26 marzo 2011

CROLLA UN PEZZO DI ETERNIT, PAURA ALL'UNICOOP













Sfiorata la tragedia nel magazzino di Sesto Fiorentino: alcuni dipendenti hanno rischiato di essere schiacciati da un lastrone venuto giù dal soffitto. Ora si profila il pericolo amianto.


Sfiorati da un lastrone di eternit venuto improvvisamente giù dal soffitto. Così alcuni dipendenti di Unicoop Firenze - che ieri mattina stavano svolgendo le proprie mansioni presso il magazzino di Sesto Fiorentino - hanno rischiato di venire schiacciati.

La tragedia è stata sfiorata intorno le 8.30 e ha mandato in tilt l'attività all'interno del magazzino. Paura e sconcerto tra i dipendenti, circa trenta su due turni, una parte dei quali ha preso un giorno di ferie; altri hanno optato per il temporaneo trasferimento nel magazzino Unicoop di Scandicci.

Appena tre mesi fa la Cgil aveva fatto una segnalazione all'Asl, chiedendo un sopralluogo per valutare l'eventuale pericolosità della situazione: in più parti soffitto e controsoffitto sarebbero pericolanti. Ma il rischio riguarda anche il materiale di cui si compone il soffitto: l'eternit.
Non a caso Unicoop ogni sei mesi incarica una ditta esterna di monitorare la situazione, proprio per valutare l'eventuale presenza di particelle tossiche nell'ambiente.

Alessandro Zanieri, delegato sindacale di Filcams Cgil, che ieri ha assistito al crollo, ha provveduto ad avvertire il collega che si occupa della sicurezza, il quale ha subito inviato una segnalazione al direttore della logistica e al responsabile del settore.

«Quanto accaduto ha messo a repentaglio l'incolumità dei lavoratori - afferma Zanieri - il lastrone di eternit era pericolante da tempo, quindi palesemente pericoloso. Ci riserviamo di fare denuncia all'Asl e alle altre autorità competenti. L'Asl è stata comunque avvertita dell'accaduto e ha dato disposizione al personale di uscire immediatamente dal magazzino in cui è avvenuto il crollo. Questo perché se l'eternit si frantuma possono disperdersi nell'ambiente particelle di amianto, pericolose per la salute. Non a caso l'azienda incarica una ditta esterna ogni si mesi di monitorare la situazione. I controlli vengono effettuati attraverso degli aspiratori, in grado di rilevare la presenza di particelle tossiche nell'ambiente, che finora non sono state rilevate. Ma il soffitto del magazzino è precario e il crollo lo dimostra. Occorre che Unicoop prenda subito dei provvedimenti. Così non possiamo andare avanti»

Ieri mattina i ritmi di lavoro nel magazzino Unicoop di Sesto Fiorentino hanno subito una battuta d'arresto, ma poteva andare anche peggio. Il lastrone di cemento ed eternit che si è frantumato al suolo misura oltre un metro quadrato ed è molto pesante. Nel momento in cui si è staccato in magazzino c'erano i dipendenti che stavano lavorando e che hanno rischiato grosso.


25 marzo 2011

Il Giornale della Toscana

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3 commenti:

Levate l'eternit, pidocchiosi! ha detto...

La cosa agghiacciante è che un dipendente si era accorto della preicolosità di quel lastrone in bilico più di tre mesi fa. il responsabile della sicurezza aveva fatto una segnalazione scritta all'azienda e loro se ne sono sbattuti per 3 mesi, finchè è cascato il lastrone!
se qualcuno ci rimaneva sotto c'erano i presupposti per concorso in omicidio colposo !?

Anonimo ha detto...

Bravo. e perchè non mettere i pannelli fotovoltaici? La coop dice di essere ECO-simpatica,compatibile,rispettosa ecc.. e allora..via l'eternit e avanti con il solare !

Anonimo ha detto...

Sie bah il solare e poi a chi pagano le mazzette di turno ? Ad Apollo ?
Bona