10 dicembre 2009

BTP CONSORZIO ETRURIA, LA "STRANA ALLEANZA"






Per la Lega delle Coop, è «una strana alleanza». Per le due imprese, un'intesa necessaria siglata per «puntare ai grandi appalti nazionali». E' l'accordo tra il Consorzio Etruria, locomotiva delle costruzioni orgoglio della Lega toscana delle cooperativa, e la Baldassini-Tognozzi-Pontello, l'impresa del gruppo di Riccardo Fusi che dall'edilizia privata si è via via esteso fino ad includere gli alberghi Una hotels.

Un accordo giunto a maturazione in un momento di generali difficoltà del settore con lo scopo di sommare assieme i requisiti e le qualificazioni delle singole imprese per concorrere ai più grandi appalti nazionali. A cominciare dagli 800 milioni di euro che si prevedono come base di gara per l'autostrada ionica. Da tempo Consorzio Etruria e BTP stanno sperimentando collaborazioni: dal project milionario sui quattro nuovi ospedali toscani (poi finito male perché sono stati esclusi) alla Manifattura Tabacchi (per la quale si attendono le indicazioni di Palazzo Vecchio) fino al project per le linee 2 e 3 della tramvia. Non è ancora chiaro quale forma giuridica prenderà l'accordo siglato: forse quella di un «consorzio stabile» o magari quelladi «associazione temporanea d'imprese».

Ma il patto tra i due ormai c'è, come scrive il Tirreno di Prato e come confermano da una parte la società cooperativa guidata oggi da Luigi Minischetti e l'imprenditore Fusi dall'altra. Il ruolo dell'ex presidente del Consorzio Etruria Armando Vanni, passato poi nel gruppo di comando della Unicoop Firenze e adesso consulente del gruppo Fusi, sarebbe stato decisivo (un intervento a gamba tesa a scapito di qualcuno ?), accanto a quello di Menischetti, nel portare a conclusione il progetto di una forma più stretta e ambiziosa di collaborazione.

E grazie a questa alleanza gruppo Etruria e BTP possono adesso aspirare a piazzarsi tra i primi cinque posti nella classifica dei colossi nazionali delle costruzioni: insieme possono dichiarare più o meno un miliardo di euro di giro d'affari e un totale di 4mila dipendenti. Requisiti che consentiranno ai due gruppi toscani di mettersi in corsa per i più grandi appalti nel campo delle infrastrutture italiane. «Si tratta di un'alleanza ne cessaria per poter concorrere agli appalti più importanti», si spiega dal Consorzio Etruria. «Un patto per partecipare ai bandi delle grandi opere, che richiedono dimensioni superiori a quelle attuali», dice anche l'imprenditore Fusi.

Eppure alla Lega delle Coop la «strana alleanza» non pare abbia suscitato entusiasmi, Lungi dal promuovere e sostenere l'intesa, il gruppo dirigente di Lega Coop avrebbe finito col prendere semplicemente e freddamente atto della decisione assunta dal Consorzio Etruria di Minischetti. Anzi, anche da parte del Pd toscano sono state sollevate alcune perplessità circa l'opportunità dell'alleanza tra la società aderente alla Lega coop e il gruppo di Fusi.

9 dicembre 2009

Massimo Vanni

La Repubblica - Firenze

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3 commenti:

max ha detto...

LAVORO: CAMPAINI (UNICOOP), ETICA? NECESSARIO BUON ESEMPIO
FIRENZE, 27 NOV - "Se voglio cercare di stimolare comportamenti etici devo dare l'esempio". Lo ha detto oggi Turiddo Campaini, presidente di Unicoop, parlando durante il convegno su Etica e lavoro. Secondo Campaini, "é necessario creare in sistema di norme nazionali e internazionali che coinvolgano i governi. Ci vorranno norme dissuasive rispetto a comportamenti contrari all'etica e incentivanti coloro che vogliono usare comportamenti etici. Perché oggi siamo nel Paese dei condoni e degli scudi fiscali. Come si fa a seguire comportamenti etici se i premiati sono poi quelli che si comportano male? E' necessario cambiare modo di pensare e, soprattutto, se voglio stimolare azioni etiche devo dare l'esempio". (ANSA).

Vinicio ha detto...

Ecco, bravo, daccelo quest' esempio.

Anonimo ha detto...

13 gennaio 2010
Baldassini Tognozzi Pontello, 50 operai in cig
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“Nel corso dell’incontro svoltosi ieri tra Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Firenze, le Rsu e la Baldassini Tognozzi Pontello Spa, nella persona del presidente Riccardo Fusi, l’impresa ha illustrato la propria difficoltà a garantire i livelli occupazionali della divisione appalti privati”. Lo riferiscono le tre sigle sindacali: “Con l’ultimazione di numerosi cantieri, infatti, gli 87 operai e 50 impiegati non trovano ricollocazione in altre opere ad eccezione di una parte di tecnici che saranno trasferiti temporaneamente sui lavori per la realizzazione del Quadrilatero Umbria-Marche, come già a suo tempo avvenne con una parte del personale proveniente dalla Terza Corsia della A1”