02 marzo 2011

CONTRATTO TERZIARIO, USB: APPLICATA LA PEGGIORE RICETTA STILE MARCHIONNE

AI LAVORATORI E LAVORATRICI COMMERCIO TERZIARIO DISTRIBUZIONE E SERVIZI
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RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

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CISL E UIL FIRMANO UN ACCORDO VERGOGNOSO E INACCETTABILE

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APPLICATA LA PEGGIORE RICETTA STILE MARCHIONNE

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Sabato 26 febbraio, CISL e UIL hanno firmato con la Confcommercio, l’accordo di rinnovo del CCNL: si tratta di un accordo vergognoso che recepisce il peggio della “ricetta Marchionne” e del Collegato Lavoro.

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In cambio di aumenti ridicoli in 3 anni (86 euro lordi) si concedono deroghe peggiorative al contratto nazionale e modifiche insostenibili a diritti come per il pagamento della malattia. Ecco i principali punti dell’accordo:

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- previste deroghe peggiorative al contratto nazionale per gli accordi di secondo livello (territoriale o aziendali) mentre la stessa contrattazione decentrata è svuotata per le possibili modifiche “migliorative”;

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- NESSUN PAGAMENTO DELLA MALATTIA: nei primi tre giorni di ogni malattia, è previsto il pagamento al 100% solo per le prime due malattie all’anno, poi per la 3° e la 4° malattia l’azienda paga solo il 50%, e dalla 5° malattia in poi: zero retribuzione per tutti e tre i giorni (sono escluse solo le malattie superiori a 11 giorni); si prevede la totale “fuoriuscita” dall’assicurazione INPS per le malattie;

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- si introducono le norme del collegato lavoro su certificazione dei contratti e sull’arbitrato (forme di ricatto e di rinuncia dei lavoratori ai diritti di legge e contrattuali);

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- il monte ore dei permessi individuali sono legati all’anzianità di servizio; si incrementa il sistema degli enti bilaterali (padroni-sindacato); contratti part-time di 8 ore settimanali per i fine settimana; aumento dei periodi di prova; lavoro domenicale per il 30% delle domeniche autorizzate a livello locale; frammentazione del CCNL in parti speciali e sotto settori (commercio, servizi, auto, telecomunicazioni); tregua sindacale (cioè divieto di sciopero) proprio durante le trattative sindacali;

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AUMENTI: oltre alla perdite salariali per malattia, l’accordo prevede questa miseria di “aumenti” (LORDI) che non tengono conto neppure dell’inflazione reale.

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La CGIL non ha firmato questa totale svendita dei diritti, dichiarandosi a favore di un referendum consultivo tra i lavoratori del settore: come USB riteniamo che un accordo di questo genere sia comunque INACCETTABILE e che la GRAVITA’ dei contenuti deve trovare da parte sindacale e da parte dei lavoratori una opposizione netta e chiara.
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E’ UN ATTACCO GRAVISSIMO AI DIRITTI DEI LAVORATORI

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AL DIRITTO ALLA MALATTIA, AL CONTRATTO NAZIONALE, AL DIRITTO DI SCIOPERO

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RISPONDIAMO CON LA MASSIMA PARTECIPAZIONE ALLO

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sciopero generale del 11 marzo

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manifestazione nazionale a Roma - P.zza della Repubblica ore 9.30


USB - Unione sindacale di base


3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' UNA VERGOGNA !!!

Anonimo ha detto...

ED ADESSO VEDIAMO CHE SON CAPACI DI INVENTARSI NELLA TRATTATIVA CON LE COOPERATIVE...

Anonimo ha detto...

Scusate, ma non c'è verso di fare ricorso al TAR? O di fare una causa collettiva?

Klaus da Padova