Novità nella governance di Unicoop: il "facchino" Bani entra nel salotto buono
Unicoop Firenze, CFT, Consorzio Etruria: un giro di poltrone tra aziende cugine. Sono lontani i tempi quando in Unicoop si improvvisò con Armando Vanni alla presidenza del Consiglio di Gestione, poi allontanato senza tanti complimenti e ora emarginato e affannato a salvare la BTP dell'inquisito Riccardo Fusi.
Giulio Bani, ex presidente della CFT, la cooperativa che ha l'appalto di una buona parte dei magazzini Unicoo FI, entra nel salotto buono di Unicoop. Sani ne esce indovinate per far che? Ma il presidente del Consorzio Etruria. Un giro di valzer in famiglia. La presidenza di CFT va a Leonardo Cianchi.
Ecco l'attuale composizione del Consiglio di gestione di Unicoop
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Riccardo Sani a venti anni era già nell'ufficio tecnico della cooperativa. Da allora sono passati più di 35 anni e Sani è arrivato a ricoprire il ruolo di consigliere delegato allo sviluppo. Con lui allo sviluppo l'Unicoop Firenze ha realizzato il primo ipermercato della Toscana, nel 1988 a Massa e Cozzile, e poi una serie numerosa di centri commerciali prestigiosi, ma sempre tenendo conto dei principi fondamentali dai quali la cooperativa non deroga: il minimo impatto ambientale e urbanistico, la ricerca continua di soluzioni efficienti per minimizzare i costi di distribuzione. L'ultima operazione alla quale si è dedicato è l'acquisizione di una catena di supermercati per lo sviluppo della cooperazione su Roma.
Da luglio Riccardo Sani è stato chiamato a presiedere il Consorzio Etruria, che opera nel settore delle costruzioni e che ha bisogno di rilanciare il rapporto con le altre cooperative della Legacoop e di uscire dalla crisi che attanaglia il settore. Un compito difficile per il quale facciamo i migliori auguri a Riccardo.
Lo sostituisce nel consiglio di gestione dell'Unicoop Firenze, Giulio Bani che lascia la presidenza della Cft, una grande realtà della cooperazione toscana e fra i leader delle imprese che operano nella logistica. A Bani un benvenuto caloroso.
Informatore Coop Novembre 2010
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2 commenti:
Il Segretario della CGIL Guglielmo Epifani adesso afferma più volte e pubblicamente in televisione di essere favorevole al modello di democrazie economica tedesco la Cogestione (Mitbestimmung), che dire, era ora meglio tardi che mai, ora speriamo che tutta la CGIL segua il Segretario.
L'indroduzione del Sistema Duale e la partecipazione dei lavoratori nel Consiglio di Sorveglianza, e quindi di avere voce nell'indirizzo e nel controllo delle attività aziendali, nonché nella nomina e nella revoca dei Manager del Consiglio Esecutivo di Gestione, sarebbe una importante conquista di democrazia economica e potrebbe avere una positiva influenza sulle relazioni industriali sulla produttività e sulla trasparenza gestionale, i risultati ottenuti in Germania lo dimostrano chiaramente.
Anche se Marchionne, probabilmente perché non è prevista nel sistema anglosassone sembra sia contrario, questa intesa fra lavoro e capitale potrebbe aiutare il Sistema Italia a fare un passettino avanti, nulla di eccezionale però, infatti non è certo responsabilità di operai, impiegati ed imprenditori se le cose non vanno molto bene, ma a mio avviso la colpa è tutta di una numerosa, autoreferenziata, incompetente e costosissima nomenklatura politica che da circa 15 anni soffoca l'Italia con scelte contrarie all'interesse Nazionale. Spero che il Popolo Italiano prima o poi si svegli e mandi a casa queste persone, magari senza pensione e con una bella richiesta di danni, chissà tutto è possibile.
In Unicoop Firenze una specie di Sistema Duale esiste già, ma a differenza del sistema tedesco non prevede la partecipazione dei Lavoratori e del Sindacato nel Consiglio di Sorveglianza, è un sistema monco come uno sgabello a due gambe non sta in piedi, i tempi sono maturi perché la RSU chieda una correzione anche all'interno di un contratto integrativo aziendale.
Saluti
Giancarlo F.
Siamo al cambio!!
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