09 marzo 2011

UNA COOPERATIVA CHIEDE LA RINUNCIA ALLA MALATTIA PAGATA

Novara. La coop Nuova Assistenza chiede ai soci lavoratori la rinuncia ai primi tre giorni di malattia e non solo

Esposto della Cgil


La cooperativa replica: «C'è l'accordo con i soci»


Rinuncia a tre giorni di malattia, blocco degli scatti di anzianità e di parte del rimborso spese dell’auto. L’ha richiesto ai suoi soci-lavoratori la cooperativa «Nuova Assistenza» che spiega: «Solo così potevamo partecipare all’appalto del Comune». Ma la Cgil ha presentato un esposto alla Direzione provinciale del lavoro e all’amministrazione municipale novarese chiedendo controlli.

L’appalto per l’assistenza domiciliare è scaduto venerdì ed ora è in fase di aggiudicazione. Ma fa già discutere. La Funzione pubblica della Cgil, infatti, ha contestato le dichiarazioni con cui le socielavoratrici della cooperativa «Nuova assistenza» (che già sta gestendo il servizio per il Comune con una sessantina di operatrici) hanno rinunciato al pagamento dei primi tre giorni di malattia, congelato gli scatti di anzianità e rinunciato a parte del rimborso delle spese benzina per l’uso della propria auto. Si sono già tenute due assemblee con le lavoratrici, l’ultima lunedì sera.

«Abbiamo fatto una simulazione e in concreto ognuna perderebbe in media mille euro all’anno - illustra il sindacalista Guido Catoggio -. E questo non è poco riferito a stipendi che si aggirano attorno ai 900 euro mensili. Sono dichiarazioni che vanno contro il contratto, abbiamo invitato la cooperativa a non applicarle. Inoltre abbiamo sollecitato il Comune a vigilare sul rispetto degli accordi nazionali di categoria come previsto dal capitolato».

Per Massimo Pramaggiore, presidente della cooperativa che ha circa 1500 operatori in tutt’Italia, la questione è diversa: «Noi coinvolgiamo i nostri soci in varie iniziative coinviviali e ogni anno eroghiamo la divisione degli utili, quindi li abbiamo fatti partecipi anche della difficoltà in cui ci troviamo di fronte all’appalto del Comune che ha aumentato le ore di servizio a fronte della stessa base d’asta. Senza il risparmio portato dal congelamento di queste condizioni, non avremmo potuto partecipare alla gara. Così abbiamo raggiunto un accordo».

Della questione si è parlato anche ieri mattina nell’incontro tra i sindacati e l’assessore Massimo Contaldo che ha commentato: «Non sono a conoscenza della questione, riguarda un’azienda».

I lavoratori della cooperativa:

- 60 operatrici sono coinvolte nel servizio di assistenza domicliare che la cooperativa già gestisce per il Comune di Novara;

- 1500 lavoratori sono occupati dalla coop «Nuova assistenza» in tutt’Italia in servizi a favore di minori e anziani.


9 marzo 2011

Barbara Cottavoz

La Stampa

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono una dipendente ma non ho mai avuto un centesimo di utile.......
grazie