20 aprile 2011

" FIERA DI BOLOGNA: USB FIRMA IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE ESCLUSI I PEGGIORAMENTI DELL'ACCORDO NAZIONALE SUL COMMERCIO



Il nuovo integrativo firmato da USB Lavoro Privato e Filcams CGIL è stato approvato tramite referendum




I lavoratori della Fiera di Bologna hanno approvato tramite referendum (73% di Si, votanti 288 su 317) il nuovo integrativo firmato da USB Lavoro Privato e Filcams CGIL, respingendo così i contenuti del nuovo contratto nazionale del commercio. La Cisl, che non ha firmato, minaccia azioni legali per antisindacalità contro l’accordo ed il referendum.

Nell’accordo con BolognaFiere si è riusciti a mantenere le condizioni di maggior favore per i lavoratori in forza alla Fiera e a non far applicare gli elementi peggiorativi del contratto nazionale del commercio per tutti i lavoratori, ad esempio sulla malattia: sarà pagata al 100%", l'ipotesi di accordo esclude l'applicazione dell'arbitrato dal contratto della Fiera e di altre 'norme ammazza diritti' introdotte dal Collegato lavoro.

E’ inoltre esclusa la possibilità, prevista dal CCNL nazionale, di deroghe peggiorative a livello aziendale.

Principali contenuti della Ipotesi di Accordo:

  • stabilizzazione per il personale di manifestazione part-time (con l'orario minimo che passa da 400 a 600 ore, da 700 a 900/1000 ore a seconda delle aree di attività, con un incrementi ulteriore entro il 2014);

  • garanzia del non utilizzo di aziende esterne per tutte le attività in carico ai lavoratori della Fiera, con la reinternalizzazione di alcune attività;

  • premio sul salario variabile con un incremento medio di circa 750 euro;

  • una tantum contrattuale di 864 euro per un quarto livello;

  • pagamento della malattia al 100% per tutte le malattie nel corso dell'anno.

Per la USB ora la trattava ripartirà sulla questione dell’organizzazione del lavoro, carichi di lavoro e pianta organica.


Bologna

18 aprile 2011

USB Lavoro Privato


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1 commento:

Anonimo ha detto...

è la stessa Cisl della Honoris Causa al presidente del consiglio di controllo di Unicoop fi?