10 luglio 2011

APPALTO COOP CENTRALE ADRIATICA, MAGAZZINO DI PIEVESESTINA: LICENZIATI MENTRE ENTRANO AL LAVORO

Ancora un brutto episodio che non getta certo una buona luce sull'immagine etica di Coop Adriatica nella gestione degli appalti.

I dipendenti dell'appalto al magazzino di Coop Centrale Adriatica di Pievesestina, hanno ricevuto la lettera di licenziamento dalla cooperativa appaltante, Astercoop, quando erano ai tornelli d’ingresso.


Nel gennaio scorso, la Cgil aveva denunciato che nella filiera "Nella filiera della Coop Adriatica l'appalto ed il subappalto vengono utilizzati per produrre profitto sulla pelle dei lavoratori. Coop Adriatica, infatti utilizza le forniture della ditta Melograno di Santarcangelo che appalta la produzione della quarta gamma (verdura fresca imbustata e pronta per l'alimentazione) ad un'altra cooperativa, la Coop Work Group di Rimini che occupa circa 80 soci lavoratori cinesi a 4,5 euro l'ora e nella quale non viene applicato il contratto nazionale di lavoro".


********************************************************************
*******

CESENA. Tornano i problemi nella piattaforma logistica di Pievesestina di Centrale Adriatica, affiliata al sistema della distribuzione cooperativa che fa capo anche a Coop Adriatica. La denuncia questa volta arriva da Cgil, Cisl e Uil.
Paolo Montalti, Davide Guarini e Maurizio Milandri denunciano una lunga serie (15 che possono diventare 35) di licenziamenti.

«L’appalto della piattaforma - recita la nota di Cgil, Cisl e Uil - è stato recentemente assegnato alla Società Cooperativa Astercoop di Udine, la quale afferma di non avere dipendenti a suo carico ma “soci”, soci che non hanno nessuna voce in capitolo e devono atteggiarsi solo come lavoratori dipendenti, non avendo però le tutele previste per il rapporto di lavoro subordinato.

Oltre il danno c’è anche la beffa quindi».Nella settimana che si è appena conclusa ci sono stati dei licenziamenti (15) «in un modo - scrivono i sindacalisti - che esula da ogni comportamento etico. Attendendo i propri dipendenti agli ingressi dei tornelli consegnando a mano lettere di licenziamento che loro definiscono “comunicazioni di esclusione dal rapporto societario” con conseguente decadimento del rapporto di lavoro. Non danno nemmeno la possibilità ai propri “soci” di mettersi a sedere su una sedia per poter chiedere il perché».

Secondo Montalti, Guarini e Milandri la situazione è resa ancora più grave dalla impossibilità dei lavoratori licenziati di accedere agli ammortizzatori sociali. Cgil, Cisl e Uil ritengono «veramente oltraggioso il comportamento assunto da Astercoop e ritengono altrettanto grave che tali episodi accadano in strutture di aziende che vantano certificazioni etiche, le quali ci auguriamo che intervengano quanto prima per restituire dignità ai lavoratori di questo cantiere e la salvaguardia delle loro tutele».

Inoltre respingono con forza i licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori di questo magazzino e auspicano che si arrivi in tempi brevi ad una soluzione positiva della vicenda. Chiedono inoltre che le istituzioni locali intervengano e le supportino per uscire da questa condizione drammatica.



10 luglio 2011

Corriere Romagna.it




Nessun commento: