
Viene meno così la necessità di una clausola antipatica come il tacito rinnovo, presente nel prestito vincolato a 18 mesi, che andrebbe abrogata
Nell'ultimo numero dell'Informatore, la pubblicazione mensile per i soci di Unicoop Firenze, la pagina principale, quella che è paragonabile ad un editoriale, riporta un interessante articolo di Alberto Miglio

Migliori è membro del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze con l'incarico di Consigliere delegato a svolgere tutti gli atti gestionali della società dell’area amministrazione. E' il responsabile delle politiche finanziarie che regolano il prestito sociale ma, nonostante questo ruolo sempre più determinante nella gestione della cooperativa, è difficile trovare sue dichiarazioni.
Ci pare invece molto importante che Migliori spieghi ai so

Nell'articolo, Migliori scrive che l'orientamento futuro sulla remunerazione dei libretti darà maggior spazio

Abbiamo già esaminato il prestito vincolato a 18 mesi in un articolo in cui accostavamo l'iniziativa ai buoni fruttiferi postali quando ancora non era nota la remunerazione ed in uno succ

Questo elemento ci pare sbagliato sia nel metodo che nel merito. Abbiamo ricordato infatti che Unicoop, la cui forza sta nel prestito sociale, ha un'età media dei soci (e anche dei dirigenti s
Nel merito, non conviene comunque ad Unicoop proporre nuove offerte con aspetti di opacità o che possono insospettire i soci. Questi hanno dimostrato grande fiducia nella cooperativa, vanno trattati con rispetto e quindi con quanta più chiarezza possibile, evitando passaggi nebulosi. Ora, ci pare che le iniziative annunciate da Migliori possano andare in questa direzione.
Se l'intenzione è di offrire scadenze più lunghe (quindi remunerazioni più interessanti) sul prestito con vincolo alla scadenza, viene meno l'esigenza del tacito rinnovo sui 18 mesi. Il socio potrà liberamente scegliere la durata temporale a cui vincolare la somma da investire.

Ne consegue che il comma 5 dell'art. 5 bis del regolamento sul prestito sociale va abrogato. Niente tacito rinnovo.
Apprezziamo invece la politica di Unicoop Firenze di una remunerazione flat sui libretti, cioè uguale per tu

Alberto Migliori fa chiaro riferimento a quale sia lo strumento concorrenziale e ispiratore del prestito vincolato, il conto deposito. Non è nostro compito dare suggerimenti finanziari, il s
La difficoltà che sta incontrando l'Italia sui mercati finanziari non può non avere ripercussioni su tutte le

Troviamo quindi in questo momento rendimenti sui titoli di stato molto elevati, anche rispetto a poche settimane fa. La manovra finanziaria, inoltre, modificherà l'imposta sui conti correnti (portandola

Da questo punto di vista non ci sarà nessuna differenza tra un conto corrente o conto deposito rispetto alla tassazione sugli interessi dei libretti Coop (da tempo al 20%), ma ci sarà una notevole differenza per chi detiene titoli. Infatti l'imposta sul dossier titoli dovrebbe essere elevata dagl

Questo potrebbe spostare la convenienza per quantitativi modesti verso i conti deposito, dunque anche verso i libretti Coop. Nel complesso non possiamo che essere soddisfatti per quello che ha annunciato Migliori, ci permettiamo di sottolineare che una maggiore comunicazione ed informazione sulle scelte finanziarie di Unicoop Firenze dovrebbe andare di pari passo con le iniziative future, anche in relazione a quanto afferma lo stesso Migliori: «si è anche aperto un periodo di analisi su possibili ulteriori proposte che potranno essere aggiunte in un prossimo futuro».

Abbiamo già segnalato l'iniziativa CoopCiConto di Coop Adriatica, in cui si offrono ai soci anche assicurazione per l'auto, le polizze infortuni, i conti correnti e i mutui per la casa. E' auspicabile che Unicoop Firenze si muova in questa direzione, le sinergie con MPS non dovrebbero mancare.
Concludiamo augurandoci che l'articolo di Alberto Migliori non rimanga un fatto isolato, ma che sia l'inizio di un'informazione finanziaria costante nei confronti dei soci prestatori, non solo per quanto riguarda le nuove offerte, ma anche su come Unicoop Firenze investe

La trasparenza e la chiarezza sono elementi fondamentali nel momento delicatissimo che sta vivendo il Paese e il risparmio.
.
VINCOLATI DI FATTO
.
di Alberto Migliori
Consigliere delegato all'amministrazione, finanza e controllo gestione di Unicoop Firenze
Il Prestito vincolato nasce per un verso con l'intento di creare uno strumento per premiare la fedeltà, costante e continua nel tempo, di una parte consistente dei soci prestatori e, insieme, con lo scopo di arricchire l'istituto del Prestito sociale, modernizzandolo con una variante tecnica sempre più in uso nel mercato finanziario, quella appunto deldeposito vincolato.
In parole povere, si è trovato il modo di dare di più a chi già oggi mantiene per lungo tempo il suo denaro in cooperativa. In effetti la gran parte dei soci tiene fermo il Prestito per molti anni. Per adesso, si è scelto un vincolo abbastanza limitato nel tempo, cioè 18 mesi, per consentire una certa flessibilità al socio prestatore e non impegnarlo eccessivamente in termini temporali.
L'adozione di questo tipo di contratto, secondo le logiche della fiscalità applicata alle rendite finanziarie, dovrebbe portare, almeno alla lunga (ma si spera anche nel breve) a un alleggerimento della ritenuta d'acconto che, nel caso del vincolato, dovrebbe scendere nuovamente al 12,5%, rendendo ancora più redditizia questa forma di investimento.
Proprio sotto il profilo del rendimento, la volontà della cooperativa è quella di mantenere sempre un differenziale significativo tra le due remunerazioni.
Ecco perché il Consiglio di gestione ha deciso di innalzare, a partire dal 1° giugno 2011, il tasso del Prestito tradizionale "a vista" dello 0,25% e quello del vincolato dello 0,50%, portandoli, rispettivamente, all'1,65% lordo (1,32% netto) e al 2,50% lordo (2% netto), con un differenziale tra le due tipologie dello 0,85% lordo (0,68% netto).
Ora, poiché le previsioni sui tassi sono a crescere e già la Banca centrale europea ha innalzato il tasso dall'1% all'1,25% (attualmente 1,50% - nota blog), e molti pronosticano un ulteriore incremento all'1,75%, è naturale immaginare, in futuro, ulteriori occasioni per altri incrementi significativi e differenziati, del tipo di quello del 1° giugno scorso.
Con questa modifica, inoltre, si è anche aperto un periodo di analisi su possibili ulteriori proposte che potranno essere aggiunte in un prossimo futuro. Ciò appunto con l'ottica dell'aggiungere e mai del sostituire, nel senso che i metodi tradizionali saranno mantenuti e, a essi, si aggiungeranno altre opportunità.
Quindi resta un Prestito sociale "svincolato", per quei soci che hanno bisogno di una riserva di danaro pronta ad essere utilizzata in caso di bisogno.
Per gli altri, che questa "riserva" l'hanno già, la possibilità di avere un rendimento maggiore per i propri risparmi. Per tutti la sicurezza e la convenienza di sempre del Prestito sociale.
Luglio/Agosto 2011
Alberto Migliori
Nessun commento:
Posta un commento