28 novembre 2010

UN MILIONE DI CONTRIBUTI EVASI: SOTTO ACCUSA 40 COOPERATIVE



Dati dell’Osservatorio provinciale: Inps e Inail sono spesso un optional

Contratti nazionali non sempre rispettati nei settori della logistica e del facchinaggio

I lavoratori sono quasi esclusivamente immigrati


PADOVA. Quaranta cooperative su 59 ispezionate sono risultate irregolari. Sono state identificate «spurie» come si dice nel linguaggio tecnico interno. In pratica, in provincia di Padova, le coop che rispettano le regole vigenti sono abbastanza poche. Non sempre vengono rispettati i versamenti agli organi previdenziali.

Nella maggioranza dei casi nel pianeta variegato delle coop, specialmente nel settore della logistica e del facchinaggio, spesso i contenuti specifici dei contratti nazionali vengono messi sotto i piedi, i contributi previdenziali all’Inps e all’Inail diventano un optional e non un obbligo ed i versamenti fiscali sono, in tantissime situazioni, ai limiti della decenza sociale.

Questo è, purtroppo, il quadro trimestrale che hanno presentato, pochi giorni fa, i rappresentanti dell’Osservatorio Provinciale Permanente sulla Cooperazione, formato, in base alla legge del 23 luglio 2007, dalla Direzione provinciale, Inail, Inps, Confcooperative, Lega Coop, Acgi e Cgil, Cisl ed Uil, che si riunisce ogni tre mesi.

Di fronte ad un panorama così desolante del settore, dove circa il 70% della manodopera è formata da immigrati, poi esposti al rischio dell’espulsione perché precari, gli enti preposti alla vigilanza, che hanno ispezionato le 59 cooperative inserite nel report, hanno comminato sanzioni amministrative per 316.832 euro. Ed hanno accertato che sono stati evasi 1.196.227 euro di contributi. Gli ispettori dell’Osservatorio hanno anche accertato che alcune coop hanno acquisito appalti «non genuini», ossia sospetti; che 14 aziende hanno comunicato in ritardo al Centro per l’Impiego la loro costituzione giuridica e varie assunzioni dei singoli lavoratori-soci in modo tale da far risultare che, per un determinato periodo di tempo, alcune coop non siano mai esistite.

In pratica un gioco sporco per pagare in nero i lavoratori e per non pagare le tasse dovute. Insomma i dati forniti dall’O sservatorio sulle Coop sono devastanti e confermano in pieno lo spirito della recente inchiesta effettuata sul settore dalla Guardia di Finanza, ben riportata, a puntate, dal nostro giornale e danno ragione al cento per cento al grido d’allarme lanciato già cinque anni fa da alcuni sindacalisti che invitavano il Governo e cambiare le regole interne del settore sollecitando più ispezioni.

27 novembre 2010

il mattino di Padova


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