28 dicembre 2010

COOP ESTENSE: IL SINDACATO CEDE E RINVIA LO SCIOPERO SINE DIE

Il minacciato sciopero dei lavoratori di Coop Estense sotto le feste rientra, senza che se ne capisca il motivo.

L'azienda non offre contropartita apprezzabile. I sindacati si accontentano di blande rassicurazioni. Sulla questione pagelle, motivo principale dell'abortito sciopero, Coop Estense non molla un centimetro.

Lavoratori Coop verso la sconfitta?



ESITO DELL'INCONTRO DEL 28 DICEMBRE DEI DELEGATI SINDACALI DI MODENA E FERRARA


Cari colleghi, oggi 28 dicembre 2010 si sono riunite congiuntamente le RSU Filcams CGIL di Modena e Ferrara, per esaminare le novità emerse nell’incontro tenutosi a Roma lo scorso 24 dicembre tra Coop Estense e le Segreterie nazionali FILCAMS, FISASCAT e UILTUC, e sulla base di queste, decidere in merito alle azioni più opportune da mettere in campo.

I nuovi scenari emersi hanno costretto la delegazione delle RSU ad un confronto che potesse giungere a decisioni sulla base di un comune senso di responsabilità che tenesse conto sia dei motivi che hanno portato allo stato di agitazione dei lavoratori, sia dei percorsi intrapresi tanto dall’azienda, quanto dallo stesso sindacato a seguito della rottura del tavolo delle trattative , sia delle esigenze espresse dai lavoratori consultati nelle assemblee nei giorni scorsi.

La novità emersa dall’incontro del 24 dicembre riguarda la proposta fatta da Coop Estense di mantenere inalterata l’attuale validità del contratto integrativo aziendale fino all’aprile del 2012. Inalterata validità che di fatto annullerebbe richieste che hanno determinato lo stato di agitazione tra i lavoratori (tema delle maggiorazioni festive, conguaglio ecc..).

Allo stesso tempo la cooperativa ha espresso la disponibilità immediata ad avviare un importante numero di stabilizzazioni di contratti a termine e di aumento di ore per il personale part time.

E’ evidente che le ulteriori proposte aziendali decurtate di quegli elementi onerosi per il lavoratore, hanno trovato un rinnovato interesse da parte della delegazione sindacale.

Allo stesso tempo, però, permangono forti resistenze nei confronti di altri due temi posti da Coop il 24 dicembre:

- l’inapplicazione del contratto di secondo livello ai futuri nuovi assunti fino al 2012 che rischierebbe di sancire un doppio regime strutturale tra vecchi e nuovi assunti (e che nel tempo potrebbe mettere in discussione anche la condizione degli attuali occupati).

- L’introduzione di parte dei principi ispiratori del sistema delle cosiddette “pagelline” (sebbene in merito a tale argomento Coop Estense fa intravedere la disponibilità a nuovi argomenti di confronto con il sindacato).

Tutte le tematiche affrontate nella discussione del 24 saranno riprese in un incontro che si terrà con l’azienda il 10 gennaio a Roma e che darebbe inizio ad una nuova fase fatta di accordi necessari per la concretizzazione delle stabilizzazioni dei contratti a termine e per l’aumento delle ore dei part time (accordo ponte).

Ma, ribadiamo, nessuna modifica strutturale troverà attuazione nel vigente contratto integrativo.

A seguito, sia di nuovi contenuti emersi nell’incontro del 24 , sia di un diverso approccio dialettico che ha superato lo stile dell’out out imposto dalla cooperativa nei precedenti incontri, le RSU decidono per la sospensione dell’iniziativa di sciopero indetta a livello nazionale.

Attenzione: sospensione, e non revoca in attesa che l’incontro per il 10 gennaio produca i suoi auspicabili frutti. Se la situazione è cambiata e migliorata ciò è avvenuto in primo luogo grazie alla straordinaria mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che, in massa, hanno partecipato alle assemblee sindacali tanto a Modena quanto a Ferrara e che hanno dimostrato anche durante gli incontri che la cooperativa ha predisposto con loro, una sorta di insofferenza all’ adesione incondizionata alle scelte della cooperativa. Sono esemplari, in tal senso, le contestazioni emerse dai lavoratori in merito al tema delle “pagelline”, durante le riunioni che la cooperativa ha, in questo periodo, predisposto con i lavoratori stessi! Se la cooperativa nutriva ancora qualche dubbio in merito al sistema delle “pagelline”, oggi, quel dubbio non esiste più. Così come non vi sono dubbi che le affollatissime assemblee sindacali hanno registrato una piena condivisione dei lavoratori al nostro dissenso rispetto alla proposta “ultimativa” comunicata dall’azienda il 23 novembre.

Confidiamo, a partire da oggi, che si apra una nuova fase, all’interno della quale si possa iniziare a ragionare insieme su come ricostruire i gruppi di lavoro, su come migliorare il clima aziendale, su come ricostruire la partecipazione dei lavoratori alle sorti dell’azienda.

Confidiamo, ancora, si possa ragionare insieme su come ridurre la precarietà, su come migliorare la qualità del lavoro e su come migliorare le condizioni economiche di tutti i lavoratori.

Se, quanto auspichiamo, non avverrà, a partire dal 10 gennaio, la responsabilità ricadrà tutta sulle spalle del gruppo dirigente di Coop Estense.


28 gennaio

Iolavoroin Coop Estense Modena

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SOLITI ATTORI, STESSO FILM E TEMO UN FINALE SCONTATO, SENZA COLPI DI SCENA.

Anonimo ha detto...

La Confindustria va in crisi
e le Coop fanno l'alleanza
La crisi della rappresentanza non è uguale per tutti. Anzi. Picchia duro nell'industria, nei suoi sindacati e nella centenaria Confindustria. Con il caso Fiat-Chrysler la globalizzazione è entrata per la prima volta, e con prepotenza, anche nelle relazioni industriali. Così non è più detto che la strada dei rapporti sociali sia prevalentemente nazionale. Nell'incertezza c'è chi corre ai ripari, rafforzandosi, mettendo un po' di fieno in cascina, superando le vecchie barriere ideologiche, gli antichi legami culturali e gli apparentamenti partitici del secolo passato. I grandi raggruppamenti delle cooperative italiane hanno deciso di cominciare a mettersi insieme. Si chiamerà l'"Alleanza delle cooperative" oppure la "Federazione delle cooperative". Il nome uscirà prima del 26 o 27 gennaio quando a Roma verrà pubblicamente celebrato il patto tra Lega Coop (le cooperative rosse), la Confcooperative (le bianche) e l'Agci (le laiche).

Alleanza molto graduale, ma che in ogni caso chiude con la stagione delle divisioni politiche e anche con quella, più recente, dello scontro tra "coop bianche" e "coop rosse" provocato dal tentativo di Unipol (Lega) di lanciare un'opa sulla "Banca nazionale del lavoro". Si volta pagina e la nascente Alleanza riguarderà il centro e non le aree regionali, non intaccherà i rispettivi organigrammi né i patrimoni di ciascuno. Si comincerà con una sorta di portavoce unico (come hanno già fatto con "Rete Imprese Italia" i commercianti e gli artigiani) in particolare nel rapporto con il governo nazionale e gli organismi comunitari di Bruxelles. La lobby delle cooperative punta a fare massa critica, a far pesare insieme le sue 43 mila imprese (dall'agro-alimentare alla grande distribuzione, dalle banche alle costruzioni fino alle cooperative dei servizi alla persona) con 1,1 milioni di lavoratori e un fatturato superiore a 125 miliardi di euro l'anno.
(31 dicembre 2010)
La Repubblica.it