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Modena, 1 aprile 2011 - La mappa: ancora diversi edifici 'pericolosi': la Pam di San Possidonio, il cinema Carani di Sassuolo, il Poliambulatorio di San Felice sul Panaro, il supermercato Coop di Novi di Modena...
La provincia di Modena, che in Emilia-Romagna detiene il triste primato di maggior numero di siti contenenti amianto, dal 23 dicembre scorso ad oggi ne ha bonificati 17. Infatti, andando a guardare la mappatura della Regione aggiornata al 30 marzo, si vede che Modena è passata da 129 a 112 siti ancora da sanare (sono tutti edifici pubblici o privati aperti al pubblico). Tra questi, come spiega l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa), sono compresi anche i siti dove l’amianto e’ stato parzialmente rimosso oppure incapsulato e confinato.
E’ il caso, ad esempio, delle scuole materne Rodari e Andersen di Vignola, classificate come “2”, cioè come siti dove c’è amianto friabile (il più pericoloso) o compatto ma non confinato, e accessibile al pubblico.
In queste scuole, tuttavia, il materiale è stato incapsulato e reso inerte. Ma ci sono ancora diversi edifici classificati come ‘pericolosi’ che aspettano un intervento: la Pam di San Possidonio, il cinema Carani di Sassuolo, il Poliambulatorio di San Felice sul Panaro, il supermercato Coop di Novi di Modena, il tennis club di Mirandola e lo spogliatoio del campo da calcio di Gavello, solo per citarne alcuni.
Nel capoluogo, invece, ci sono ancora il nido d’infanzia “Melograno”, l’Ospedale estense, le scuole materne Simonazzi, Fossa Monda, Boccolari-Boschetti, la scuola di equitazione, il circolo sportivo Sirenella, la scuola dell’infanzia paritaria “Regina della Pace” e il cinema-teatro di Modena “Dlf”: tutti edifici classificati come classe 2 e nemmeno parzialmente bonificati o messi in sicurezza.
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