03 aprile 2010

LAVORATORI DEL CARREFOUR E DELLA PAM IN SCIOPERO









Oggi manifestazioni nazionali del personale del Carrefour a Roma e Milano.


Il 6 aprile si ferma la Pam

Giornate di sciopero e mobilitazione per i lavoratori delle catene di supermercati Pam e Carrefour.

Oggi, venerdì 2 aprile, sarà il Carrefour a scioperare per tutto il giorno, sulla base di una indizione unitaria della mobilitazione da parte si Filcams Cgil, Fisascat-Cisl, e Uil-tucs; a Roma e Milano ci saranno contemporaneamente due manifestazioni nazionali.

Secondo i sindacati "Carrefour disdetta il Contratto Integrativo Aziendale (CIA) e risparmia. I dipendenti pagano e lavorano di più". E forniscono alcuni esempi delle conseguenze di questa scelta: "Soppressione integrazione Malattia. L'azienda con la reintroduzione del Piano Aziendale cancella parte dei vantaggi previsti dal CIA, riducendo del 25% la retribuzione giornaliera dal 4° al 12° giorno di malattia (75% della retribuzione invece del 100%). Nell'Ipotesi di malattia di 12 giorni da indennizzare per i primi 3 giorni, non cambia nulla poiché il CCNL prevede il pagamento del 100% della retribuzione giornaliera; dal 4° al 12° giorno (9 giorni di malattia), si perdono 148,95 € per i contratti di 3° livello con tre scatti di anzianità, e 135,18 euro per quelli di 4° livello con tre scatti di anzianità."

Un altro grande problema secondo i sindacati, è quello della soppressione della pausa retribuita: "La soppressione della pausa retribuita prevista dal CIA provoca la seguenti perdite di retribuzione, poiché si lavorerà di più e si percepirà lo stesso salario. Considerando che la paga oraria di un lavoratore 4° L. con Pafu di 92,5 € e tre scatti di anzianità pari a € 61,98, corrisponde a € 9,29, si determineranno le seguenti situazioni: il lavoratore con orario in fascia unica operante su 6 giorni la settimana, perde 15 min al giorno, 90 min la settimana (1,5 ore) e 72 ore annue (1,5 h X 48 settimane lavorative).
La perdita economica lorda annua ammonterà ad € 668,88 (72 ore X € 9,29 retribuzione oraria = € 668,88)".
Il lavoratore con orario spezzato suddiviso in 5 giorni la settimana, "perde 20 min giorno, 100 minuti alla settimana (1,66 ore) e 80 ore annue (1,66 h X 48 settimane lavorative). La perdita economica lorda annua ammonterà ad € 743,20 (80 ore X € 9,29 retribuzione oraria = € 743,20).
Per il lavoratore part time che lavora su 5 giorni la settimana "perderà 10 minuti al giorno, 50 minuti alla settimana e 40 ore annue (50 min X 48 settimane lavorative = 40 h l'anno). La perdita economica lorda annua ammonterà ad € 371,60 (40 ore X € 9,29 retribuzione oraria = € 371,60)".

Altra soppressione riguarda il salario variabile: "La soppressione unilaterale del salario variabile previsto dal CIA, provocherà una perdita media annua per ogni lavoratore full time di 314,00 euro. In totale quindi, "la perdita di salario annuo per un lavoratore full time 4° L. con orario di lavoro in turno unico, riferita ai tre istituti presi in esame e oggetto di disdetta unilateralmente dall'Azienda, sarà la seguente: tra malattia, pausa non retribuita e salario variabile, sarà una cifra pari a 1.128,06 euro (e per i part time a 20 ore, 564,03 euro)".
Per i livelli 5 e 3, rispettivamente la perdita sarà di 1.043,77 euro (521,88 in caso di part time a 20 ore), e 1.234,02 euro (617,01 per il part time).

Tra i motivi dello sciopero, infine, "la soppressione del premio fisso aziendale unificato (PAFU), per i lavoratori neo-assunti nei punti vendita/Sedi. Con la disdetta unilaterale del CIA 2004 il lavoratore infatti non raggiungerà più il 100% del premio con una perdita lorda annua di € 544,00 (€ 680,00 - €136,00 = € 544,00)".

Per quanto riguarda la Pam invece, lo sciopero è previsto per martedì 6 aprile; le sigle unite dei sindacati denunciano: "Con una decisione unilaterale, l'azienda ha disdetto il Contratto Integrativo Aziendale che stabilisce e regola le condizioni economiche e di lavoro dei dipendenti PAM".

"Per far fronte alle proprie incapacità organizzative - proseguono le sigle - l'azienda pretende che i lavoratori siano sempre a disposizione e soprattutto a costi inferiori. Durante la trattativa per rinnovare il contratto integrativo ha deciso di non discutere le condizioni di lavoro e quelle economiche poste in piattaforma sollecitando, invece i lavoratori 'a restituire alcune conquiste del passato'".
Secondo i sindacati inoltre, "l'azienda ha chiesto di creare condizioni normative e economiche diverse tra i giovani assunti e i lavoratori più anziani; ritiene questa sua impostazione necessaria non solo per superare la crisi (che non è la crisi solo dell'azienda!) ma perché considera un 'privilegio' alcuni trattamenti economici e normativi oggi riconosciuti dal CIA ai lavoratori".

Per queste ragioni, i lavoratori e i sindacati chiedono la solidarietà dei consumatori, e li invitano a non recarsi al supermercato il 6 aprile.

2 aprile 2010

PISAnotizie.it

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1 commento:

Insideman ha detto...

CARREFOUR · Oggi sciopero: no alla brochure
il Manifesto (02/04/2010)



Oggi non fate la spesa al Carrefour. Ve lo chiedono 20.000 dipendenti che da un anno combattono contro una dirigenza che, in maniera totalmente unilaterale, ha disdetto il contratto integrativo aziendale senza spiragli di rinnovo. Anzi, lo ha sostituito con una brochure, il «Piano aziendale del collaboratore». Come se i diritti dei lavoratori si
potessero davvero stilare in un volantino. Brochure volant, contratto manent. E difatti di diritti non se ne parla, visto che in questo anno si sono susseguite solo cessioni, mobilità e tagli a danno dei lavoratori. Per tutti questi motivi oggi sarà una giornata di sciopero e manifestazione a Roma (presso il Centro Commerciale Cinecittà 2) e Milano
(presso l’ipermercato di Assago). Presto accompagnata dai dipendenti Pam, in sciopero il 6 aprile riuniti in presidio sotto la sede di Spinea (Venezia). La Filcams Cgil è perfettamente consapevole del vento che sta tirando: «le aziende stanno cercando di limitare sempre più il ruolo del sindacato e dei lavoratori». Ricordatevi che il gruppo
francese Carrefour comprende anche i punti vendita Gs e Diperdì.