03 settembre 2010

DA TRE MESI SENZA STIPENDIO: LAVORATORI CARREFOUR: 'RISPETTINO LA SENTENZA, CI RIDIANO IL LAVORO'



Milano. Tre mesi senza stipendio per 64 lavoratori della cooperativa R.M che opera presso il G.S Carrefour di Pieve Emanuele. Dopo essere stati licenziati perchè non avevano accettato le condizioni di rinnovo del contratto (diminuzione dello stipendio e primi tre giorni di malattia non pagata) i 64 operai hanno ottenuto sentenza positiva da parte del Tribunale di Milano che obbligava la R.M a reintegrarli, ma tutti e 64 sono stati respinti ai cancelli pochi giorni fa con la spiegazione che la cooperativa non lavorava più per Carrefour. Morale i 64 sono a piedi e senza foglio di licenziamento non potendo così cercare un altro lavoro senza perdere tutti gli anni di contributi versati presso R.M. Oggi l'incontro in prefettura con Carrefour, R.M e i sindacati. Abbiamo parlato con i lavoratori per capire come stanno le cose e con Ettore Montagna segretario Filt-Cgil.

30 agosto 2010

Servizio ed interviste di Federica Giordani

c6.tv


4 commenti:

Anonimo ha detto...

sono un dipendende ex CARREFOUR, CACCIATO dalla suddetta multinazionale. Volevo solo suggerire ai dipendenti di Ancona di non prestarvi alle proposte aziendali e di lottare sino alla fine perchè i vostri dirigenti hanno segnato già da tempo il vostro futuro.

http://lavoratori-unicoop.blogspot.com/2010/06/carrelli-vuoti-per-314-dipendenti-della.html?showComment=1283615036615#c3121813446977396532

Anonimo ha detto...

SLAI COBAS COOPERATIVA C.S.R. PADERNO DUGNANO: E’ STATA LICENZIATA PER RAPPRESAGLIA CARMEN DELEGATA DELLO SLAI COBAS DALLA COOPERATIVA SOCIALE CSR DI VARESE !!
Scritto da redazione
Lunedì 30 Agosto 2010 07:05
Le cooperative sociali addette all’assistenza , si sono trasformare nell’organizzazione migliore per reprimere ogni forma di opposizione e per aumentare i profitti. Si tratta di profitti estorti a soci e socie lavoratrici che lavorano quasi sempre con carichi ci lavoro enormi, che mettono a repentaglio la loro salute, ricattate dal permesso di soggiorno e dal reddito se immigrate, ricattate dalla conservazione del posto di lavo per tutti gli altri.

I soci onorari e responsabili non vanno per il sottile quanto devono spaventare e reprimere; quelli della CSR che hanno in appalto la RSA Bernardelli presso la clinica San Carlo di Paderno Dugnano, il 13 di agosto hanno licenziato, costruendo ad arte le motivazioni, una nostra delegata.

Non solo l’infamia di lasciare a casa una persona prima delle ferie, ma anche lasciare i reparti, gia ridotti all’asso per le ferie e altro ancora, ancora più in difficoltà.

La delegata chiedeva da tempo di mettere in sicurezza i mezzi di lavoro, essendo anche Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza, ma questo argomento era fastidioso per la cooperativa, spendere soldi per la sicurezza di chi lavora, per loro, è un sacrilegio.

L’altra questione che non è stata digerita dai soci onorari e dai dirigenti, è che il nostro sindacato insieme alla delegata, ci siamo opposti alla decisione di ridurre la 13° mensilità del 60%, di non pagare più i primi 3 giorni di malattia, ci cancellare d’ufficio l’Elemento Retributivo Territoriale, ( come il premio di produzione o incentivante nelle cooperative) ed infine ridurre di 5 giorni le ferie annue, deciso dall’assemblea dei soci per far fronte alla perdita di profitto, ma con quale coraggio . un lavoratore può accettare in un momento di crisi come l’attuale la riduzione dello stipendio ?

La politica della CSR di Varese non è deleteria solo per i loro soci lavoratori, ma è un comportamento pericoloso a cui tutto il movimento sindacale milanese e nazionale si deve opporre.

Da oggi tutti potrebbero attingere dalle tasche dei lavoratori quando fa comodo !

I regolamenti che sino sono confezionati, le leggi interpretate e adattate ai loro bisogni, il governo che favorisce da sempre chi sfrutta, permettono, se nessuno si oppone, di ingrassare una casta di persone che senza muovere un dito si arricchiscono a scapito di lavoratori super ricattati e super sfruttati, tra cui moltissimi immigranti

LOTTARE CONTRO IL LICENZIAMENTO DI CARMEN SIGNIFICA LOTTARE CONTRO QUESTA POLTICA DI RICATTO CONTINUO E DI SCHIAVISMO POLITICO AI DANNI DEI LAVORATORI ITALIANI.

OGNI LAVORATORE OGGI HA IL DIRITTO DI NON SVOLGERE PIU’ DUE O TRE LAVORI, DI SUBIRE I RICATTI SENZA REAGIRE, DI ACCETTARE QUASIASI PAGA PER MANTENERE IL POSTO DI LAVORO

Questo sistema sta distruggendo tutto, vogliono che produciamo la loro ricchezze e ci vogliono ridurre alla miseria, strappandoci dignità e salute, queste sono delle buone ragioni per cominciare ad organizzare la nostra dura resistenza !!

Contro il licenziamento politico di Carmen inizieremo da subito la lotta legale per farla rientrare, ma nello stesso tempo svilupperemo la battaglia sindacale e politica per denunciare il comportamento repressivo della cooperativa CSR, per aggregare più situazioni possibili intorno a questo grave problema contro le cooperative sociali e i loro committenti che sono i responsabili delle moderne barbarie.

SLAI COBAS COOPERATIVA C.S.R. PADERNO DUGNANO

Anonimo ha detto...

Non è giusto prendersela con Carrefour quando le sentenze hanno strablito che l'azienda francese non ha colpe in quanto commissionante. La colpa è delle cooperative che non riassumono le persone, sono loro i veri disonesti !!!
Carrefour che dovrebbe fare scusate ? Continuare a utilizzare un servizio di cui non ha bisogno ? Le cooperative invece se ne fregano, non pagano gli arretrati e non riassumono anche se i giudici lo hanno stabilito...poi certo, facile tirare in ballo Carrefour, almeno si fa più rumore...però così facendo procurano dei danni di immagine, poi se le cose vanno male e non possono più servirsi di altro personale non prendetevela con l'azienda, ma con chi fa una precisa e aggressiva campagna diffamatoria !!!

Anonimo ha detto...

LUNEDI' 6 SETTEMBRE 2010
In merito a vertenza dei lavoratori della cooperativa R.M. (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 set - Carrefour Italia, in merito alla vertenza e alla nuova manifestazione dei lavoratori della Cooperativa R.M. davanti al supermercato Carrefour di viale Monza a Milano, precisa che l'attivita' in tutti i propri depositi e' da diversi anni affidata a soggetti specializzati nella movimentazione delle merci e di aver affidato al Consorzio Gemal la gestione del deposito di Pieve Emanuele pagando tariffe di mercato. Quindi, come il gruppo ha gia' chiarito, i lavoratori di tale cooperativa non sono propri dipendenti. Secondo il gruppo, i sindacati, strumentalizzando la vicenda, coinvolgono l'insegna Carrefour per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica con notizie incomplete e faziose. Il gruppo, quindi, si riserva di adire le vie legali sia nei confronti del Consorzio Gemal e Cooperativa R.M. affinche' adempiano alle sentenze della magistratura nel rispetto della legge e delle istituzioni, sia nei confronti di qualsiasi soggetto che diffonda informazioni scorrette e lesive della immagine dell'azienda. Com-Lor (RADIOCOR) 06-09-10 20:30:17