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RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
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CISL E UIL FIRMANO UN ACCORDO VERGOGNOSO E INACCETTABILE
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APPLICATA LA PEGGIORE RICETTA STILE MARCHIONNE
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Sabato 26 febbraio, CISL e UIL hanno firmato con la Confcommercio, l’accordo di rinnovo del CCNL: si tratta di un accordo vergognoso che recepisce il peggio della “ricetta Marchionne” e del Collegato Lavoro.
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In cambio di aumenti ridicoli in 3 anni (86 euro lordi) si concedono deroghe peggiorative al contratto nazionale e modifiche insostenibili a diritti come per il pagamento della malattia. Ecco i principali punti dell’accordo:
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- previste deroghe peggiorative al contratto nazionale per gli accordi di secondo livello (territoriale o aziendali) mentre la stessa contrattazione decentrata è svuotata per le possibili modifiche “migliorative”;
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- NESSUN PAGAMENTO DELLA MALATTIA: nei primi tre giorni di ogni malattia, è previsto il pagamento al 100% solo per le prime due malattie all’anno, poi per la 3° e la 4° malattia l’azienda paga solo il 50%, e dalla 5° malattia in poi: zero retribuzione per tutti e tre i giorni (sono escluse solo le malattie superiori a 11 giorni); si prevede la totale “fuoriuscita” dall’assicurazione INPS per le malattie;
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- si introducono le norme del collegato lavoro su certificazione dei contratti e sull’arbitrato (forme di ricatto e di rinuncia dei lavoratori ai diritti di legge e contrattuali);
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- il monte ore dei permessi individuali sono legati all’anzianità di servizio; si incrementa il sistema degli enti bilaterali (padroni-sindacato); contratti part-time di 8 ore settimanali per i fine settimana; aumento dei periodi di prova; lavoro domenicale per il 30% delle domeniche autorizzate a livello locale; frammentazione del CCNL in parti speciali e sotto settori (commercio, servizi, auto, telecomunicazioni); tregua sindacale (cioè divieto di sciopero) proprio durante le trattative sindacali;
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AUMENTI: oltre alla perdite salariali per malattia, l’accordo prevede questa miseria di “aumenti” (LORDI) che non tengono conto neppure dell’inflazione reale.
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La CGIL non ha firmato questa totale svendita dei diritti, dichiarandosi a favore di un referendum consultivo tra i lavoratori del settore: come USB riteniamo che un accordo di questo genere sia comunque INACCETTABILE e che la GRAVITA’ dei contenuti deve trovare da parte sindacale e da parte dei lavoratori una opposizione netta e chiara.
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E’ UN ATTACCO GRAVISSIMO AI DIRITTI DEI LAVORATORI
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AL DIRITTO ALLA MALATTIA, AL CONTRATTO NAZIONALE, AL DIRITTO DI SCIOPERO
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RISPONDIAMO CON LA MASSIMA PARTECIPAZIONE ALLO
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sciopero generale del 11 marzo
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manifestazione nazionale a Roma - P.zza della Repubblica ore 9.30
3 commenti:
E' UNA VERGOGNA !!!
ED ADESSO VEDIAMO CHE SON CAPACI DI INVENTARSI NELLA TRATTATIVA CON LE COOPERATIVE...
Scusate, ma non c'è verso di fare ricorso al TAR? O di fare una causa collettiva?
Klaus da Padova
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