26 novembre 2010

STATO DI AGITAZIONE PER I LAVORATORI DI COOP ESTENSE

La trattativa per il rinnovo del contratto integrativo si è arenata





Dopo le grosse polemiche sulla proposta di aperture domenicali, Coop Estense deve ora fare i conti anche con un altro fronte. Questa volta interno. Il sindacato non vuole rinunciare all’aumento dell’orario per 600 part-time e alla stabilizzazione di 300 precari, ma non condivide gran parte delle condizioni poste dalla azienda. E allora parte lo stato di agitazione.

Lo scorso 23 novembre è proseguito il confronto con Coop Estense per il rinnovo del contratto integrativo. Nella riunione precedente (del 14 ottobre), la cooperativa aveva presentato la proposta di aumento a 600 part time dell’orario di lavoro in 4 anni; trasformazione di 300 persone a tempo indeterminato; trasformazione del salario di risultato collettivo in un premio individuale di merito rispetto alle singole valutazioni (quella che i sindacati definiscono ironicamente “la pagellina”); la riduzione del trattamento domenicale e festivo; esclusione per tutti i nuovi assunti a trattamenti economici e normativi del contratto integrativo aziendale per 4 anni; maggiore flessibilità per i full time.

Le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil pur ritenendo importanti le aperture dell’azienda, ritengono che “le restanti richieste, che si muovono in direzione opposta alla piattaforma da noi presentata due anni fa, non si possano accettare”.

All’incontro del 23 novembre, le organizzazioni sindacali avevano proposto di "ragionare" su un ulteriore pezzo di salario variabile, collegato a obiettivi da assegnare a gruppi di persone, per incentivare il lavoro comune verso obiettivi di miglioramento qualitativo della cooperativa stessa. Tra l’altro senza escludere anche l’ipotesi di un incentivo individuale legato ad un parametro chiaro e verificabile, ma non certamente su un giudizio aziendale complessivo sul lavoratore o lavoratrice”.

Coop Estense ha valutato però “insignificante” la proposta, “mantenendo una posizione rigida e ferma – come la descrivono Filcams, Fisascat e Uiltucs – sulla loro idea di salario di merito individuale, che tra l’altro, vedrebbe una parte di lavoratori e lavoratrici con un premio ridotto o addirittura annullato. L’atteggiamento di totale chiusura della cooperativa non ha permesso di proseguire serenamente il confronto”.

Per tali motivi le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione e invitano le lavoratrici e i lavoratori a partecipare alle assemblee che verranno indette per dare informazione e condivisione del merito della trattativa.

I sindacati avvertono che saranno disponibili a riprendere la trattativa “quando Coop Estense si presenterà al tavolo per concludere un contratto dignitoso e non per riproporre (come ormai fa da 2 anni) continue richieste di restituzione di istituti contrattuali importanti per le lavoratrici ed i lavoratori e quando assumerà un atteggiamento maggiormente rispettoso nei confronti delle controparti sindacali e dei lavoratori che quotidianamente contribuisco al successo di questa impresa cooperativa”.

26 novembre 2010

estense.com

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