09 aprile 2011

CGIL TRENTO: VIETATO DISSENTIRE !


SOSPESI per tre mesi dalla Cgil del Trentino.

Ezio Casagranda, Fulvio Flammini e Franco Tessadri sospesi dalla Comitato di garanzia Nord-est della Cgil.




La Commissione di garanzia della Cgil Nord est ha sanzionato con lettera del 22 marzo 2011 – ritirata ieri pomeriggio – Ezio Casagranda, Fulvio Flammini e Franco Tessadri a tre mesi di sospensione dagli incarichi sindacali a seguito dello scontro politico apertosi in Cgil dopo il licenziamento di Fulvio da parte della FILT Cgil di Trento.

Franco Tessadri – RSU e dirigente Filt Cgil del Trentino – è stato sanzionato “…per alcune affermazioni rilevanti ai fini delle competenze della Commissione di garanzia…”, Fulvio Flammini – funzionario sindacale della Filt Cgil del Trentino – per aver scritto commenti ritenuti “..offensivi e lesivi dell’immagine della Cgil..” sul Blog della Filcams e Ezio Casagranda – Segretario generale della Filcams Cgil del Trentino – per non aver provveduto “…tempestivamente alla rimozione dei suddetti commenti..”.

Fare riferimento ad atteggiamenti offensivi dell’immagine della Cgil riporta la nostra memoria ai tempi bui in cui tale strumento veniva utilizzato sopprimere ogni forma di dissenso sociale. Per questo riteniamo la decisione un pesante attacco al diritto di critica ed alle libertà sindacali all’interno della Cgil e per questo, fermo restando il ricorso alla Commissione di garanzia nazionale, intendiamo convocare una conferenza stampa per denunciare pubblicamente questa operazione che umilia la storia della Cgil e infligge una preoccupante ferita alla democrazia ed al pluralismo interno.

Un attacco pesante ad ogni forma di dissenso interno sulla scia di una rottura, voluta e consumata, dalla maggioranza della Cgil nei confronti della minoranza interna.
Un pronunciamento che cambia di fatto lo Statuto dell’organizzazione, il quale riconosce pari dignità a tutte le sensibilità presenti nell’organizzazione ed in particolare nei confronti della Filcams dove la mozione della Cgil che vogliamo ha raggiunto l’80% dei consensi.

Si vuole colpire una categoria che ha il solo difetto di costituire l’opposizione ad una linea della Cgil provinciale di mera accettazione delle proposte che escono dai palazzi della provincia e dal governatore Dellai, colpevole di aver assunto la lotta alla precarietà “senza se e senza ma” contestandone gli abusi sia nelle aziende che all’interno della Cgil, ribadendo che non esistono zone franche dove la precarietà trovi diritto di cittadinanza.

Ma quello che preme sottolineare è il fatto che, nonostante una sentenza della cassazione escluda qualsiasi responsabilità del gestore del Blog, la Commissione abbia erogato la sanzione per mancato controllo cancella di fatto la libertà di stampa dentro l’organizzazione e applicando, in anteprima, la “legge bavaglio” in salsa nord est.
Una sentenza che da una parte colpisce i compagni della Filt, responsabili di essersi opposti al licenziamento e di aver denunciato una gestione a dir poco allegra delle risorse della categoria.

Questa brutta pagina della Cgil Trentina non scalfirà la nostra volontà di continuare la nostra battaglia politica all’interno di questa organizzazione che, purtroppo, si vede umiliata e offesa da un pronunciamento “politico” di una commissione che dovrebbe essere a tutela e salvaguardia dello Statuto e dei diritti che questo garantisce ad ogni iscritto della Cgil.


Trento 6 aprile 2011

E. Casagranda – F. Flammini – F. Tessadri

la Cgil che Vogliamo del Trentino


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