22 gennaio 2011

VERTENZA COOP ESTENSE: PARI DIGNITA' O CAPITOLAZIONE?


Aumentano le perplessità anche in seno alla Cgil-Filcams sulla scelta di procrastinare i tempi dell'integrativo, demandando al CCNL le questioni più spinose (pagelle).

Mario Zucchelli, presidente di Coop Estense


In effetti come il documento che segue fa notare, non sono emersi elementi tali da rimandare o accantonare definitivamente uno sciopero preannunciato sotto le feste natalizie che sarebbe stato molto potente.

Queste perlessità non emergono però dall'attivo dei delegati di giovedi, che con una votazione bulgara ha approvato l'accordo che sarà presentato nei prossimi giorni ai lavoratori. In buona sostanza vediamo una Filcams che, al solito quando si tratta di Coop, ondeggia paurosamente. L'incerta gestione del segretario Martini certamente non aiuta, anzi, non promette nulla di buono in vista del rinnovo del contratto nazionale.


Riguardo alla vertenza per il rinnovo del contratto integrativo di Coop Estense, accantonato lo sciopero, alla fine si è tornati a trattare e si è giunti ad un accordo ponte che prolunga la durata del contratto aziendale vigente fino al prossimo ottobre in attesa della stipula di quello nuovo.

Ma in cosa è cambiata la posizione aziendale per fare dismettere l’azione di lotta? Poco o niente. Alcuni passaggi da part time a tempo pieno (naturalmente riservati ai prediletti dall’azienda) e alcune assunzioni, ma solo a patto che i sindacati firmino il nuovo contratto aziendale (altrimenti delle 300 assunzioni previste ve ne saranno solo 75!!!) e, appunto, la promessa di non disdettare nell’immediato il contratto ormai scaduto.

Insomma pare evidente che è passata la logica per cui o si firma il nuovo contratto aziendale (si intende ovviamente alle condizioni che imporrà l'azienda) o 225 persone non saranno assunte e diverse centinaia di part-time non saranno trasformati in full-time. Ma questa non è forse la logica di Marchionne? La logica dello scambio tra diritti e lavoro? E se l'azienda dovesse presentare una proposta di contratto aziendale che ripropone esattamente quelle condizioni capestro, come i pagellini (cioè salari individuali meritocratici), per cui fino ad oggi abbiamo espresso il nostro dissenso? Coop Estense avrebbe dalla sua la strepitosa arma del ricatto: “Se non firmate io non assumo e voi sindacati sarete responsabili della manca nuova occupazione e trasformazione di part time in full time!” Non è forse esattamente quello che è stato imposto in Fiat? Un ricatto inaccettabile!

A detta dell’ormai dismesso segretario regionale Filcams Walter Sgargi la vera novità emersa al tavolo sarebbe la pari dignità riconosciuta da Coop Estense alla controparte. Insomma dopo due anni di pesci in faccia la delegazione sindacale trattante avrebbe ottenuto la considerazione e il rispetto da parte dei rappresentanti dell’azienda. Quella considerazione e rispetto che il già citato Sgargi ha fatto però mancare nella riunione odierna (19 gennaio 2011) delle RSU di Coop Estense nei confronti di quei delegati che non si sono allineati sulla posizione della Filcams Nazionale e hanno espresso dissenso o perplessità sul fatto di avere rinunciato all’azione di lotta. Chi ha dissentito in quella sede è stato fatto oggetto di un colorito linguaggio non riportabile per ragioni di decenza ed educazione in queste righe. Dopo queste “simpatiche” esternazioni, il sopra citato ha altresì caldamente ordinato una specie di censura mediatica per fare si che non trapelino all’esterno le ragioni del dissenso e il reale svolgimento degli ultimi dibattiti interni all'organizzazione. Insomma anche in questo caso esplicite minacce di estromissione ai dissenzienti. Viene davvero da riflettere. Non sarà che la tanto lamentata arroganza di Coop Estense al tavolo negoziale abbia contagiato anche qualche esponente della parte sindacale? O peggio, non sarà che si è tornati alla fase congressuale dove gli episodi di mancanza di pari dignità e democrazia all’interno dell’organizzazione non sono certo mancati? Ci auguriamo che i toni della nostra discussione interna possano cambiare e possa essere accettato il dissenso...o nell'era del berlusconismo imperante si sta chiedendo troppo?

Nelle prossime giornate diffonderemo tra tutti i lavoratori di Coop Estense un volantino nel quale spiegheremo nel merito le ragioni del nostro dissenso e inviteremo i lavoratori a bocciare l'accordo ponte raggiunto tra le parti.
Si deve lottare per un contratto aziendale dignitoso e si devo respingere al mittente gli attacchi aziendali ai diritti dei lavoratori, e lo si deve fare ora!

Modena 18/1/2011

Rsu Coop Estense aderenti alla Cgil che Vogliamo

R28A


2 commenti:

Anonimo ha detto...

filcams una organizzazione allo sbando !!!

Anonimo ha detto...

In effetti non si capisce molto bene la posizione dei sindacati. Prima minaciano uno sciopero per natale contro le pagelle, Coop Estense gli ride in faccia e loro lo sciopero non lo fanno, perché insomma, ci sono le assunzioni.

Ma quelle c'erano anche prima, Coop Estense le ha proposte fin dall'inizio. Anzi probabilmente è andata così: la stragrande maggioranza di queste assunzioni era dovuta perché frutto di contratti a termine IRREGOLARI. I sindacati non ne hanno impugnato nemmeno uno. L'azienda sana la situazione (oggi scade il termine per impugnare i contratti a tempo determinato), ci guadagna le pagelle e fa pure bella figura.
Ma questo qui è un sindacato o Vanna Marchi?