16 aprile 2010

REGGIO EMILIA, PDL CRITICA IL BILANCIO DI COOP NORDEST

Il consigliere del PDL di Reggio Emilia Marco Eboli critica duramente il bliancio del colosso cooperativo emiliano.

La replica della Coop

Si riporta di seguito il comunicato stampa diffuso dal consigliere comunale Pdl Marco Eboli dopo la conferenza nella sala Gruppi Consigliari del comune.
Successivamente, la replica del presidente Coop Consumatori Nordest, Marco Pedroni.

L'ATTACCO DI MARCO EBOLI
"Iniziano a scoprirsi gli scheletri nell'armadio di Lega Coop Reggio Emilia e del suo presidente Cigarini. E si comprende anche meglio perché Cigarini pare disposto a tutto, pur di non vedere messo in discussione l'equilibrio di potere che lo mantiene saldo sulla sua poltrona di presidente.

Coop Nordest, la grande cooperativa di consumo affiliata a Lega Coop Reggio Emilia, ed il cui presidente Marco Pedroni è uno dei fedelissimi sostenitori di Cigarini, ha conseguito nel 2008 risultati disastrosi, e la notizia è stata tenuta nascosta per quasi un anno nelle pieghe dei bilanci, con incredibili acrobazie contabili, senza dare nessuna informazione, nemmeno ai soci, che sono tuttora completamente all'oscuro della inquietante vicenda.

Coop Nordest ha da tempo affidato la gestione della propria liquidità ad una società posseduta al 100%, Omega Srl, che ha sede a Reggio Emilia in via Ragazzi del '99, allo stesso indirizzo di Coop Nordest.

Omega Srl ha investito la liquidità della cooperativa in titoli tutt'altro che privi di rischio, al punto che nell'esercizio 2008 ha perso in un colpo solo la bellezza di circa 163 milioni di euro, che rappresentano una fetta assai consistente del patrimonio accumulato da Coop Nordest in decine di anni di gestione.

Apparentemente, da una lettura superficiale del bilancio 2008 di Omega Srl, risulta una perdita, già assai rilevante, di 131,5 milioni di euro, coperta utilizzando la riserva legale (per 2,2 milioni di euro, la riserva per copertura di perdite (per 91 milioni di euro), gli utili portati a nuovo (per 35,7 milioni di euro) e portando a nuovo la parte residua (per 2,6 milioni di euro). I dati risultano dal bilancio 2008 (pagina 2, rigo 170) e dalla relazione sulla gestione (pag. 11, proposta di copertura della perdita d'esercizio).

In sostanza, la copertura della perdita ha determinato l'azzeramento totale di tutte le riserve di Omega; l'azzeramento completo di tutte le riserve non è comunque stato sufficiente e residuano ancora 2,6 milioni di euro di perdita la cui copertura graverà sugli esercizi successivi al 2008.

Non solo: la riserva per copertura di perdite (pari a 91 milioni), che è stata interamente bruciata dalla perdite dell'esercizio 2008, è stata creata ad arte nel corso dello stesso esercizio, attraverso la rinuncia da. parte del socio unico Coop Nordest a 91 milioni di euro di crediti che vantava nei confronti di Omega. (nota integrativa al bilancio 2008, pagina 11, voce "30. Debiti verso la clientela" e pagina 12, voce "140. Riserve'').

E inoltre: l'importo della perdita effettivamente subita nell'esercizio 2008 deve essere aumentato di 17,3 milioni di euro, provenienti dalla voce "altri fondi" ed interamente utilizzati a copertura di perdite conseguite nel 2008 a fronte della chiusura integrale delle opzioni e delle perdite su titoli immobilizzati (nota integrativa la bilancio 2008, pagina 12, voce "80. Fondi per rischi e oneri - c) Altri fondi'').

Ancora: la società si è avvalsa della facoltà concessa dal D.L. 185/2008 art. 15 comma 13, una norma straordinaria emanata a fine 2008 per salvare i bilanci delle banche e società finanziarie a fronte della crisi finanziaria sui mercati mondiali; in sostanza i titoli azionari presenti in bilancio al 31.12.2008 sono stati valutati non al valore di mercato alla chiusura dell'esercizio, come sarebbe stato necessario fare in base alle norme ordinarie, ma al valore di iscrizione iniziale, prima che la crisi dei mercati finanziari determinasse un forte calo delle quotazioni. Il ricorso a tale norma straordinaria ha consentito di non evidenziare in bilancio una perdita pari a 11,4 milioni di euro, effettivamente conseguita a fine esercizio 2008 (nota integrativa al bilancio 2008, pagina 6 e .pagina 9, voce "60. Azioni, quote ed altri titoli a reddito variabile").

Peraltro, nel verbale dell'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio è stato deliberato di costituire una riserva a copertura di ulteriori perdite, facendo proprio riferimento alla perdita potenziale di 11.4 milioni di euro, per l'importo di 12,5 milioni di euro, con rinuncia del socio Coop Nordest a 5,5 milioni di euro di credito vantato nei confronti della società ed il versamento di 7 milioni di euro entro maggio 2009.

Stupisce peraltro che tutto l'investimento in titoli azionari sia concentrato in realtà su un solo titolo azionario quotato, ignorando qualsiasi ragionevole politica di diversificazione del rischio. Sarebbe interessante sapere qual'é quell'unico titolo azionario quotato su cui Coop Nordest ha investito e perso un parte così rilevante del patrimonio dei propri soci. La domanda trova una risposta nel verbale dell'assemblea soci che approva il bilancio: si tratta di azioni UNIPOL privilegiate (verbale assemblea soci, pagina 2).

E poi ancora: l'importo della perdita effettivamente subita nell'esercizio 2008 deve essere aumentato di 2,7 milioni di euro, provenienti dal fondo imposte differite, che è stato interamente azzerato in chiusura di bilancio 2008, ed è stato portato a diminuzione di una voce di costo in conto economico, riducendo così la perdita rilevata in bilancio; l'azzeramento del fondo viene spiegato con il realizzo "della quasi totalità del portafoglio azionario" e quindi con il venir meno di presumibili plusvalenze non realizzate negli esercizi precedenti, che sono ora divenute in realtà minusvalenze (nota integrativa al bilancio 2008, pagina 11, voce "80. Fondi per rischi e oneri - b) Fondo imposte e tasse").

In realtà, la perdita indicata in bilancio per 131,5 milioni di euro, dopo gli utilizzi di fondi e le manovre correttive, corrisponde ad una perdita effettiva di 163 milioni di euro, che si ottengono sommando gli importi sopra indicati; l'importo è peraltro grosso modo coerente con quanto evidenzia nel conto economico del bilancio 2008, che indica un importo di 156, 8 milioni di euro di perdite da operazioni finanziarie (pagina 13, voce "30. Perdite da operazioni finanziarie").

Un importo pari a un settimo del patrimonio netto di Coop Nordest, è andato perso nel 2008, bruciato in operazioni finanziarie della controllata al 100% Omega Srl. Ma i problemi di Coop Nordest non sono circoscritti alla controllata Omega Srl, anzi, hanno proporzioni ben più vaste.

Il valore nel bilancio. al 31.12.2008 di Coop Nordest della partecipazione del 100% in Omega Srl è stato ricondotto al valore di 17,4 milioni di euro, pari al valore del patrimonio netto della partecipata che residua dopo la fortissima perdita subita (nota integrativa al bilancio 2008, pagina 20).

Nel 2008 Coop Nordest ha però "subito significative perdite finanziarie", come scrive chiaramente la società di revisione nella propria relazione al bilancio 2008.

Anche in questo caso, la società si è avvalsa della facoltà concessa dal D.L. 185/2008 art. 15 comma 13, una norma straordinaria emanata a fine 2008 per salvare i bilanci delle banche e società finanziarie a fronte della crisi finanziaria sui mercati mondiali; in sostanza i titoli azionari ed obbligazionari presenti in bilancio al 31.12.2008 sono stati valutati non al valore di mercato alla chiusura dell'esercizio, come sarebbe stato necessario fare "in base alle norme ordinarie, ma al valore di iscrizione iniziale, prima che la crisi dei mercati finanziari determinasse un forte calo delle quotazioni. Il "ricorso a tale norma straordinaria ha consentito ai non evidenziare in bilancio una perdita pari a 43,7 milioni di euro, effettivamente conseguita a fine esercizio 2008 (nota integrativa al bilancio 2008, pagina 28, ultima riga, totale delle sopravvalutazioni ex D.L. 185/2008 per azioni, obbligazioni, titoli di Stato e fondi).

In chiusura di bilancio 2008, Coop Nordest ha poi utilizzato il Fondo rischi su opzioni ed il Fondo rischi titoli non quotati, accantonati negli esercizi precedenti, per un importo complessivo di 58,6 milioni di euro, a fronte delle perdite subite.

Coop Nordest ha poi effettuato, a fine 2008, appena in tempo utile per "salvare" il bilancio, un'operazione di conferimento di proporzioni gigantesche, conferendo la totalità del patrimonio immobiliare (ben 135 immobili) della cooperativa in una società che al termine dell'operazione di conferimento risulta essere controllata per il 95% da Coop Nordest e per il 5% da CCPL, altra cooperativa di Reggio Emilia. L'operazione di conferimento ha determinato l'emersione di maggiori valori degli immobili, generando una fortissima plusvalenza, pari a 276,5 milioni di euro (nota integrativa al bilancio 2008, pagina 7).

L'unico immobile non conferito nell'operazione appena citata, l'ipermercato Ariosto di Reggio Emilia, è stato ceduto alla società Aurora Srl, con sede a Castelnovo di Sotto (RE) e posseduta da Coop Nordest per il 50%; la vendita ha generato una plusvalenza di 21,2 milioni di euro (nota integrativa, pagina 19). Aurora Srl, dotato di un capitale sociale di 34 mila euro, ha potuto pagare il prezzo di acquisto dell'immobile soltanto grazie ad un finanziamento di 19 milioni di euro ricevuto dalla stessa Coop Nordest. In sostanza Coop Nordest ha dovuto finanziare la società acquirente per poter realizzare la vendita e generare la plusvalenza, ed ha poi preso in affitto da Aurora Srl l'immobile.

Dopo tutte le operazioni straordinarie, le deroghe ai criteri di valutazione, e gli utilizzi dei fondi rischi, il bilancio 2008 di Coop Nordest chiude con un modestissimo utile di 1,4 milioni di euro. Se non fossero state poste in essere tutte le operazioni contabili sopra descritte (1. deroga straordinaria ai criteri di valutazione, 2. utilizzo dei Fondi rischi, 3. conferimento dell'intero ramo immobiliare), il bilancio 2008 di Coop Nordest avrebbe evidenziato un perdita di fortissime proporzioni, di circa 400 milioni di euro, pari a ben oltre la metà del patrimonio netto della cooperativa (circa 770 milioni di euro).

Come se non bastasse, nel bilancio 2008 c'è un'ulteriore insidia nascosta; non è stata rilevata la perdita, probabilmente ingente, della società partecipata Holmo, che chiude il bilancio al 30 giugno, e quindi non aveva dati aggiornati disponibili. Holmo dovrebbe essere proprietaria di un pacchetto consistente di azioni Unipol, ed è la società che fu utilizzata per uno sfortunato e tristemente noto tentativo di scalata a Unipol.

Gli elementi che emergono dalla lettura del bilancio 2008 di Coop Nordest sono già decisamente sconvolgenti. I dati sono però ancora più allarmanti se si considera che a fine 2008 la cooperativa aveva ricevuto prestiti dai soci per un importo di 1.423,8 milioni di euro".

LA REPLICA DI COOP CONSUMATORI NORDEST
"La polemica politica ha oggi superato un confine: quello della responsabilità. Il Pdl di Reggio, fornendo una lettura parziale e falsata dei bilanci pubblici di Coop Consumatori Nordest, arriva a conclusioni e prive di ogni fondamento.

Gli esponenti del Pdl locale arrivano a definire “disastrosi” i risultati 2008 della cooperativa, lanciano un’accusa grave quale quella di aver “nascosto” ai soci fantomatiche “acrobazie contabili”. L’obiettivo di questa operazione diffamatoria è quella di gettare ombre sulla solidità della cooperativa e di minare la fiducia riposta dai soci.

Il prestito sociale in Coop Consumatori Nordest è sicuro, lontano dal rischio degli strumenti finanziari speculativi, rispettoso dei regolamenti nazionali delle cooperative di consumo e di Banca d’Italia: al contrario delle dichiarazioni di Eboli esso è di immediata rimborsabilità.

Coop Nordest è un impresa cooperativa in grande salute, che nel 2008, l’anno orribile della crisi finanziaria, ha chiuso un esercizio in utile di €1.423.000 e si appresta a formalizzare un 2009 con un risultato molto positivo intorno ai €20.000.000 ante imposte.

Sono poche l’imprese in Italia e nel mondo che hanno attraversato questi due anni aumentando il proprio patrimonio, garantendo l’occupazione e soprattutto rispondendo a pieno alla propria missione di tutelare il potere d’acquisto, il risparmio, e la sicurezza per i soci-consumatori.

Manipolare questa realtà, danneggiare l’immagine e la credibilità di una realtà economica patrimonio di tutti i reggiani per avere un po’ di visibilità è una preoccupante deriva della polemica politica.

Insinuando dubbi e ombre (sempre attenti però a dire che tutto è stato fatto nella legalità) questi politici alzano un allarme sociale che crea sfiducia nel nostro sistema economico che coinvolge dipendenti, soci, fornitori.

Inaccettabili poi le accuse di aver nascosto ai soci i dati e le scelte: nel 2009 sono state 53 le assemblee che hanno discusso i risultati del 2008, non nascondendo mai la portata delle decisioni che nel corso di quell’anno hanno permesso di affrontare la fase più acuta della crisi con un profilo prudente ed in sicurezza.

I consiglieri Pdl locali che hanno costruito questi impianto diffamatorio saranno chiamati ad assumersi tutte le responsabilità, anche legali. Tuteleremo la cooperativa, l’istituto del prestito sociale, e l’economia che Nordest rappresenta per il territorio e le comunità".

16 aprile 2010

Reggio24ore.com


COOP NORDEST CHIUDE IL 2008 CON SVALUTAZIONI DI 135 MILIONI

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5 commenti:

ZANARDI ha detto...

BEH...CHE DIRE,VEDREMO....
SE SON ROSE FIORIRANNO, ALTRIMENTI LA SPORCIZIA SPAZZATA SOTTO IL TAPPETO PRIMA O POI RISALTERA' FUORI.

Anonimo ha detto...

Il mio compagno, ingegnere addetto agli allestimenti negli uffici di coop centroitalia, 14 mesi fa, è stato demansionato senza nessuna ragione concreta e spedito a oltre 80 km di distanza, presso il supermercato di Gubbio, a scaricare cassette di frutta... per ragioni organizzative dell'azienda che sfoggia però bilanci in positivo... Ha fatto causa all'azienda e per ora ha vinto il provvedimento d'urgenza, avendo il giudice disposto il reintegro alla mansione di impiegato di concetto... Però per ora la coop non ha rispettato la sentenza e lui continua a scaricare cassette... Dove sta l'etica della cooperativa? Io ci vedo dietro il comportamento di una qualunque ditta privata.

Anonimo ha detto...

@ l'anonima "il mio compagno..."
Non direi di una qualunque ditta privata....non tutte le ditte private fanno di queste cose..solo quelle stronze!

Anonimo ha detto...

«Bankitalia sanziona Pedroni»
la Gazzetta di Reggio — 17 aprile 2010 pagina 13 sezione: ECONOMIA

REGGIO. «Da consigliere comunale, rivendico il sacrosanto diritto di occuparmi delle vicende dell’economia locale, cooperative comprese, e denunciare i rischi e i pericoli nei quali potrebbero incorrere i miei concittadini, compresi i soci cooperatori, che però non ho invitato a ritirare la propria quota associativa. Se ai poteri forti del centrosinistra - politici ed economici - ciò non sta bene, mi dispiace per loro, ma non saranno le querele, che guarda caso vengono annunciate sotto forma di risarcimento danni, che mi metteranno a tacere. Tornerò presto a illustrare altre “anomalie” di Coop Nord Est e del sistema coop». A parlare è Marco Eboli, consigliere comunale del Pdl, che due giorni fa ha attaccato la Coop Consumatori Nordest guidata da Marco Pedroni incassando, di rimando, la promessa di una querela da parte dell’azienda. Nel mirino di Eboli, il bilancio 2008 della coop e le perdite «mascherate» in virtù - è stato detto - di artifizi contabili comunque leciti. Ma dopo la replica di Pedroni («è tutto falso»), ieri Eboli è tornato alla carica, tirando in ballo Unipol banca, dove «Pedroni è componente del consiglio di amministrazione. Leggo e segnalo dal “bollettino di vigilanza di Banca d’Italia” del 10 ottobre 2009 che Pedroni è stato condannato a pagare 24mila euro per le seguenti irregolarità: “carenze nell’organizzazione e nei controlli interni da parte dei componenti del cda”, e ancora “carenze nell’organizzazione e nei controlli interni nel comparto derivati su cambi” e infine “posizioni e andamento anomalo, previsioni di perdite non segnalate all’organo di vigilanza e inesatte comunicazioni alla vigilanza”».

Anonimo ha detto...

Livorno, 20 aprile 2010 - "Con la cessione dell’area commerciale del Nuovo Centro alla Coop si chiude il cerchio intorno alla libertà di commercio e di mercato a Livorno. Un’amministrazione comunale a credibilità zero ha fatto in modo che venisse a crearsi, nel settore del grande commercio, un monopolio che non ha paragoni in alcuna altra città italiana o perfino toscana".

Marco Taradash, neo-consigliere regionale e capogruppo PdL in Comune, spara a zero sull’amministrazione del sindaco Alessandro Cosimi all’indomani dell’anticipazione apparsa su queste colonne che porta alla luce la decisione della famiglia Fremura di aprire le porte del Nuovo Centro — dove detiene la maggioranza delle aree con destinazione commerciale ed abitativa — alla Levante Srl, ovvero la società formata da Unicoop Tirreno e Unicoop Firenze, che ha avuto la meglio sul gruppo Esselunga.

LA NAZIONE