I frutti di chi fa buon sindacato premiano
Ecco i risultati delle elezioni resi noti dalla Commissione elettorale:
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Aventi diritto: 424
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Votanti: 287
Schede bianche: 1
Schede nulle: 12
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Voti validi: 274
USB: 185 voti
CGIL: 83 voti
UIL: 6 voti
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UNA LARGA VITTORIA CHE PREMIA IL NOSTRO IMPEGNO: GRAZIE A TUTTI!
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Il verdetto arrivato oggi dall’urna parla di una vittoria senza mezzi termini per il nostro progetto sindacale, che ha raccolto quasi il 70% dei consensi con un numero di voti più che doppio rispetto a quelli della lista Cgil, che comunque gode di un seguito del 30% nell’ipermercato.
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Ovvio che con questi numeri siamo dispiaciuti che a causa del meccanismo della clausola di salvaguardia che riserva a Cgil-Cisl-Uil il 33% dei posti in Rsu a prescindere dal loro seguito a noi tocchino alla fine solo 5 delegati (senza questa regola antidemocratica sarebbero stati 8 su 12 per noi), ma ce ne facciamo una ragione nella speranza che un giorno quella parte di regolamento possa essere cambiata, e soprattutto questo aspetto non inficia la nostra enorme gioia per questa vittoria.
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Un progetto partito dal niente e dal basso tre anni e mezzo fa che arriva oggi a vedere certificato numericamente un risultato importantissimo che di certo in pochi immaginavano all’inizio del nostro percorso. E’ la prova di quanto paga la passione e l’impegno quotidiano, la voglia di metterci la faccia e di non tirarsi mai indietro, la convinzione che la coerenza e la chiarezza devono essere sempre alla base di tutto, la tenacia nel credere che questa avventura potesse veramente arrivare lontano.
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Due parole sulla partecipazione dei lavoratori a questa consultazione: se si considera che tra gli aventi diritto al voto il numero di assenze per maternità, aspettative e altre cause in questi giorni era altissimo, riteniamo positivo il dato sui votanti. Segno che è stata compresa l’importanza di questo fondamentale passaggio di democrazia sindacale nel nostro luogo di lavoro. Un grazie dunque a chi ha esercitato il proprio diritto di voto, e ovviamente per quanto ci riguarda un ringraziamento dal cuore a chi ha scelto la nostra sigla e i nostri candidati.
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Adesso ci aspetta un lavoro di responsabilità dentro la Rsu, con i nostri 5 delegati che porteranno al suo interno le linee del nostro coordinamento, da sempre centro nevralgico del progetto USB.
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Ancora grazie a tutti
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3 dicembre 2010
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IL COORDINAMENTO USB IPERCOOP LIVORNO
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5 commenti:
Complimenti ragazzi, un augurio di continuare un lavoro corretto, tenace e proficuo.
Alessandro, Firenze.
Ora tocca a voi/noi !!!!
ROMA ringrazia i "testa dura livornesi", che con tenacia, fermezza e due palle così hanno aperto una pagina epocale nella storia sindacale italiana.
VIVA la DEMOCRAZIA SINDACALE!
GRANDI
auguri per l'ottimo risultato....adesso tocca a noi.
INCREDIBILE MA VERO !
CGIL-CISL-UIL-ACLI con UNIPOL e LEGA COOP sono PADRONI dell'ALFA ROMEO di ARESE assieme a FIAT, IntesaSanpaolo, BRUNELLI e AIG.
BASTA PRESE IN GIRO !
Lo Slai Cobas chiede un incontro immediato con tutti i padroni per il ritiro dei 62 licenziamenti, per il rientro dei cassintegrati, per evitare la speculazione sull’area dell’Alfa Romeo e per dare una prospettiva di lavoro ai giovani della zona.
Nel 2005 lo Slai Cobas e i cassintegrati dell’Alfa andarono a Brescia per incontrare EMILIO GNUTTI, il finanziere d’assalto bresciano, e gli chiesero chi c’era dietro le segrete fiduciarie di Gnutti, Fiorani e Consorte (UNIPOL) che nel 2000, nascoste dietro l'on. Riccardo Conti di Brescia (già braccio destro di Buttiglione), hanno “comprato” tutta l'area dell'Alfa di Arese.
Allora lui ci rispose: “non vi dico chi c’è dietro se no vi vergognate, non tanto voi quanto gli altri sindacati”.
In questi anni abbiamo visto che ad Arese ha continuato e continua a comandare su tutta l’area innanzitutto la FIAT; Centro destra e centrosinistra (Formigoni e Penati) sono andati sempre a braccetto, così come tutte le istituzioni, dagli enti locali alla prefettura, agevolando i licenziamenti FIAT e dando via libera ai piani speculativi sull’area (cementificazione totale e mega IPER di BRUNELLI); CGIL-CISL-UIL non hanno mai seriamente contrastato la FIAT e i piani speculativi.
Ora scopriamo che da almeno un anno CGIL-CISL-UIL e ACLI, attraverso Lega COOP , UNIPOL ed EUROMILANO (Lega Coop, UNIPOL , IntesaSanpaolo, ACLI-CISL, Brunelli), sono anch’essi ufficialmente proprietari dell’area dell’Alfa Romeo di Arese.
EUROMILANO, secondo il suo sito web, sta progettando i lavori su ben 900.000 mq dell’ALFA con questo “MIX FUNZIONALE”: residenziale 70% e commerciale 30%, il tutto in barba agli accordi sindacali firmati in Regione di mantenimento della destinazione d’uso industriale dell’area di Arese.
Euromilano è anche proprietaria dell’area di Cascina Merlata (650mila mq), adiacente all’EXPO 2015, ed è stata protagonista di alcune fra le più grosse cementificazioni selvagge fatte in questi anni a Milano.
L’amministratore delegato di Euromilano è Alessandro Pasquarelli, della Lega COOP; nelle ultime settimane è spesso all’Alfa di Arese, accompagnato da alcuni progettisti come STEFANO BOERI, mancato candidato sindaco del PD a Milano ed ex progettista di Expo 2015.
CHIEDIAMO A CGIL-CISL-UIL e ACLI: Da quanto tempo, direttamente o tramite UNIPOL o altre società, siete comproprietari dell’area dell’Alfa Romeo di Arese?
E’ vero quello che allora ci disse Emilio Gnutti a Brescia?
Perché non avete mai informato i lavoratori e lo Slai Cobas, ben sapendo che anche con voi in REGIONE LOMBARDIA i proprietari dell’area si erano impegnati a comunicare subito i nuovi insediamenti o i cambi di proprietà?
PERCHE’ NON AVETE IMPEDITO L’INSEDIAMENTO AD ARESE DI UNA AZIENDA SPIONISTICA COME INNOVA SERVICE, ora accusata anche di aver messo microspie a Palazzo Marino? PERCHE’ NON FATE RITIRARE SUBITO I 62 LICENZIAMENTI di INNOVA?
Perché non vi siete seriamente opposti alla speculazione della FIAT sull’area?
Perché il bresciano Maurizio Zipponi, oggi dell’IdV, nel 2001 è approdato alla FIOM di Milano e all’Alfa di Arese subito dopo la “vendita” dell’Alfa Romeo ai bresciani GNUTTI e CONTI?
Perché, con un evidente conflitto di interessi, non siete usciti dall’azionariato di società come ad esempio UNIPOL che gestisce anche fondi pensione ecc. , e anzi avete mantenuto vostri responsabili nazionali nei Consigli di Amministrazione come ad esempio ROCCO CARANNANTE, in segreteria nazionale UIL (tesoriere) e nel CdA di UNIPOL?
Arese, 2 dicembre 2010
SLAI COBAS
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