24 ottobre 2010

QUARANTA DIPENDENTI SU SESSANTA RIENTRANO ALLA COOP DI BAZZANO (AQ)




Coop Centro Italia innaugura il nuovo punto vendita a Bazzano (AQ)







Importanti sotto il profilo occupazionale della realtà locale i riflessi del nuovo intervento: circa 40 dei 60 lavoratori ancora in cassa integrazione dopo il terremoto sono stati reintegrati. Il supermercato sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 20 e tutte le domeniche dalle 9,00 alle 13,00.

Il percorso della presenza di Coop Centro Italia a L'Aquila ha vissuto come noto momenti difficili: il terremoto dello scorso anno ha acuito le difficoltà, ma non ha fatto venir meno la volontà di esserci.

24 ottobre 2010

Il Tempo.it


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Nel pubblicare questo articolo non possiamo non ricordare i momenti difficili a cui Il Tempo fa riferimento, pur senza avventurarsi in quella brutta, brutta vicenda.

Per la comprensione di quei momenti difficili, sarà utile leggersi questo articolo: Anche la Coop abbandona i terremotati e ricordare le parole di allora del sindaco aquilano Massimo Cialente: «Come accaduto con la Transcom, nella fase del terremoto si utilizzano i lavoratori come scudi umani, umiliando persone già duramente colpite dalla tragedia, per esercitare pressioni ora sul Governo centrale, ora - come nel caso Coop - sul Comune, per ricatti nel campo urbanistico. Se è odioso che ciò sia fatto da imprese private, trovo ancora più esecrabile che questo comportamento sia praticato da chi si richiama al movimento cooperativo e che dietro a questi valori sociali, storici e culturali, gode, tra l’altro, di particolari privilegi nel nostro Paese» [...] «Ancora una volta ribadisco - ha concluso - che è vero che siamo terremotati, ma tutti gli aquilani esigono rispetto e non cedono, nessuno, a cominciare dal sindaco, ad alcun tipo di ricatto».

La vicenda è ampiamente descritta nel libro La Coop non sei tu di Mario Frau, nel sottocapitolo intitolato proprio L'Aquila, lavoratori utilizzati come scudi umani (da pag. 348 a seguire).

L'autore nel concederci un'intervista che pubblicammo in due parti (parte prima - parte seconda) convenne con noi che, tra le varie vicende cha hanno fortemente macchiato l'immagine patinata e buonista delle Coop, quella de L'Aquila a cui abbiamo fatto riferimento "sia (stata) indubbiamente quella più censurabile dal punto di vista etico e della responsabilità sociale".

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