sinistra-centro
Da quando esistono le leggi che controllano i finanziamenti alle campagne elettorali, stiamo tutti più tranquilli. Tranquilli di sapere da dove arrivano i soldi che finanziano i partiti. Ma Rossi, come sempre, ci sorprende: nei suoi spot elettorali c’è della pubblicità occulta. Occulta? Nonostante questa parola sia avulsa dal vocabolario di sinistra, che riconosce come termini distintivi solo la “limpidezza” in tutte le sue declinazioni, si può pensare che quel marchio che fa capolino dai carrelli della spesa portati con orgoglio da due signorine toscane d’adozione, abbia in qualche modo “sostenuto” l’avventura di Rossi verso la Regione Toscana. Ebbene sì, dai carrelli spuntano confezioni di insalata, pacchi di carta igienica e detersivi tutti a marchio Coop. Ops, una svista? Magari domani dirà proprio questo Rossi. Oppure l’hanno fatto apposta per creare clamore? Oggi però, i nostri dubbi restano. A Rossi piace giocare in casa e vincere facile, l’abbiamo capito. A Rossi piace andare sul sicuro, proprio come quando, sempre nei suoi spot elettorali, scimmiotta la pubblicità di una lotteria nazionale che promette soldi ai più fortunati o quando ruba l’idea creativa ad un noto marchio di computer contraddistinto da una mela. O ancora, quando sceglie lo styling di uno dei suoi testimonial del popolo: al gigante cestista fa indossare un total look che si distingue per le tre strisce bianche che corrono lungo i fianchi della maglietta con un noto marchio in bella vista. Infine, se proprio dobbiamo dirla tutta, tra quella selva di personaggi che campeggiano nei suoi spot, scelti con un casting degno del Grande Fratello vediamo rappresentate delle minoranze, degne del massimo rispetto, ma pur sempre minoranze. Dov’è la maggioranza dei toscani? Quanti di questi sono elettori toscani? Ma sì, Rossi conta sul voto del gatto.
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